Le mie passeggiate nel levante cittadino mi hanno condotto un giorno in Via Romana di Quarto.
Salite, discese, casette.
Silenzio e pace, eppure poco distante c’è una trafficata arteria cittadina, Corso Europa.
Io scendo, verso la mia meta.
E ad un tratto cosa trovo? Un antico lavatoio, che bellezza!
Senza timore di essere contraddetta da qualcuno di voi affermo con convinzione che potremmo decisamente averne maggior cura e tenerlo meglio.
Tanto per iniziare si potrebbero spostare i cassonetti della spazzatura, possibile che non ci sia altro posto?
Un antico lavatoio, a quanto pare in quella zona ce ne sono parecchi.
E insomma, c’è persino il rubinetto!
E poi a gironzolare si fanno sempre incontri interessanti, sapete?
Certo, il carattere dei liguri non è dei più semplici, questo si sa, per natura siamo piuttosto diffidenti e prima di dar confidenza ci mettiamo un po’, a prima vista a volte potremmo sembrare ruvidi.
Ah, però quando siamo a nostro agio te ne accorgi eccome, è solo una questione di tempo!
E lì, al lavatoio, c’è posto per tutti!
C’è qualcuno che ha il bucato da fare?
Eh, credo che gli abitanti del luogo, come tutti noi, usino altri metodi ben più moderni.
E poi, guardiamo bene. Cosa c’è là sul muro?
Una targa! Ah già, la solita avvertenza!
Mi raccomando, non utilizzate l’acqua del lavatoio in maniera impropria!
E poi ho camminato ancora.
E ringhiere, cancelli, scalette e fili da stendere.
E vento, il vento di Genova.
E salite, stradine da scoprire.
Ho fatto una piacevole passeggiata, da Via Romana di Quarto fino a Via Priaruggia e poi giù, fino al mare.
E lungo il percorso ho trovato creuze sulle quali scende la luce obliqua.
Tornerò, tornerò molto presto.
Là, dalla collina alla spiaggia, dove il vento lucida il cielo e le case di Quarto.