La primavera avanza e con mia grande gioia in questi giorni incontro spesso simpatici amici, per lo più si tratta di vicini di casa ai quali dedico volentieri questo mio spazio.
Eccola, guardinga e attentissima, proprio lei, la ghiandaia!

Per la cronaca, la signora in questione non si scomoda a vuoto, la ghiandaia ha sempre delle mire precise.

E una volta che si è assicurata l’ambito bottino si mette a distanza di sicurezza per non farselo soffiare.

Qua attorno alcuni abitano ai piani alti, chissà che vista da lassù!

E mi sa che dovrò tornare a dare un’occhiata a quell’albero.
Stai a vedere che le due gazze hanno messo su famiglia e io non ne so niente? Decisamente è il caso di accertarsene.

Ci sono poi i piccoletti, morbidi, soffici e tenerissimi.

Un uccellino ciccione, proprio come piace a me.

E poi, come sempre, al Porto Antico, taluni si aggiudicano le panchine migliori.

Niente, ha deciso che quello era il suo il posto e lì è rimasto.

E poi insomma, lo sapete, io ho un debole per questi tipetti, da sempre.

E tra tutti loro il premio per la posa migliore oggi lo assegno a un fierissimo merlo, se ne stava lassù, su un filo e la sua figura si stagliava nell’azzurro.
E devo dirvelo, il particolare l’ho notato solo in seguito: ho guardato la fotografia ho visto la striscia bianca dell’aereo che solcava il cielo.
Geometrie di primavera, nel cielo di Genova.
