Una statua particolare

Se non mi avessero invitata ad osservarla con attenzione forse non avrei notato che questa è una statua davvero particolare.
E la trovate ancora al Museo Beni Culturali Cappuccini, quindi se andrete a visitare la mostra dei presepi prima di accedere alle sale soffermatevi davanti a questa statua, la troverete al termine di una delle rampe di scale.
C’è anche una dettagliata legenda dalla quale si evince che questo è un unicum nella scultura ligure, io non ho mai visto nulla di simile in precedenza.
Quest’opera un tempo abbelliva uno degli ingressi laterali di Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera, a Voltri.
Adesso è qui, nel museo dei frati.
Una scultura leggiadra, un soggetto sacro, quel piccino paffuto è Gesù Bambino, lo stringono braccia salde e su di lui si posa uno sguardo amorevole.

Statua bifronte (4)

La statua risale alla seconda metà del XVII secolo ed è attribuita ad un ignoto artista genovese secondo gli studiosi in qualche maniera legato all’ambito di Pierre Puget.
Ma chi è a tenere stretto il figlio di Dio?
Osservate l’opera da uno dei suoi lati e noterete i tratti di un giovane uomo, con una mano regge un pesante libro e con l’altra tiene a sé il Bambino.
Questo è Sant’Antonio e pare quasi di percepire una sorta di dialogo silenzioso tra queste due figure.

Statua bifronte (2)

Se invece guardate la statua dal lato opposto rimarrete meravigliati e non coglierete alcun contrasto, il marmo è scolpito con mestiere e vera sapienza, in un’abile soluzione di continuità.
E vedrete lei, la Madonna, il velo le copre i capelli, la sua persona è avvolta nelle pieghe di un morbido manto, la Madre di Dio stringe il figlio di Dio.
Questa è la statua bifronte che troverete in questo museo, chi ha fede forse leggerà in tale particolare realizzazione un messaggio di comunione universale tra Dio e i Santi, un legame indissolubile tra tutti coloro che per l’eternità sono al cospetto del Creatore.
Chiunque la guardi coglierà il senso di perfezione e l’armonia delle proporzioni e resterà ammirato ad osservare un’opera di rara bellezza.

Statua bifronte

24 pensieri su “Una statua particolare

  1. Sono lieto di avere scoperto, grazie a te, che fine ha fatto questa statua.
    Era sparita un po’ di anni fa, dal varco di accesso alla chiesina di (mi pare) San Francesco dove, per parecchi anni, vi sono stati sacerdoti Francesi; attualmente è in totale abbandono. Chissà perchè, quando ho letto il titolo del tuo post, ho pensato subito a quella statua e, ho fatto centro. Grazie.

    • Io non l’avevo mai vista ed è stata a dir poco una splendida sorpresa, adesso se passerai da quelle parti potrai rivederla.
      Grazie Vittorio, buona giornata, felice di aver contibuito a mostrarti una meraviglia alla quale sei affezionato.

  2. Se ho capito bene dalle immagini, il bambino ha due gambette sul lato del santo e due sul lato della madre… Sarebbe davvero da vedere dal vivo! Hai scovato proprio un’opera unica! Bacioni cara

  3. Conosco questa meravigliosa statua, è molto delicata, dolce e penso davvero unica, nel suo genere. Grazie, cara Miss, per averla portata a conoscenza di tanti amici che non la conoscono. Buona notte!

  4. Bellissimo capolavoro di arte religiosa e scultorea,peccato che non ha lasciato la paternità il grande artista che l’ha resa tale onore al Museo che possiede tale opera! Caio Miss un abbraccio!:)

  5. Miss, la tua Zena mi sorprende sempre più, questo è un geniale virtuosismo e non saperne l’autore, credo, aggiunga mistero al mistero… difficile da interpretare, spero che il risparmio non c’entri, cioè, che non sia una sorta di prendi 3 paghi 2…

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