Autunno al Santuario della Madonna della Guardia

Nel tempo di autunno sono andata al Santuario della Madonna della Guardia, lassù sulla vetta del Monte Figogna dove la storia narra che sul finire del ‘400 la Vergine Maria apparve all’umile pastore Benedetto Pareto.
Tornerò a raccontarvi della bella chiesa e delle tante testimonianze di devozione là raccolte, oggi vi porto soltanto lungo quella strada dove vi accoglie un grazioso angioletto.

E dove le foglie dalle tinte aranciate si posano come soffice tappeto sulla salita che conduce al Santuario.

E calde di luce come i raggi del sole cadono giù e si posano sulle panchine.

Tutto attorno la natura si ammanta di diversi toni di giallo, si arrossano le foglie seguendo i ritmi delle stagioni.

C’erano poche persone in questo giorno di cielo inquieto e di nuvole che rapide solcavano il cielo, ci siamo così soffermati a lungo ad ammirare le bellezze della chiesa e i molto ex voto che là si conservano.

Mentre gli alberi piano mutano i loro colori nel sempre incantevole rito di questi giorni.

E c’erano certi gatti pigri che si crogiolavano al sole, i mici trovano sempre il posto perfetto per loro.

E poi ecco una bellezza felina dagli occhi screziati che bene si intonano alle sfumature delle foglie cadute.

In questo tempo che sa essere dolce e carico di promesse, caldo come le foglie d’autunno che si posano lievi sulle panchine davanti al Santuario della Madonna della Guardia.

San Torpete: una chiesa nei caruggi

È una piccola chiesetta di caruggi, San Torpete si vede da Canneto il Curto, in una tipica prospettiva molto genovese.

Si narra che questa chiesa venne probabilmente fondata da certi pisani che vivevano qui nelle vicinanze, costoro la dedicarono al Santo originario della loro città.
Esisteva già molti secoli fa e venne distrutta quando il Re Sole fece bombardare Genova sul finire del ‘600, fu anche chiesa gentilizia dei Cattaneo e a loro si deve la sua ricostruzione.
È piccola e raccolta San Torpete, si affaccia sulla piazza dedicata a San Giorgio e sorge accanto alla chiesetta dedicata a colui che uccise il drago.
In questa piazzetta di Genova a pochi passi dal mare.

Ed è una candida bomboniera, una chiesa illuminata di bianco e di oro.

Alle sue pareti trovate preziosi dipinti, le chiese di Genova sono sempre ricche di opere d’arte.

E in alto, ospitata in una nicchia splendente, c’è una statuina che in anni lontani fu oggetto di sincera devozione.
Era un tempo collocata sull’altare maggiore e sono numerose le vicende del passato legate a questa immagine che raffigura Nostra Signora della Provvidenza, mi riservo di raccontarvele in una diversa circostanza.
Lei ha l’abito lucente e con un gesto aggraziato volge la mano verso il cielo.

In San Torpete c’è un antico organo risalente al ‘600-’700 e allora vedendolo si immagina che la sua musica abbia scandito i pensieri di molti fedeli.

In San Torpete si tengono dei concerti e quando mi è capitato di passarci stavano sistemando un clavicembalo.

In questa chiesa in certe vetrinette sono esposti i cuori luccicanti degli ex voto e ancora una volta circondano la figura della Madre di Dio.
Ai piedi di questa statuetta si trova un’iscrizione dove si legge che questo è il ritratto e il ricordo della Statua di Nostra Signora della Guardia ora collocata presso il Santuario di Velva, quella statua rimase in San Torpete per due anni, tra il 1893 e il 1895.
La statua ora a Velva fu voluta da colui che allora era rettore di San Torpete e che frequentava quei luoghi, la cappella fu edificata dall’architetto Maurizio Dufour e la statua della Madonna della Guardia fu realizzata dallo scultore Antonio Canepa, numerose furono le offerte fatte dai fedeli che diedero denaro e oggetti preziosi.
Il ritratto e il ricordo di Lei è ancora qui, in San Torpete.

Sotto la volta di bianco e di oro.

E sotto a questo candore che sovrasta la piccola chiesa.

In San Torpete, una chiesa di caruggi dove risuona musica armoniosa.