La magia del doppio arcobaleno a Fontanigorda

E poi viene la pioggia e con lei il tuono e gli scrosci.
Ed eccomi scendere le scale di casa, ho in mente di passeggiare un po’ con l’ombrello aperto e sentire le gocce che fanno tic tac sulla ringhiera.
Apro il portone e mi accorgo della luce sfolgorante del sole e penso tra me e me che potrebbe spuntare un arcobaleno.
Con mio stupore, davanti ai miei occhi meravigliati, così radioso e smagliante è apparso all’improvviso tra le nuvole.

Un doppio arcobaleno, non ne avevo mai veduto uno simile.

Un gioco di luci, pioggia e contrasti.

Un incanto effimero sopra i tetti di Fontanigorda.

Là, tra le cime degli alberi cariche dei profumi della pioggia.

Contro il grigiore di certe nuvole inquiete.

Tra le case delle nostre vacanze, alcune di esse hanno già tutte le finestre chiuse.

Brillante, radioso, con queste tonalità così vivaci e definite, la magia dell’arcobaleno è durata per un tempo neppure così breve.

Con questa bellezza gloriosa, nel tempo di una stagione che sfuma lentamente.

Così si posa, tra i colori freschi della campagna, sovrasta i tetti di tegole rosse, il truogolo e lo steccato.

Brilla, mistero incantevole della natura e del creato.

Un dono magnifico e speciale, nel cuore porterò il ricordo di questo giorno in cui aprii il portone di casa e vidi un doppio arcobaleno nel cielo della mia Fontanigorda.

Arcobaleno di gennaio

Oggi era attesa la neve.
Ieri sera l’infinito era pieno di stelle ma durante la notte nuvole cupe hanno offuscato tutto ed è giunta la pioggia.
E io che speravo di vedere i fiocchi bianchi coprire ogni cosa!
Stamattina il cielo ci ha fatto un regalo, un arcobaleno leggero ed evanescente.

Arcobaleno 1 - Copia

Le cose belle arrivano così, improvvise e inattese.
Istante dopo istante ha compiuto la sua breve vita, tentando di divenire un arco completo.

Arcobaleno 2 - Copia

E’ rimasto luminoso e brillante per una minima frazione di tempo, laggiù, tra le case.

Arcobaleno 3 - Copia

Poi si è dissolto, lentamente, i suoi colori sono svaniti tra il grigio delle nuvole.

Arcobaleno 4 - Copia

Sono restata a guardarlo fino a quando è scomparso.
Un arcobaleno di gennaio effimero e lieve come spesso sono le cose belle.

Arcobaleno 5 - Copia

Dalla pioggia all’arcobaleno

Quando fuori piove qui l’acqua cade a scrosci.
E la mia casetta a Fontanigorda è proprio sotto al tetto, così sento la pioggia battere sulle tegole.
E se lascio le persiane spinte in fuori l’acqua suona il suo concerto, goccia dopo goccia, a ritmo.
Quando fuori piove c’è sempre qualcuno che si è scordato di portare l’ombrello.
E allora ti affacci alla finestra e lo vedi correre in cerca di un riparo.
Quando fuori piove il cielo romba di tuoni, pare che le nuvole si scontrino tra di loro, è come se la loro voce risuonasse in lontananza.
Quando fuori piove a volte tira vento e allora senti i rami degli alberi frusciare e le foglie muoversi.
Quando fuori piove tutti gli insetti vanno a nascondersi, chissà in quali misteriosi anfratti!
E se è notte e c’è il temporale è una vera poesia, ti addormenti dolcemente, mentre la pioggia canta o sussurra.
E se invece è giorno puoi seguire le nuvole nel loro viaggio nel cielo.
E quando fuori piove tra le montagne a volte cala una nebbia densa e chiara che copre le cime degli alberi, i cespugli, la strada che si inerpica fin quassù.
E qui, quando fuori piove, l’aria diventa fresca e frizzante, è aria pulita e limpida.
Quando fuori piove cominci a contare i giorni: verrà il sole e il bosco ci donerà i suoi funghi sodi e saporiti.
Quando fuori piove si diffonde nell’aria un delizioso profumo di erba bagnata.
E poi, d’un tratto, smette.
E allora i portoni si aprono e senti le voci squillanti dei bambini che escono in strada a giocare.
E i più piccini hanno gli stivaletti di gomma colorata e l’ombrellino con gli spicchi di tutti i colori.
E poi ci sono quelli che escono in bicicletta e le raccomandazioni dei genitori, da sempre, sono sempre le stesse:
– Vai piano! Aspettami! Non stare in mezzo alla strada!
Cose che accadono qui e in molti altri luoghi, in estate.
E ieri è stata una giornata di pioggia intensa.
E come sempre accade, quando fuori piove, ho guardato verso i monti.

ARCOBALENO  (2)

Un arcobaleno, appena accennato.
Quasi indeciso, tenue ed evanescente.
Un arco a tratti coperto dalle nuvole, lieve e leggero.
Effimero, come spesso sono le cose belle.
E’ durato qualche istante, qualche istante d’infinita bellezza per annunciare la fine della pioggia.
E si è tuffato laggiù, tra le montagne che incorniciano queste case.

ARCOBALENO

Una mattina, l’arcobaleno

Una mattina, a Genova.
E il cielo dapprima è cupo, carico del grigio dell’autunno, saturo di nuvole che annunciano la pioggia.
Una mattina, a Genova, e il cielo a poco si rasserena e improvvisamente brilla la luce.
E splendono i colori dell’arcobaleno sulla superficie nel mare.

Un arco perfetto, dai colori vividi e rilucenti.
Evanescente, effimero, lieve, come spesso sono le cose meravigliosamente belle.

Fugace sì, così è l’arcobaleno, eppure l’altra mattina è durato più del previsto, nell’aria frizzantina di ottobre.
Ad un estremo toccava il mare, dall’altro andava a nascondersi tra le alture della città.

E come ogni cosa inaspettata, che colpisce lo sguardo e l’attenzione, l’arcobaleno nella sua lucente semplicità ha tutta la potenza del mistero e della bellezza che è insita nella grandezza dell’universo, risveglia la nostra sorpresa e il nostro ingenuo stupore.

Nella mitologia greca l’arcobaleno è rappresentato da Iride, figlia di Elettra e di Taumante.
Una fanciulla bellissima, messaggera degli dei.
Iride percorreva il cielo recando sulla terra e negli abissi marini i messaggi degli dei dell’Olimpo, in particolare di Era e solcava l’azzurro lasciando il segno del suo passaggio, un arcobaleno luminoso e multicolore.

E’ la magia delle cose inattese e belle, che non si sanno comprendere.
E’ l’incanto che ti fa rimanere ad osservare, con muta ammirazione.
Una mattina, a Genova.

Sull’orizzonte
di un mare plumbeo
dopo la tempesta
pura luce
annuncia la pace
sotto l’arcobaleno.

Arcobaleno, di E.