“Quando Pinocchio entrò nel teatrino delle marionette, accadde un fatto che destò mezza rivoluzione. Bisogna sapere che il sipario era tirato su e la commedia era già incominciata.
Sulla scena si vedevano Arlecchino e Pulcinella, che bisticciavano fra di loro e, secondo il solito, minacciavano da un momento all’altro di scambiarsi un carico di schiaffi e di bastonate. … Quando all’improvviso, che è che non è, Arlecchino smette di recitare, e voltandosi verso il pubblico e accennando colla mano qualcuno in fondo alla platea, comincia a urlare in tono drammatico:
– Numi del firmamento! sogno o son desto? Eppure quello laggiù è Pinocchio!…
– È Pinocchio davvero! – grida Pulcinella.
– È proprio lui! – strilla la signora Rosaura, facendo capolino di fondo alla scena.
– È Pinocchio! È Pinocchio! – urlano in coro tutti i burattini, uscendo a salti fuori delle quinte.
– È Pinocchio! È il nostro fratello Pinocchio! Evviva Pinocchio.”
Carlo Collodi – “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”
Ricordo il Pinocchio di legno laccato che avevo quando arrivai a Zena nel 1950. Restò in giro anni e anni anche come soprammobile. Altro Pinocchio storico quello cantato da Dorelli. Il terzo Pinocchio ero io! Con tutte le balle che raccontavo per non studiare, per andare al mare di nascosto, per seguire le figgette … Poi diventavo un bambino buono a … termine … 15-20 gg prima di Natale! Un Santo in miniatura! Passava l’Epifania e via!!! Riecco il burattino testa di legno! Oggi sono appena appena un po’ meglio però … Ciao Miss!!!
Haha, che forte sei, caro Mario! Buona giornata, caro, grazie.
carinissima foto, Miss… anche se l’essersi seduto su una poltrona di finta pelle, anzichè in una delle tante di legno presenti, denota scarso spirito di corpo…
Che tipo, eh? Mi piace un sacco!
Il simbolo della malapolitica in uno scatto fotografico!
Eliana, non ci avevo proprio pensato!
Io sono maliziosa ed è stata la prima cosa che mi è venuta in mente:poi il mappamondo alle spalle e le poltroncine vuote al fianco, un’ambientazione geniale!
Merito dell’espositore al mercatino!
La foto è pura poesia!
Ah grazie carissimo!
“Numi del firmamento! sogno o son desto? Eppure quello laggiù è Pinocchio!”.
Eh sì, è davvero lui!
Ed ecco: io che mi son sentita sempre così bene qui, così contenta di esserci, ma come ospite, ora mi sento proprio a casa mia.
“…accadde un fatto che destò mezza rivoluzione”!
Qui, proprio nel mezzo della grande Genova, ho sentito parlare fiorentino!
Numi del firmamento! Che felicità sapere che ti senti proprio a casa tua!
Grazie Fiorenza, una bella giornata a te.
Sai che non ho mai letto il romanzo di Collodi? Che meraviglia quelle sedie da cinema, degno sfondo al tuo post! Bacioni 😘
Davvero? A me da piccola affascinava, è una storia piuttosto diversa dal solito secondo me! Baci cara, buona serata.
Io avevo un gioco da tavolo su pinocchio da bambina e una elegante e rigida edizione del capolavoro di Collodi che conservo ancora ! … proprio ieri ho citato il grillo alludendo a quello parlante e oggi ho letto il tuo post ad un tavolino del “caffè della fiaba “ a sestri levante … sincronicita’ …
Ma che bellezza, mia cara, grazie di ricordarmi queste fantastiche coincidenze! Buona domenica.
Mi era sfuggito questo post!
Meglio così,perchè Pinocchio fin da bambino mi faceva tenerezza e soffrivo per lui.
Nonostante la maestra elementare mi reguardiva di non piangere perchè è finto,a me tuttavia è rimasta questa malinconia sul burattino.Ho sempre attribuito anche a loro una vita.I loro occhi fissi,i sorrisi incantati,i colori dei loro vestiti erano per me mottivi di dolore.Credo che anche loro hanno vita.Perdonami Miss ma sono sincero non mi vergogno.Grazie il loro è un mondo fantastico.
Che ricordi teneri, caro Mauro. Grazie, buona giornata a te!