Il presepe napoletano delle Suore Brignoline

L’antica tradizione del Presepe ancora vive nelle chiese e nei luoghi di preghiera e questo è il magnifico presepe allestito tra le mura della Casa Madre delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario.
Le suore dell’Ordine di Santa Virginia Centurione Bracelli, dette anche Brignoline, custodiscono nel loro convento questo presepe un tempo attribuito al Maragliano e alla sua scuola e in seguito riconosciuto invece come opera di Nicola Fumo, artista napoletano vissuto tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700.
Queste statue lignee un tempo appartennero al nobile Gio Francesco II Brignole Sale, era lui a volere che questo presepe fosse allestito a Palazzo Rosso.

Vive la consueta vita di ogni giorno la comunità che accoglie la nascita del Redentore sotto la luce calda della nostra Lanterna.

Presepe (2)

E si cammina verso il luogo dove Egli è venuto al mondo.

Presepe (3)

Recando doni per la Sua nascita.

Presepe (4)

Con una cesta colma di frutti e con la speranza negli occhi.

Presepe (5)

In devota preghiera.

Presepe (6)

Seguendo un lungo cammino e un sentiero.

Presepe (7)

E poi scende piano la notte e una falce di luna rischiara questo cielo.

Presepe (8)

E si accende le luce che illumina una piccola edicola davanti alla quale ci si raccoglie in preghiera, questo dettaglio ricorda certi angoli dei caruggi un tempo frequentati anche da Santa Virginia Centurione Bracelli.

Presepe (8a)

E taluni indossano abiti ricchi, di tessuti preziosi e finemente decorati.

Presepe (9)

È un presepe da ammirare nei dettagli per la moltitudine di minuziosi particolari che sono parte della sua bellezza.

Presepe (10)

E l’attesa e il desiderio dell’incontro con il piccolo Gesù sono composti di fremente amore, di aspettativa e di autentico stupore che si colgono nelle espressioni di questi fedeli che si avvicinano alla capanna della Sacra Famiglia.

Presepe (11)

Uno accanto all’altro, vicini, in un cammino condiviso.

Presepe (12)

Avvicinandosi piano, con il cuore colmo di gratitudine.

Presepe (13)

E con la meraviglia negli occhi, nel giorno in cui si accoglie nel mondo il Figlio di Dio.

Presepe (15)

Il Presepe delle Suore Brignoline è visitabile fino al 2 Febbraio dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 19.00 nella Casa Madre sita in Viale Virginia Centurione Bracelli 13 nel quartiere di Marassi.
Là, nella quiete e nella pace del convento, una luce radiosa illumina la capanna dove nasce il piccolo Gesù.

Presepe (16)

Voltri, il Presepe del Santuario di Nostra Signora delle Grazie

Una tradizione antica ancora vive nel mistico silenzio delle Chiese, questo è il tempo dei presepi e a tutti si offre l’opportunità di ammirare opere artistiche di rara bellezza.
Nel mio recente articolo dedicato alla mostra dei presepi allestita al Museo dei Beni Culturali Cappuccini vi avevo accennato a ciò che oggi vi mostrerò.
Per ammirare questo presepe bisogna andare a Voltri, nel parco della Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera c’è il Santuario di Nostra Signora delle Grazie dove troverete le Sorelle Clarisse Itineranti.

Santuario di Nostra Signora delle Grazie

Questo è il Presepe che viene sottoposto ad un accurato restauro seguito dalla Soprintendenza ai Beni Artistici Storici ed Etnoantropologici della Liguria.
Come già scrissi l’intervento è stato già parzialmente finanziato, ogni ulteriore contributo sarà prezioso per restituire queste statuine al loro antico splendore e così chiunque lo desideri può fare la propria piccola parte per la tutela di questo tesoro genovese.
Veniva il tempo del Natale e anche nella Villa di Maria Brignole Sale Duchessa di Galliera si allestiva la rappresentazione della Natività, con queste statuine.
Nel 1875 la Duchessa donò il presepe al Convento di San Nicolò e ai suoi frati, Maria Brignole Sale si distinse in diversi modi per la sua affabile generosità.
Le luci si accendono e si illumina lo scenario sullo sfondo: è un panorama di casa nostra, al centro vedete la Villa della Duchessa, a destra la Genova dei ricchi e benestanti, a sinistra la parte umile della città.

