Silenzi

Resta così, assorta nei suoi misteriosi silenzi.
All’ombra del porticato, vicina agli angeli che gloriosi spiegano le loro ali frementi, lei siede in mistica preghiera.
Il capo reclinato, i morbidi capelli che scendono sulle sue spalle, lo sguardo rivolto verso l’eternità, le dita intrecciate sul ginocchio.
E quei fiori dai colori sgargianti e vivaci come il palpito della vita.
Vibranti come i respiri e come certi misteriosi silenzi.

Monumento D’Albertis di Giuseppe Benetti – 1871
Cimitero Monumentale di Staglieno

I sospiri di Carlotta

I sospiri di Carlotta non si sanno raccontare, risuonarono in certe antiche stanze illuminate da tremule fiammelle, nella casa dove lei visse i suoi giorni di sposa felice e giovane madre.
E così l’ho immaginata affranta, inconsolabile, smarrita e avvinta in un dolore per il quale forse le fu difficile trovare conforto.
Eppure Carlotta aveva forse questa forza nascosta che le donne spesso portano in dote senza neppure saperlo.

E forse lei usava recarsi al Cimitero Monumentale di Staglieno insieme ai suoi bimbi, proprio così è ritratta nel monumento dedicato al suo compianto marito Francesco Giuseppe Casella e opera dello scultore Giuseppe Benetti.

Monumento Casella (2)

Con i suoi piccini condivide gli istanti di raccoglimento e il saluto frequente a lui che se ne è andato troppo presto.

Monumento Casella (3)

Solleva con modi afettuosi il suo bimbo piccino verso l’immagine dell’amato padre.

Monumento Casella (4)

I suoi bimbi sono vestiti con gran gusto ed eleganza, non inganni il grande fiocco lezioso: i figli di lei sono due maschietti, sul finire dell’Ottocento si usavano questi abiti per i bambini.

Monumento Casella (4a)

Sono scolpiti nel marmo i nomi dei componenti di questa famiglia.

Monumento Casella (5)

Il maggiore dei due porta un cappottino con i bottoni grandi e un colletto di raffinato pizzo.

Monumento Casella (6)

E Carlotta quasi non appare e forse fu lei a volere questo.
Si intuisce la sua figura sottile avvolta in un pesante manto, si nota la sua materna femminilità nella sua posa e nei suoi modi.
Carlotta è nei suoi figli, nel frutto di quell’amore troppo presto compianto, in quel sentimento che lei prova per loro e in quell’amore che loro restituiscono a lei e a quel padre perduto.
E lei desidera che il suo amato compagno di vita sia ancora amato, ricordato e rimpianto.

Monumento Casella (7)

Carlotta è in questo respiro tenace della memoria, nelle ditina che sfiorano il volto benevolo e al contempo severo del capofamiglia.

Monumento Casella (7a)

Ed è in quelle mani giunte in speranzosa preghiera.

Monumento Casella (8)

Carlotta è nella sua forza caparbia, nella sua volontà di conservare i suoi più cari affetti e di tenere unita, in un cerchio di amore eterno, la sua cara famiglia.

Monumento Casella (9)

Di lei appena si nota il profilo aggraziato, nella sua silenziosa e potente presenza.

Monumento Casella (10)

Il tempo scorrerà, i figli cresceranno e da adulti torneranno in questo luogo e rivedranno il monumento di Giuseppe Benetti dove essi sono ritratti bambini accanto alla loro madre amorosa, nel tempo della perdita e dello smarrimento.

Monumento Casella (11)

E troveranno ancora conforto nell’immagine grandiosa di lei, nella forza del suo sentimento capace di superare ogni confine, in questo respiro potente di madre amorevole e amata.

Monumento Casella (12)