Non sempre conosciamo bene tutte le zone delle nostre città, a volte semplicemente perché non abbiamo occasione di visitarle e a volte ci sono luoghi che hanno serbo per noi bellezze e stupori inaspettati.
Vi porto ancora a Voltri, nell’estremo ponente di Genova, un tempo questo era un comune autonomo e in un certo senso si può dire che ancora conservi quella sua identità.

Voltri era celebre nel passato per le sue numerose cartiere alle quali è legato un detto genovese che così recita: tutti gli stracci vanno a Voltri, facendo chiaramente riferimento al materiale usato per produrre la carta.
Di Voltri mi piace la conformazione, quei suoi caruggi dalle case colorate.

Sono tinte calde e accese di Liguria.

E scorci tipici di questa terra.

E poi edicole e devozioni forse di un altro tempo, le trovate ovunque per le strade della vecchia Voltri.

E poi portoni vetusti, battenti e antiche serrature e luoghi che conservano storie che non possiamo conoscere.

E qui in Via Chiaramone c’è anche una tripperia, ormai a Genova sono davvero pochi i negozi come questo e uno è orgogliosamente situato in quel di Voltri fin dagli anni ‘50.

Passeggiando per queste strade, ancora una volta come in passato, le ho trovate curate e ordinate, chiaramente molto amate dai voltresi che credo vivano con autentico senso di appartenenza questi luoghi.
Queste strade sono ora parte di una grande città ma in un certo senso restano un mondo a parte.

Rimane, nei luoghi, la traccia del passato e alcuni toponimi hanno un sapore antico come ad esempio il Vico del Granaio.

Voltri nel corso degli anni è cresciuta, il progresso ha portato la sua naturale espansione urbanistica ma si conservano antiche chiese strette tra i caruggi e così svetta il campanile della Chiesa di Sant’Ambrogio.

La chiesa racchiude al suo interno numerose ricchezze come dipinti di Giovanni Andrea De Ferrari, Bernardo Strozzi e Giovanni Andrea Ansaldo.

E poi, sopra di voi, questa magnificenza.

E tra le molte bellezze anche la statua lignea della Madonna della Mercede opera di Anton Maria Maragliano.

Voltri è ricca di stradine, caruggi, luoghi da scoprire.

E in questo tratto c’è ancora una statua con l’effige della Madre di Dio.

La storia di Voltri, poi, ha il suo lungo elenco di notabili e di personaggi illustri, di benefattori e di eroi, di alcuni di loro vorrei parlarvi diffusamente e spero di farlo presto.
Qui nacque un valente pittore e una targa è affissa in sua memoria sulla sua casa natale.

E potrete ammirare l’opera del suo talento non solo nella già citata chiesa di Sant’Ambrogio ma anche nella chiesa dei Santi Niccolò ed Erasmo.

Magnifica e gloriosa, racchiude autentici capolavori di celebri artisti come ad esempio Domenico Piola e merita davvero una visita approfondita.

Qui sotto questi bagliori di luce potrete ammirare anche la Madonna del Rosario scolpita da Domenico Parodi.

A Voltri sono stata con questo sole splendente che luccicava sul mare e ravvivava le tinte calde.

E poi ho gironzolato su e giù per i caruggi proprio come piace a me.

E non si può trascorrere una giornata a Voltri senza fare merenda con la celebre focaccia di Priano, questo nome a Genova è una sorta di leggenda che si lega al profumo della focaccia calda e gustosa che viene sfornata in quel di Voltri.

Ora dovete sapere che qui parliamo del gotha della focaccia, quella di Priano è completamente diversa da tutte le altre.
È sottile, fragrante e deliziosa e si distingue perché viene cosparsa con farina di polenta, la ricetta speciale della famiglia Priano viene proposta fin dagli anni ‘60 per la gioia di coloro che hanno la fortuna di gustarla.

E sì, concediamoci una passeggiata davanti al mare blu di Voltri, con questa luce!

E chi lo desidera può scegliere la focaccia con la cipolla, chiaramente da Priano fanno anche quella!

Qui i gozzi riposano davanti all’azzurro.

E a poca distanza, sempre in Via Camozzini, ecco la Farmacia Serra dei miei amici Edoardo e Maddalena Schenardi.

Con loro ho condiviso questa splendida giornata in quel di Voltri e ancora li ringrazio per avermi fatto scoprire tante bellezze che non conoscevo.

E andiamo ancora oltre, sempre verso ponente.

Mentre sulle alture di Voltri sbocciano sui prati i fiori delicati e le nobili rose dell’ Ostaia da ü Santü dove abbiamo pranzato meravigliosamente.

Nominando Voltri, poi, non si può dimenticare la figura di lei, Maria Brignole Sale Duchessa di Galliera che a Voltri era molto legata, appartenne alla sua famiglia la villa che ora è un parco pubblico, nelle stanze del prestigioso edificio ha sede una scuola.

E la Duchessa di Galliera mi perdonerà se a lei dedico appena poche righe, del suo giardino all’italiana tornerò a scrivere, oggi questa pagina è dedicata a luoghi che anche lei amava anche se da allora sono molto mutati.

Io ho camminato in queste strade tra pianticelle, raggi di sole e colori vivaci.

Dove piccoli mazzolini di fiori vengono posati davanti alle statuine della Madonna.

Dove il mare sbuca tra le case.

E poi, ancora più a ponente, a Vesima, c’è un edificio che ospita la Fondazione Renzo Piano che si occupa di curare anche tutta la zona circostante con particolare attenzione per gli arredi urbani.

E questa, immersa nel verde degli alberi, è la palazzina dove ha sede la Fondazione e sulla collina, non visibile dalla strada, si trova lo studio del celebre architetto.

Un luogo dedicato a coloro che amano questa costa e che la vivono quotidianamente.
Un luogo per i pescatori, i bagnanti, i ciclisti e gli amanti del mare.

Luccicano le onde chiare che lambiscono la riva.

E qui, davanti a questo mare, termina la mia splendida passeggiata a ponente, alla scoperta delle molte bellezze di Voltri.
