Non sono molti i posti nei quali vorrei vivere, il posto che io chiamo casa è saldamente ancorato al mio cuore.
E oggi vi porto in uno di quei luoghi, mi piacerebbe davvero avere una casetta piccola che si affaccia su uno dei caruggi di Noli.
Ci sono tornata dopo molto tempo, con la mia amica Rita, la primavera scorsa.
E Noli ci accolta così, di azzurro e di luce, con la sua bella spiaggia bianca che vi ho già illustrato in questo post.

E poi c’è tutto un paese da scoprire, tutto vicoli e piazzette raccolte.

Sarebbe semplice sentirsi a casa in un posto come questo, di pietra e caruggi.

Portatemi in un località di mare non troppo pretenziosa ma vera, schiva e timida come il carattere dei liguri, portatemi in un paese con le casette colorate, i gozzi sulla spiaggia e quell’atmosfera che si respira per le vie di Noli, io mi sentirò a casa.

E avrò il desiderio di percorrere ogni piccola stradina, ogni stretto caruggio.

L’antica Noli, qui troverete una suggestiva chiesa romanica dedicata a San Paragorio, nel 1239 divenne cattedrale di questa diocesi, è ricca di antiche bellezze e questo è un tema che certo merita un approfondimento.

Per i caruggi di Noli, sotto gli archetti.

E poi si sbuca in una via più ampia, Noli è vivace, allegra, viva, disseminata di bei negozietti e di locali con i tavoli all’aperto.

E a Noli troverete certe antiche torri, è un luogo dove si respira la grandezza del passato.

E chi mi conosce può comprendere bene perché questo sia un posto dove mi sento a casa.

Giallo ocra di Liguria.

E pietra antica, svolti un angolo e trovi un oratorio.

E sinfonie calde di colori mediterranei.

E un terrazzino, piccolo e poco spazioso, tra due case.

E poi caruggi e panni stesi.

E quelle geometrie di cielo così simili a quelle che vedo nel luogo che io chiamo casa.

Un portico, sembra di essere in Sottoripa, nei caruggi di Genova.

E invece questa è Noli, si cammina sui tipici acciottolati liguri detti rissseu e e ci si sofferma a leggere le targhe in memoria di certi celebri visitatori, una è dedicata a Giordano Bruno.

Quella nell’immagine sottostante a Dante Alighieri.

E poi qui venne anche il più celebre dei navigatori, Cristoforo Colombo.

La bella Noli e la sua storia antica, per lungo tempo fu Repubblica indipendente, Noli fu la quinta Repubblica Marinara.

E così trovate una bella piazza con i risseu e tra di essi spiccano gli stemmi di Venezia, Amalfi, Genova e Pisa, al centro di dimensioni più grandi lo stemma della Repubblica di Noli.

E poi torri, bandiere e cieli azzurri.

E ringhiere e certe curve sinuose.

Noli è una località di vacanza, rinomata bandiera blu, ma è anche un luogo ricco di storia e questo la rende davvero particolare e molto interessante.

E per quanto mi riguarda, per amarla mi bastano questi caruggi con le case colorate.

E queste prospettive affascinanti.

E case color biscotto e pesca, sfumature di Liguria.

Abbiamo camminato sotto la loggia della Repubblica Nolese.

E ancora una suggestiva piazzetta.

E ancora ci siamo fermate ad ammirare le tracce dell’antico orgoglio.

E poi passaggi, persiane spalancate e tendine bianche, a me basta questo.

E poi sali, verso il Vescovado e la Chiesa.

Città di mura e di pietre che hanno veduto i secoli passati.

E affacciati, guarda la costa che abbraccia il suo mare, mentre il cielo si vela di nuvole.

E poi scendi, ogni scorcio è una cartolina.

E conta le torri di Noli che svettano sui tetti rossi, pietre di un altro tempo nel quale si scrutava il mare per avvistare i temibili saraceni che facevano razzie su queste coste.

Noli poi è dominata da un antico castello, circondato da mura.

Io a Noli mi sono semplicemente persa nei suoi caruggi, tra quei colori tenui e polverosi, non sono neanche certa di averli veduti tutti.

Ci saranno altri archetti, altre finestre, altre prospettive ancora da scoprire.

E’ stato un bagliore di giallo a colpirmi al cuore.

E una strada dove la gente passeggiava tranquilla, alcuni erano seduti a sorseggiare una bibita, altri erano impegnati a far la spesa in uno dei tanti negozietti.

Scorci di Liguria che non hanno nulla di artefatto o artificiale, così semplici e veri.

E poi mi sono trovata sotto a Torre San Giovanni, risale al XIV secolo e adesso è sede di un centro culturale.
Si potrà salire in cima alle Torri di Noli? Io salirei molto volentieri su per tutti quei gradini!

Per amare Noli mi è bastato molto meno, mi è stata sufficiente la veduta di una delle sue vie in un sabato di primavera.

E ancora colori, rosso e giallo e panni stesi.

E rosa e albicocca, sfumature che trovo anche nel luogo che io chiamo casa.

E un istante assolutamente perfetto.
Una ringhiera, una bicicletta, il silenzio.
In un pomeriggio di marzo, a Noli.
