The boys

“Ai nostri occhi la nostra infanzia era normale ma era tutto fuorché questo…”

Questa è la storia di due fratelli: i ragazzi Howard.
The boys – due vite, un’autobiografia è il libro scritto con passione da Ron Howard e Clint Howard e pubblicato in Italia da Baldini Castoldi.
Dei due fratelli il più celebre è certamente il maggiore, Ron Howard è un famosissimo attore e regista e impersonò anche Richie Cunningham in Happy Days e allora tutti noi forse lo consideriamo quasi come un amico, uno che in qualche maniera ha fatto parte delle nostre vite.
Prima di approdare su quel set Ron è stato un bambino prodigio, il libro è il racconto di quell’infanzia favolosa e dell’adolescenza negli anni ‘60 e ‘70.
I genitori di Ron e Clint, Rance e Jean Howard, si lasciarono alle spalle l’Okahoma e giunsero in California in cerca di successo nel rutilante mondo dello spettacolo: saranno proprio loro a segnare la strada per i due figli che fin da bambini mostreranno curiosità, interesse ed entusiasmo per il mondo del cinema.
Il libro è un racconto a due voci che tiene sempre il focus sull’importanza dei legami e degli affetti famigliari, è una storia che scorre rapida come la sceneggiatura di un film di Ron Howard il quale, oltre ad essere un attore di talento, diverrà poi anche sceneggiatore, produttore e acclamato regista di celebrati film come Cocoon e A Beautiful mind, giusto per citarne un paio.

E in un libro che narra Hollywood e le avventure di due giovani attori non mancano certo le rivelazioni su alcuni segreti del cinema e su certi trucchi usati sul set, ad esempio ho trovato molto spassoso un aneddoto riguardante il piccolo Clint e un suo ruolo in Star Trek.
La vita di Clint non sarà poi sempre facile, sarà segnata infatti dalle dipendenze dalle quali, con forza e volontà, saprà tirarsi fuori.
E poi c’è lui, il fantastico Ron, il bambino con le lentiggini di Una fidanzata per papà di Vincent Minnelli.
Ron che appena da ragazzino si innamora di Shirley e sarà lei e soltanto lei la donna della sua vita.
Ron che cresce giocando sui set e che ci racconta di quando andava in bicicletta lungo i binari della ferrovia di Via col vento.
Ron che diviene una stella di prima grandezza in un film cult di un’intera epoca: American Graffiti.
Ron che infine veste i panni di Richie Cunningham in Happy days e la famiglia del telefilm sarà come una seconda famiglia.
Henry Winkler, interprete dell’indimenticabile Fonzie, sarà il suo migliore amico e sarà anche il padrino dei 4 figli di Ron.
Se amate il mondo del cinema questo libro è per voi, tra queste pagine si incontrano delle vere celebrità e si trovano episodi memorabili, è una lettura davvero piacevole.
E riguardo ai giorni di Happy Days Ron racconta che durante un tour promozionale le fan andavano in delirio per quei giovani attori: una ragazza una volta aveva gli tolse dalla testa il cappello da baseball che Ron corse subito a recuperare.
Straordinario poi un aneddoto che riguarda Henry Winkler che, sempre in occasione di un tour promozionale, si trovava su una limousine insieme a Don Most, l’attore che interpretava Raph Malph.
La folla impediva alla macchina di passare quando ad un tratto ecco cosa accadde:

“La crisi fu scongiurata solo quando Henry usò la sua voce da Fonzie per rivolgersi alla folla.
«Ora voglio dirvi una cosa», esclamò «vi dividerete come il Mar Rosso». Schioccò le dita come faceva in TV per chiamare le ragazze. La folla si aprì obbediente creando un varco verso l’auto.”

Ho letto questo libro con affetto e con un senso di gratitudine per queste memorie svelate e condivise con il pubblico di un pianeta intero,
Accade, a volte, che qualche stella lontana di Hollywood ci appaia più vicina, come una presenza del nostro vissuto.
E accade così che, in qualche modo, pensiamo un po’ anche a noi stessi, mentre magari ci ritorna in mente la scena di un film o risuona nella nostra memoria la colonna sonora di un telefilm che ci ha fatto compagnia in certi giorni della nostra vita.
E quella cosa lì, in una maniera che non so spiegare, è una dolce nostalgia.

