Questo è uno di quei posti dove vado spesso, amo camminare su e giù per Salita San Bernardino.
A dire il vero forse qualcuno penserà che non ci sia ragione per andare su e giù.
Una breve mattonata racchiusa tra i palazzi e parte proprio da lì, dalla piazza del Carmine, la via che vedete sulla destra è salita San Bernardino.

Salita San Bernardino ha un fascino particolare e quasi nascosto, è come una ragazza introversa e a volte un po’ ombrosa, anche lei è così, difficile da conoscere.
La Via prende il nome dalla Chiesa Abbaziale di San Bernardo dell’Olivella, il portone si trova proprio in cima alla salita.
E così in altri tempi passavano di qui certe monache silenziose.

Salita San Bernardino è per me il ricordo di una casetta che vidi un po’ di anni fa con l’intenzione di comprarla.
Qualche gradino tra una stanza e l’altra, soffitti bassi a volta, le finestre sulla creuza.
Era caratteristico e particolare quell’appartamento, credo che abbia veduto molte vite e molti sorrisi.

E qui, quando risplende il sole, i colori si fanno ancor più vivaci, è rosso, giallo e una striscia turchese e tra un palazzo e l’altro un’intricata geometria di fili da stendere.

Mutano quasi le tinte quando il cielo è coperto di nuvole, si smorzano e si fanno più tenui.

Ma poi, in certe altre giornate qui c’è la gloria del colore.

E sul muro c’è la memoria di una fede antica.
![sal-san-bernardino[1]](https://dearmissfletcher.files.wordpress.com/2011/08/sal-san-bernardino1.jpg?w=640)
E poi, se vi fermate a metà della strada alzate lo sguardo, vedrete una barchetta ondeggiare nell’aria, cose si trovano in certe zone di Genova.

Eccola ancora, proprio là in mezzo.
E poi corde e antichi archetti e persiane spinte in fuori.

E poi guarda verso altri caruggi, ci sono due biciclette appoggiate al muro.

E in quelle giornate di sole abbacinante Salita San Bernardino si inonda di un fiume di luce e al suolo si riflettono le ombre degli archetti.

E sì, vengo spesso qui, vado su e giù.
Se verrete anche voi non mancate di voltarvi indietro, verso la Piazza del Carmine, i vostri occhi incontreranno il sacro e in profano.

E magari sarà proprio uno di quei giorni nei quali lei si mostrerà a voi senza alcuna timidezza.

Venite qui quando fratello vento spira tra le case e soffia così forte da sollevare i panni stesi verso il cielo.
E’ vento di Genova, profumato di sale marino.

E quando sarete qui fermatevi esattamente in questo punto, al centro della salita, da una parte avete il Vico dello Zucchero e dall’altra il Vico della Fragola.

Introversa, ombrosa e quasi nascosta.
Da scoprire, andando su e giù per poi fermarsi proprio qui.
E lassù, sopra di voi, c’è un’imperdibile vertigine d’azzurro, tra gli archetti e i palazzi questo è il cielo sopra Salita San Bernardino.
