Accadde qualche tempo fa, al Cimitero Monumentale di Staglieno io osservo anche le tabelle, non soltanto i monumenti, a volte il passato riemerge e si svela.
E questa è la memoria di lui, Cesare Parodi, ingegnere architetto, basti il nome a ricordo delle opere e delle virtù.
In realtà mi sembrava di conoscere il suo nome ma in quel momento non mi è proprio venuto in mente a cosa collegarlo.
E tuttavia sulla lapide in ricordo della sua esistenza terrena c’è un indizio evidente e osservando con attenzione mi è parso proprio di riconoscere quella costruzione.
Opera di Cesare Parodi, architetto ed ingegnere.
Una volta venuta a casa ho cercato tra i miei libri un valido riscontro: la prospettiva che appare sulla tomba è esattamente quella dell’Ospedale di Sant’Andrea e cioè il Galliera.
Come tutti i genovesi dovrebbero sapere, l’Ospedale venne edificato grazie alla generosità di Maria Brignole Sale, Duchessa di Galliera, fu lei ad affidare a Cesare Parodi la progettazione.
Su Cesare Parodi troverete molte notizie nel prezioso volume da me consultato, L’Ospedale della Duchessa a cura di Ennio Poleggi ed edito da Sagep nel 1988.
E allora vi presento questo stimato protagonista dell’Ottocento genovese, certo non potrò farlo con la competenza e la dovizia di particolari del compianto professor Poleggi, mi limiterò soltanto a darvi qualche notizia saliente.
Il nostro Cesare Parodi nacque nel lontano 1819, nel libro si può leggere che con il suo talento si distinse spesso ed ebbe diversi incarichi accademici.
Tra i successi della sua carriera si annovera il progetto della Ferrovia Genova Voltri, Parodi fondò insieme ad altri la “Società Anonima per gli Studi sulla Strada Ferrata di Voltri”, da abile uomo di affari ottenne la concessione governativa e la ferrovia venne completata nel 1858.
Fu impegnato in politica, diede il suo contributo alla costruzione del nuovo porto di Genova e fu Presidente dell’Albergo dei Poveri.
A lui la Duchessa di Galliera affidò la realizzazione dell’Ospedale Galliera e sempre a lui diede mandato perché si occupasse della costruzione dell’Ospedale San Raffaele di Coronata e il San Filippo in San Bartolomeo degli Armeni.
Sul libro di Poleggi naturalmente troverete dettagliate informazioni sul progetto del Galliera, il profilo di quella costruzione è visibile sulla tomba di colui che la ideò.
Figura di rilievo del suo tempo Cesare Parodi ebbe un legame non solo professionale con un altro personaggio di spicco della sua epoca, l’avvocato Cesare Cabella, infatti Parodi sposò la sorella di lui.
E se vi capiterà di vedere la tomba dell’illustre ingegnere abbassate lo sguardo verso la lapide sottostante, là dorme il suo sonno eterno Francesca Cabella, compagna di vita di Cesare Parodi.
Aggiungo ancora una piccola curiosità a completamento del mio racconto.
Cesare Parodi non era il solo ad essere imparentato con Cesare Cabella, quest’ultimo infatti era lo zio del celebre architetto ed ingegnere Cesare Gamba, colui che progettò la nostra Via XX Settembre, il Ponte Monumentale e il Palazzo della Navigazione Generale Italiana.
E Cesare Gamba all’inizio della sua carriera lavorò nello studio di Cesare Parodi prendendo parte al progetto del Galliera, divenne poi famoso per le sue innovazioni urbanistiche sopra citate.
Due persone importanti per questa città, due uomini da non dimenticare.
E certo gli studiosi di architettura conosceranno nei dettagli la storia di Cesare Parodi, non ne dubito.
Io ho voluto ricordarlo alla mia maniera, per mettere in risalto la sua figura e il suo talento, se anche voi andrete a passeggiare sotto ai porticati di Staglieno troverete la memoria di lui.
Cesare Parodi, ingegnere architetto, basti il nome a ricordo delle opere e delle virtù.