Chiesa del Sacro Cuore e San Giacomo: la Cappella di San Giacomo Maggiore

Se anche voi avrete occasione di entrare nella Chiesa del Sacro Cuore e San Giacomo di Carignano soffermatevi ad ammirare una delle opere conservate in questa bella chiesa genovese.
Al termine della navata sinistra, in una sorprendente armonia di colori vivaci, si trova la Cappella di San Giacomo Maggiore.

Una legenda esplica ai visitatori alcuni dettagli relativi all’opera: l’altare risale al 1933 ed è decorato con intarsi marmorei e mosaici.
La statua lignea fu realizzata su disegno dell’artista Mattia Traverso, San Giacomo regge con una mano le sacre scritture ed è così effigiato mentre evangelizza il popolo.
Entrando in questa chiesa colpisce ed attira la potenza impressa in quel gesto, San Giacomo richiama i fedeli e quella sua forte vitalità ha catturato la mia attenzione.

Nello stupore assoluto che riserva questa chiesa, in un gioco di vetrate, affreschi e sfumature nel quale nulla è lasciato al caso.

E lassù un tono acceso di blu e la grazia di certi angeli.

Con questa potenza, con questa fermezza di fede che in un gesto racchiude mille parole, San Giacomo pare rivolgersi a chi lo osserva per svelare amorevole la grandezza della Parola di Dio.

In una mistica suggestione, mentre sullo sfondo rifulge la luce degli angeli, questa è la suggestiva rappresentazione di San Giacomo Maggiore.

L’ultima opera di Giovanni Scanzi

Anche nella propria città, molto spesso, può capitare di fare nuove e sorprendenti scoperte, non si smette davvero mai di stupirsi.
E oggi vi porto con me nella Chiesa del Sacro Cuore e di San Giacomo in Carignano, un edificio religioso di costruzione abbastanza recente, la chiesa venne infatti inaugurata nell’anno 1912.

Non avevo mai avuto occasione di entrare in questa chiesa e trovandola aperta ho pensato di andare a visitarla e ne sono rimasta piacevole stupita, la Chiesa del Sacro Cuore e di San Giacomo è ampia, maestosa e ricca di opere di artisti diversi.

In fondo alla navata destra, nel chiaro candore del marmo, una particolare scultura ha suscitato il mio interesse: si tratta dell’altare dedicato a Sant’Antonio da Padova e realizzato dal talentuoso scultore genovese Giovanni Scanzi, autore di numerose e ammirate statue site al Cimitero Monumentale di Staglieno.

Questa è l’ultima opera di Giovanni Scanzi e così si staglia, nella sua eterea e mistica grazia, la figura di Sant’Antonio che tiene tra le braccia il Bambino Gesù.

Nella dolcezza infantile del piccolo Gesù si coglie la briosa vivacità dell’infanzia così abilmente rappresentata dallo stesso Scanzi anche nella bimba ritratta nella scultura esposta alla GAM di Nervi e intitolata Come Son Contenta! e della quale scrissi in questo post.

Così si svela la pregiata opera, le pareti e la volta sono decorati con affreschi di Mattia Traverso realizzati negli Anni ‘30.

Il Santo di Padova è così effigiato secondo i consueti canoni, con una perfetta armonia di gesti stringe un giglio tra le dita.

Sant’Antonio tiene gli occhi socchiusi e pare sussurrare appena un’intensa e devota preghiera, con il pensiero rivolto a Dio.
E chi osserva con il cuore colmo di fede e fiducia trova lo sguardo dolce e rassicurante del piccolo Gesù Bambino così ritratto nella sua tenerezza nell’ultima opera di Giovanni Scanzi.