Presepe N.S. delle Grazie (2)

E tutto il popolo di Genova con i suoi visi e le sue storie.
Molte di queste statuine ancora indossano gli abiti del tempo con tessuti raffinati e finiture preziose di pizzi e trame sottili.

Presepe N.S. delle Grazie (3)

Ricchi broccati rifiniscono gli abiti di certi nobiluomini.

Presepe N.S. delle Grazie (4)

Un presepe è un piccolo mondo e c’è un posto per ognuno, c’è il pastore con le sue greggi, lui tiene un bastone e i suoi vestiti sono dimessi e semplici.

Presepe N.S. delle Grazie (5)

Certi signori invece paiono avere ben altro stile, ma nessuno conta più di un altro e ogni pensiero è rivolto solo verso Colui che sta venendo al mondo.

Presepe N.S. delle Grazie (6)

In una vetrina ci sono certe rare statuine del presepe napoletano, sono fragili e preziose e vengono così tutelate con cura.

Presepe N.S. delle Grazie (7)

Ed eccola la bella villa della Duchessa di Galliera, la vita ferve davanti a questa splendida dimora.

Presepe N.S. delle Grazie

E ognuno ha il suo ruolo, in armonia con tutti gli altri.

Presepe N.S. delle Grazie (8)

C’è chi porta l’acqua appena raccolta alla fonte.

Presepe N.S. delle Grazie (9)

E una donna anziana pare camminare lentamente sotto il peso dei suoi anni, sotto al braccio tiene una cesta certo ricolma di doni per il Redentore.
Osservate il suo grembiule, le ampie maniche del suo vestito, il corpetto che la stringe come si usava al tempo.

Presepe N.S. delle Grazie (10)

Questo è un presepe vivo e ricco di sfaccettature, le trovate negli sguardi, nei gesti, nella plasticità delle figure.
Il povero e il ricco, il mendicante che si regge al suo bastone e i due signori là dietro, così eleganti e apparentemente impegnati in una fitta conversazione.

Presepe N.S. delle Grazie (17)

E queste sono le dame della buona società, hanno movenze piene di grazia, portano collane, gonne con tessuti damascati oppure lisci e scivolosi, i vestiti sono orlati con pizzi e presentano una ricchezza di dettagli tipica di una certa classe sociale.

Presepe N.S. delle Grazie (19)

E poi ancora, un’altra giovane donna si avvicina verso il luogo dove nascerà Gesù.

Presepe N.S. delle Grazie (13)

E i Re Magi non sono ancora stati messi al loro posto, eccone uno dei tre.

Presepe N.S. delle Grazie (14)

Un semplice grembiule copre la gonna di questa giovane genovese.

Presepe N.S. delle Grazie (15)

C’è un posto per ognuno, nel presepe, c’è un posto per ognuno nel mondo che Dio ha donato agli uomini.

Presepe N.S. delle Grazie (12)

C’è una composta armonia di dettagli in questo prezioso allestimento, andate a vederlo con i vostri occhi, vi regalerete tanta bellezza.
Il presepe è visitabile il sabato pomeriggio, la domenica oppure previo appuntamento contattando le Suore Clarisse Itineranti al numero 010 6136501.
Vi apriranno la porta come ha fatto con me Suor Benedetta che ringrazio per la sua solerte e gioiosa cortesia.

Presepe N.S. delle Grazie (16)

E come vi ho detto, lo scenario del presepe di Nostra Signora delle Grazie è la città di Genova, ci sono i palazzi nobiliari e le strade eleganti.
E ci sono le vie e i quartieri più umili, le strade percorse dai più semplici.
E questa è la parte della città nella quale viene al mondo il figlio di Dio, atteso dalle moltitudini che a Lui rivolgono le loro preghiere.

Presepe N.S. delle Grazie (18)

Il presepe di Greccio del Monastero delle Clarisse Cappuccine

Era il 1223, e in quell’anno San Francesco D’Assisi diede vita alla tradizione del presepe, nel paesino di Greccio.
Qui a Genova, sulle alture,  si trova un Monastero di Monache Clarisse, presso le quali è possibile visitare un presepe, allestito alla maniera del poverello di Assisi.

