A colori

E poi, a volte, certi dettagli fanno tutta la differenza.
Mica è semplice vivere a colori, bisogna saper guardare oltre, saper vedere esattamente quello che ti piace e che per te è armonia.
A colori.
Tra fili di panni stesi, muri dalle tinte calde, angoli ombrosi.
A colori, nella città vecchia.
Via il grigio, amiamo soltanto quello lucente delle ardesie.
E sulla serranda uno sgargiante arcobaleno, mi torna in mente ancora una volta una citazione che amo molto e che forse ho già riportato su queste pagine diverso tempo fa.
Che cos’è il colore?

“L’ornamento del mondo… lo sforzo della materia per divenir luce.”
Gabriele D’Annunzio – Il fuoco

Un’altra ragazza, un altro libro

La ragazza con il libro è come tutti coloro che amano perdersi tra le pagine.
Respira nel suo mondo di vite immaginate, sa che lei può essere ogni giorno una persona diversa.
Una volta è stata una terribile bimbetta dai capelli rossi, poi un orfanello senza fortuna e in seguito un avventuriero privo di scrupoli.
Ed è stata una giovane vibrante di tormenti in una scabra brughiera, un principe enigmatico, un rispettato sovrano molto amato dal suo popolo.
Un ragazzino su una zattera, sul fiume Mississippi.
Una sirena malinconica, in un freddo paese del Nord.
Un navigatore che un giorno scrutò l’orizzonte e scoprì un terra mai veduta.
Una giovane donna americana in viaggio nel vecchio continente.
Uno studente del Trinity College di Dublino.
La seconda di quattro sorelle, quella che ama tantissimo i libri, naturalmente.
Una povera lavandaia dalla sorte infelice e poi sua figlia, creatura ambiziosa e insolente.
Eroica guerriera, ha indossato elmo e armatura.
La ragazza con il libro ha camminato in tutte le città del mondo, in epoche diverse.
Ed è stata il pomo della discordia, per la sua bellezza si è scatenata un guerra sanguinosa.
Non lo direste mai, ma proprio lei è stata anche una sognante fanciulla e fuggendo via ha perduto una fragile scarpina di cristallo.
La ragazza con il libro è passata in punta di piedi da una pagina all’altra, da una vita all’altra, non saprebbe neppure raccontare tutti gli universi che ha veduto, d’altra parte questo è il destino di coloro che amano perdersi tra le pagine.
Incontra visi e sguardi e diviene lei stessa protagonista di certe vicende, a volte le dispiace persino terminare il libro che sta leggendo: è come chiudersi una porta alle spalle.
E tuttavia lei sa che ci sono altre scale da salire, altre finestre che si schiudono su giardini inesplorati, altri abiti da indossare.
Altre vite.
E lei sarà un’altra ragazza, con un nuovo libro tra le mani.

Via della Maddalena

Via della Maddalena

Van Gogh nei caruggi

Lo sai?
C’è Van Gogh nei caruggi, è proprio là dove non te lo aspetteresti.
E del resto perché stupirsene?
Genova dalle luci vaghe, città di riflessi e di chiaroscuri, ho spesso immaginato di vedere Claude Monet seduto al Porto Antico con la sua tavolozza e i suoi pennelli.
Mentre il colore si dissolve e muta e diviene altro, si mescola a una diversa tinta e si rinnova.
Accade.
Così.

Mare (2)

E allora vai là, nell’intrico della città vecchia, scegli il giorno perfetto e l’ora giusta, altrimenti sarà difficile che tu veda Van Gogh nei caruggi.
Cammina, una piazzetta, un vicolo, una persiana spinta in fuori, l’aria del mare e l’odore del sale.
E poi d’un tratto i tuoi occhi incontreranno un fulgore d’arancio, un berretto blu, un volto, una pipa e un fil di fumo.
Dove? Nello stesso luogo nel quale incontri la Gioconda di Botero e la Venere di Botticelli, in questa strada.
Cose che succedono a Genova, dove può accaderti di vedere Van Gogh nei caruggi.

