Gironzolando per la città con sguardo curioso capita di scoprire sempre le tracce del passato, ogni volta per me è una bella sorpresa.
E così, nel tempo, per pura casualità mi sono imbattuta in alcune targhe stradali che indicano le frazioni di Genova, sono quei comuni che nel 1874 vennero annessi alla città che fino a quell’anno comprendeva semplicemente i sei sestieri: Molo, Maddalena, Portoria, Prè, San Vincenzo e San Teodoro.
Le frazioni corrispondevano quindi a comuni soppressi, le vecchie guide amministrative della città sono prodighe di dettagli a proposito delle sei frazioni che erano le seguenti zone della città: Foce, San Francesco d’Albaro, San Martino d’Albaro, San Fruttuoso, Marassi e Staglieno.
Su questi volumi del passato poi, per ogni frazione vengono indicati con precisione i confini, ad esempio, a proposito di Staglieno questo è l’incipit sull’Annuario Genovese Lunario Signor Regina del 1899:
“Da Porta San Bartolomeo percorre i bastioni fino al Forte Sperone e lungo la costa sino al Forte Puino”.
Prosegue poi dettagliatamente segnando un’area specifica.
Queste targhe, vedute appunto per puro caso, raccontano quell’altra Genova.
Non ho la serie completa delle immagini, per così dire, infatti non ho fotografato una targa per ogni frazione, attendo semplicemente che il destino mi regali questi altri ulteriori meravigliati stupori.
In compenso ho avuto modo di fotografare due targhe riguardanti San Francesco d’Albaro site in due luoghi diversi.
Anche così la Superba si racconta, nelle tracce di un tempo che non abbiamo vissuto.
Le grandi città hanno inglobato i paeselli limitrofi ma è sempre affascinante vedere dove un tempo iniziava “la campagna”… in generale ormai le case si susseguono senza soluzione di continuità. Un bacione!
Sì, ora quei confini si sono persi, le targhe devo dirti che sono stata una sorpresa, avendone trovate un po’ alla fine ho pensato di scrivere questo post.
Un bacione a te cara, grazie.
Miss, nostalgiche frazioni annullate dal tempo, ma ancora visibili solamente perchè, su pietra, scripta manent ancor di più….
Veramente!
Io ho abitato per quattro anni a Priaruggia. La “Pietra Rossa” di Quarto e mi pare che anche Quarto in passato fosse stato comune a se. Poi ricordo quelle che noi chiamiamo Delegazioni che vennero accorpate alla città, mi pare, nel 1926/1927. Io ricordo vagamente le colline dietro la Superba dei primi anni ’50 allora boscose, senza case, poca gente. Rivista Zena a settembre ho subito notato come siano spuntate a centinaia case, condomini, strade !!! E pensare che Zena si è sviluppata addirittura meno del previsto! Comunque a l’è bella lo stesso !!! Ciao Miss Circonvallazione !!!
Sì, è vero, un po’ per volta la città è divenuta quella che oggi conosciamo includendo ancora altre parti.
Grazie Mario, buona giornata a te!
Cara Sabina, in merito a questo argomento io ho un bellissimo libretto del 1875 dal titolo l’INDICATORE DI GENOVA, stampato dalla Tipografia Sociale di Beretta e Molinari piazza Grillo Cattaneo, via S. Bernardo 8, Dicembre 1875. Cita tutte le vie i numeri civici e i limiti di ogni sestiere, una vera chicca. Ti descrivo la frazione della Foce: La Frazione della Foce per la spiaggia a levante dallo sbocco del torrente Bisagno si estende fino alla batteria S. Michele da dove rimontando la collina ripiega fiancheggiando il territorio di S.Francesco fin sulla strada.
L’indicatore di Genova, meraviglia, ho visto la pubblicità sulle guide che ho e chiaramente se c’è qualcuno che poteva averne una copia quello sei tu, grande Eugenio.
Grazie carissimo, un abbraccio!
Rivoglio la mia Stagen indipendente!
Ecco!
Bello l’argomento, e i commenti!
Grazie!