L’uomo che piaceva alle donne

Avete problemi con le donne?
La vostra prediletta non vi degna di uno sguardo, anzi, per meglio dire, per lei siete praticamente trasparenti?
Signori, è giunta l’ora del vostro riscatto, c’è un modo infallibile per risolvere in colpo solo tutte le vostre angustie sentimentali.
Lei è perfetta sotto ogni punto di vista, posso assicurarvelo.
Le cromature sono scintillanti, la sella è lucida, il motore è un rombo di tuono.
E quando ci salirete sopra per la prima volta vi sentirete un dio.
Girerete la chiavetta, una sgommata, acceleratore e via, con il vento in faccia.
Sembrerebbe un po’ datata, come moto, in fondo è del 1949, però signori, badate bene, quella Triumph Trophy TR5 non è una moto qualsiasi, certo che no.
La guidava niente meno che Arthur Fonzarelli, per gli amici Fonzie, e sarà battuta all’asta a Los Angeles il prossimo 12 novembre.
Bene, signori, non esitate.
La base d’asta è 90.000 dollaroni sonanti, ma che volete che sia, in cambio della vostra autostima?
Quella è la moto di Fonzie, signori.
E a Fonzie nessuna sapeva resistere.
Ricordate? Un carisma ineguagliabile, il suo. Cambiava donna ogni giorno eppure loro, sedotte e abbandonate, quando lo vedevano passare sospiravano languide, mai una che ce l’avesse con lui, mai una che gli desse del filo da torcere.
Ricordate? Lui schioccava le dita, semplicemente.
Jeans, maglietta bianca, giubbotto di pelle, brillantina nei capelli, passo dinoccolato e sguardo assassino.
E poi quando Fonzie baciava, ah, che stile!
La fanciulla di turno se ne stava completamente abbandonata tra le sue braccia, con il capo reclinato all’indietro, in balia del fascino di lui, un vero seduttore.
Questo era Fonzie, un romantico sciupafemmine.
E tutto intorno a lui una corte di imbranati: Ricky Cunningham con la sua timidezza, Potsie e Ralph che non ne azzeccavano una, mica avevano tutte quelle ragazze, eh no!
Le ragazze erano tutte di Fonzie e lui se le portava a zonzo, in quel di Milwakee, sul sedile posteriore della moto.
Quella moto, signori.
Oggi parlavo con un amico di questa notizia, della Triumph che andrà all’asta.
Beh, Arthur Fonzarelli, ancora oggi, ha una nutrita schiera di fans.
Sapete, il mio amico, a sentir pronunciare il suo nome, si è come illuminato, del resto Fonzie è sempre Fonzie, chi altri lo ha mai eguagliato?
E poi, in pieno nostalgico revival, il mio amico se ne uscito con un aneddoto, che è una vera chicca, secondo me.
Con voce divertita mi ha detto:
– Ti ricordi quando Ralph Malph ha fatto cadere la moto di Fonzie e non sapeva come sfangarsela? Ti ricordi? Non aveva il coraggio di dirglielo!
Io me l’ero dimenticato, a essere sincera.
Però, come tutti voi, che sicuramente avrete una salda memoria di Happy Days, non ho faticato a immaginare l’espressione paonazza e visibilmente agitata del povero Ralph e quella fintamente controllata del grande Fonzarelli.
Ricordate? Quando perdeva la pazienza, strizzava gli occhi e poi aveva quel tono di voce basso, pacato, quasi monocorde. Un grande. Uno che i piedi in testa non se li è mai fatti mettere da nessuno, senza dubbio.
Henry Winkler, l’attore che lo interpretava, per il suo impegno in favore dei bambini affetti da dislessia, è stato recentemente insignito da parte delle autorità britanniche del titolo di baronetto.
Mi viene da dire, un gran personaggio e una gran bella persona, non pare anche a voi?
E poi c’è la moto, la sua moto.
E allora provate a immaginare: la ragazza dei vostri sogni vi aspetta, ansiosa di vedervi.
Voi arrivate lì, nel vialetto, davanti a casa di lei.
Con tutta cura mettete la moto sul cavalletto, scendete vi avviate verso la porta che lentamente si sta aprendo.
Lei, la ragazza che avete sempre desiderato baciare, vi guarda, ha gli occhi che brillano, i capelli setosi che le scendono sulle spalle, un broncio da adolescente.
Voi vi avvicinate, la prendete per mano, lei è come intimidita dalla vostra presenza, ma quanto è felice che voi siate lì!
E voi? Sfoderate il vostro miglior sorriso e a questo punto c’è solo una cosa che possiate dire: ehi!