Narra Tommaso da Celano che Francesco, due settimane prima del Natale, si rivolse a un certo Giovanni, persona a lui molto cara e  così gli parlò: “Se vuoi che celebriamo a Greccio il Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico: vorrei rappresentare il bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie ad un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello.”
L’amico lo ascoltò e preparò un luogo, così come gli era stato richiesto da Francesco.
E vennero da ogni parte, reggendo fiaccole per farsi luce.

C’erano donne e uomini, venuti da ogni paese.

E c’erano i frati, i frati di Assisi.

E le persone sul volto avevano dipinta la gioia.

Alcuni poi, mostravano un incantato stupore.

Altri si inginocchiarono in preghiera.

E tra la gente, i fraticelli.

Così fu il primo presepe, un presepe vivente, con i frati.

Con un altare per dare il benvenuto al Redentore.

E con Gesù, tra il bue e l’asinello, tra le braccia del poverello di Assisi.

E’ uno dei molti presepi che potrete visitare a Genova e se verrete quassù, anche in una giornata d’inverno, potrete godere di panorami mozzafiato sul golfo ligure  ed è davvero uno spettacolo degno di essere ammirato.
E qui è il Monastero, dove vi ho portato  in questo giorno dell’Epifania, in visita al presepe di Greccio, coinvolgente e suggestiva  rappresentazione sacra voluta da San Francesco d’Assisi.

Presepi genovesi

E’ tempo di presepi, nelle chiese ed anche in altri luoghi, per chi lo desidera, è possibile visitare allestimenti di ogni genere, e molte e differenti sono le maniere per rappresentare la nascita del Redentore.
Vi ho già mostrato il presepe della Madonnetta, ma a Genova ve ne sono molti altri e se desiderate una guida che vi porti per le strade della Superba, alla scoperta dei presepi storici e di interesse artistico, a questo link troverete tutte le indicazioni.
Non esiste una sola maniera di allestire il presepe.
Può essere lussuoso e pieno di sfarzo, come quello visibile a Palazzo Rosso, un presepe del Settecento, realizzato dallo scultore Pasquale Navone, che si ispirò alla scuola del Maragliano.

A questo modo si faceva il presepe nella dimora dei Brignole Sale e sono eleganti e lussuosi gli abiti delle statuine.

Una varia umanità si affolla là, dov’è nato Gesù.

E gli abiti dei notabili venuti a salutare l’arrivo di Cristo, sono impreziositi di broccati e ricami.

E così è nella grotta della Natività.

E il presepe della Cattedrale di San Lorenzo, invece, come sarà?
E’ una semplice quanto raffinata opera di scultura, rappresentante la Sacra Famiglia.

Ma ci sono molti modi per celebrare la nascita di Gesù e si può immaginare che Egli sia venuto al mondo in un umile villaggio di pescatori della costa ligure.
Così è il presepe nella chiesa di San Marco al Molo.

E c’è il porticato, ci sono le barche sulla spiaggia.

Un gozzo prende il largo, su un mare piatto e liscio come l’olio.

E si rema con vigore, per raggiungere Colui che è nato in questo giorno.


E al largo, su una barca, come tante se ne vedono nella mia regione, ci sono Maria, Giuseppe e il Bambin Gesù, venuto alla luce tra le acque del mare di Liguria.

Il Presepe della Madonnetta

Quello della Madonetta è uno dei più preziosi e caratteristici presepi della Superba.
Risalente al 1700, è opera di abili scultori della scuola di Anton Maria Maragliano, è costituito da statuine forgiate nel legno ed è prezioso e pregiato, molto caro ai genovesi, in quanto, in questo presepe, è la nostra città a far da sfondo al miracolo della Natività.
Ma si viene da lontano, per dare il benvenuto al Redentore, si viene da terre d’oriente, sulle quali brilla la Stella Cometa.

E da laggiù, in quelle terre distanti, una pia donna si incammina ed un gregge di pecore segue il suo pastore, mentre il cielo è illuminato da uno spicchio di luna.