Van Gogh

Le serrande artistiche di Via San Bernardo

Cose belle che si vedono andando in giro per i vicoli di Genova, le serrande dipinte con soggetti artistici.
Oltre agli antichi palazzi e alle tracce del passato quelli che non vanno per caruggi si perdono anche queste originali espressioni di estro artistico.
Vi porto in Via San Bernardo, in questa parte del centro storico certi pennelli creativi hanno donato nuova vita ad alcune saracinesche.
Oltre a ciò troverete uno splendido  omaggio a Charlie Chaplin, rigorosamente in bianco e nero come le sue celebri pellicole.

Via San Bernardo (1)

E poi inizia un particolare viaggio nell’arte, interpretata e reinventata, forse anche voi siete passati in San Bernardo e avete veduto scenari e volti in qualche maniera noti.
E questo dove l’ho già visto?
Se ve lo siete chiesto proverò a rispondere alla vostra legittima curiosità, sotto ad ogni fotografia troverete una didascalia con un link che rimanda all’opera originale.
Regge un bicchiere di vino rosso, ha foglie di vite a incorniciare il suo capo, questo è il dio Bacco, ritratto in un celebre dipinto di Caravaggio.

Via San Bernardo (2)Ispirato a Bacco di Caravaggio

Un fascio di luce, una barchetta che dondola sull’acqua, non ne sono certa ma credo che questo sia un dettaglio di una preziosa opera che potete ammirare al Galata Museo del Mare, Genova ritratta da Cristofaro Grassi, questa naturalmente è la Lanterna.

Via San Bernardo (9)

Ispirato a Veduta di Genova nell’anno 1481 di Cristofaro Grassi

Ha le braccia conserte, sullo sfondo un cielo sereno e curiosamente guarda in su.
E’ la Gioconda di Botero, non pare anche a voi?

Via San Bernardo (3)

Ispirato a La Gioconda di Botero

Indossa un curioso cappellino, del resto questa è arte di strada e lui è un angioletto un po’ particolare, tuttavia nei suoi tratti e nella sua postura è facile riconoscere uno dei cherubini dipinti da Raffaello nel quadro La Madonna Sistina.

Via San Bernardo (4)

Ispirato a La Madonna Sistina di Raffaello

E’ bionda, eterea e bellissima.
E i suoi capelli sono sollevati da un vento leggero, questo è il viso angelico ritratto da Sandro Botticelli nel suo quadro La Nascita di Venere.

Via San Bernardo (6)

Ispirato a La Nascita di Venere di Sandro Botticelli

Da un secolo all’altro, la galleria d’arte a cielo aperto di Via San Bernardo vi conduce a spasso tra quadri memorabili.
E questo è un artista molto amato, si ammira un paesaggio notturno, colori scuri, alcune persone se ne stanno sedute al bancone di un bar, sono I nottambuli di Edward Hopper.

Via San Bernardo (5)

Ispirato a I nottambuli di Edward Hopper

E ancora, sullo sfondo spicca un’esplosione di colori, arancio e blu, certe sfumature si mischiano e si confondono.
Riconoscete la staccionata? E’ quella ritratta nell’inquietante e celebre opera di Edvard Much, L’urlo.

Via San Bernardo

Ispirato a L’urlo di Edvard Munch

In una delle sue lettere scrisse una frase che amo molto:

A volte sento un terribile bisogno – oso dire quella parola? – di religione.
Allora esco fuori, di notte, a dipingere le stelle.

Sono parole di Vincent Van Gogh, pittore che dipinse il cielo in maniera unica e speciale, questo è un  dettaglio che si ispira a Notte stellata sul Rodano.

Via San Bernardo (7)

Ispirato a Notte Stellata sul Rodano di Vincent Van Gogh

E ancora Van Gogh chiude questa carrellata di serrande davvero originali.
E’ una sera languida ad Arles, in Place du Forum.
C’è un caffè con i tavolini all’aperto e ancora lo sovrasta un firmamento trapunto di stelle luminose.
E il cielo che ha ispirato anche certi creativi e potrete vederlo nei caruggi di Genova.

Via San Bernardo (8)

Ispirato a Terrazza del Caffè la sera, Place du Forum, Arles di

Vincent Van Gogh