E ancora si torna alle cose di altri tempi.
Dovete sapere che quest’estate ho acquistato su una bancarella un libro preziosissimo, un tomo molto voluminoso di oltre duemila pagine.
Ve ne ho già parlato, è un annuario della città di Genova dell’anno 1926.
Signori, questo pregiato testo sta cambiando le mie prospettive e mi sta svelando un mondo fino ad oggi sconosciuto.
E allora vi porterò alla scoperta di alcuni luoghi insoliti, certa che stupiranno anche voi.
Eccoci in Via Cairoli, nel lontano 1901.
Via Cairoli
Cartolina appartenente alla collezione di Stefano Finauri
Un carretto, persone che vanno di fretta.
Pensate, magari uno di quei signori con l’ombrello era vostro nonno.
Chissà chi erano, quale sarà stata la loro meta?
Forse qualcuno di loro era diretto al civico nr 2?
I bagni S. Siro!
Oh, caspita e chi l’avrebbe mai detto!
E cosa mai saranno i semicupi? Sono le vasche con la seduta, un tempo erano molto in voga.
E quindi ecco qua lo stabilimento.
E sapete, a quanto pare la sua istituzione risale a parecchio tempo prima.
Ignoro l’anno preciso, ma ho consultato alcuni testi risalenti alla metà dell’Ottocento e ho trovato traccia dei Bagni San Siro.
Anzi, entrambi gli autori lamentano lo stesso problema, i bagni in città non sono affatto sufficienti!
Caspita, con tutti i viaggiatori che vanno e vengono dalla Superba, non sarà il caso di offrire un degno servizio? E invece niente, bisogna accontentarsi!
In effetti non c’era una gran scelta.
In città due erano i bagni d’acqua dolce, uno a Portello e uno al Ponte della Legna, ovvero a Fossatello.
V’erano poi i bagni d’acqua dolce e di mare che erano dotati di due rubinetti, per l’appunto uno per l’acqua dolce e l’altro per l’acqua di mare.
Uno di questi era, nel 1846, lo stabilimento S. Siro, mentre un altro locale era situato accanto alla Chiesa delle Grazie.
E a quanto ho letto sembrerebbe che fossero luoghi accoglienti, con tanto di candidi marmi di Carrara.
E udite udite, l’acqua di mare veniva presa dal Porto!
Certo, non l’avevamo ancora irrimediabilmente inquinata!
In estate poi, nell’area del Porto, c’erano i così detto bagni natanti, per coloro che amavano esclusivamente i bagni marini.
E negli anni Venti il glorioso stabilimento San Siro di proprietà del Signor Origone era ancora perfettamente in funzione, con la sua ampia offerta di saponi e profumerie da bagno, con i suoi bagni alla crusca e al’amido.
C’era persino il riscaldamento!
E offrivano delle convenzioni particolari, certo che i genovesi il commercio ce l’hanno nel sangue!
A volte, guardando al passato, scopriamo dettagli e storie che ignoravamo e tutto è fascino, magia, velata dalla polvere del tempo.
Come il mio vecchio prezioso libro dalle pagine spesse e ingiallite, un nuovo amico che ha portato sotto il mio sguardo luoghi e persone che non conoscevo.
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