E dalle campagne intorno a Genova, dalle vallate del Bisagno, giungono i pellegrini.

E’ un mondo contadino questo e le statuine sono, a differenza delle altre, di scuola fiamminga.

E a Genova, nella città vecchia, ferve la vita.

In Sottoripa si vende la frutta.

E accorrono le donne genovesi, tra queste case alte e strette e svetta lontana la Torre degli Embriaci.

E questa è davvero Genova, con la chiesa di San Matteo sullo sfondo.

Qui si vende il pesce in abbondanza.

E un banco espone le statuine per il presepe.
E sì, siamo a Genova in lontananza si scorge un frate,  che scende piano, lasciandosi alle spalle Porta Siberia.

E si cammina, verso la culla del Redentore, certo qualcuno deve aiutarsi con un bastone, ma arriverà comunque davanti al figlio di Dio.

E siamo a Genova, sulla colonna ecco un’edicola sacra e in lontananza le torri di Porta Soprana.

Si porta la frutta in dono a Gesù Bambino. E guardate bene, laggiù c’è la Lanterna.

E la vita ferve, nelle case, nelle strade, nei caruggi, si cammina insieme.

E si cammina, si cammina insieme verso Colui che è stato tanto atteso.

 

E si cammina, si cammina verso di Lui, e quando lo si intravede lo sguardo si illumina, si rasserena.

E lì sulla paglia, sotto le luci di Genova, è nato al mondo Gesù.

Via della Maddalena, la Botteghetta Magica e l’incanto del Presepe

Caruggi, Via della Maddalena, non avrebbe mai potuto essere altrove questo negozio, piccolo e raccolto, un vero e proprio scrigno di tesori nel cuore della vecchia Genova.

E’ La Botteghetta Magica, un negozio che vende casalinghi, pentole di terracotta e articoli da cucina ma soprattutto statuine per il presepe.
E dovete pensare che questa bottega è qui da tanto tempo, da prima dell’Unità d’Italia.
Ci venivano i nostri antenati, quando scendevano nei caruggi, proprio sotto Strada Nuova.
Oh, ma guardate!
Ecco una signora in crinolina al braccio del marito, ma che aspetto austero ha lui con quei baffi scuri!
E laggiù c’è un crocchio di popolane, abitano nei dintorni e passano spesso da queste parti.
E poi i monelli con le braghette corte che sfrecciano nei vicoli e ancora, e le bambine di buona famiglia, vestite di pizzi e merletti, che si divertono a far correre il cerchio.
Ecco, quando passo davanti alla Botteghetta Magica, ho come la sensazione che questo mondo sia ancora lì, tra quelle strade.

Come vi ho detto, qui si trovano splendide statuine per il Presepe.

E sono statuine particolari, con abiti di stoffa impreziositi da broccati e ricami.

E ci sono angeli a non finire, da appendere alla capanna e da mettere attorno alla culla di Gesù.

Ma un presepe è un universo in miniatura, un piccolo mondo fatto di casette e capanne assiepate una accanto all’altra tra le rocce e i corsi d’acqua.

Ed è un mondo operoso questo, dove gli artigiani lavorano senza posa.

E ognuno di loro ha la sua bottega.

Molte statuine sono meccanizzate, così come le casette,  i mulini e le botteghe con gli attezzi da lavoro, e nel presepe, in questo incantato mondo minuscolo, la vita davvero ferve.
L’acqua scorre nelle fontane, il fabbro picchia sul ferro, la lavandaia sbatte i suoi panni, il fornaio cuoce i suoi pani.

E vengono da lontano, coloro che venerano e celebrano la nascita di Gesù, sono pastori seguiti dalle pecorelle e donne con ceste cariche di doni per il Redentore.

La Botteghetta Magica è un negozio speciale, una perla rara che conserva antiche tradizioni.
E poi qui si respira aria di Zena, in ogni senso.

E se siete nati in questa città e anche voi siete, come molti di noi, mugugnoni, chiusi e scontrosi, mentre acquistate le statuine del presepe chissà che non riscopriate anche voi l’orgoglio di essere genovesi, figli di una patria con una grande storia.