È un rito di questi giorni che precedono la Pasqua, è una tradizione molto sentita dai genovesi.
Durante il Giovedì Santo nelle chiese si allestiscono gli Altari della Reposizione dove viene appunto riposta l’Eucarestia, questi altari vengono riccamente decorati con fiori e candele, con tessuti preziosi e foglie e così restano fino al Venerdì Santo.
La visita ai Sepolcri è una consuetudine molto cara in questa città, a Genova si usa in genere visitarli in numero dispari e così io oggi ve ne mostrerò sette, sono per me tra i più suggestivi.
So di avere tra i miei lettori alcuni genovesi che abitano lontano e credo che forse a loro farà piacere ritrovarsi, pur brevemente, nelle chiese dei nostri caruggi, quelle più amate e frequentate da chi vive sotto la Lanterna.
E inizio così, con una chiesa a me molto cara sita nella nostra antica Via Prè: questo è l’altare della bella Chiesa di San Sisto.
Ci sono invece fiori rosa e fucsia su queste scale, nella Basilica della Santissima Annunziata del Vastato.
E così è l’altare della nostra Chiesa della Maddalena, nella cesta a terra il pane e l’uva.
Ravvivato di gerbere dai toni di arancio e di giallo risplende l’oro lucente dell’altare della Basilica di Santa Maria delle Vigne.
Ci sono anche i cartelami, sagome di cartone con soggetti sacri tipici della tradizione ligure, in questo caso sono rappresentati Gesù e gli Apostoli durante l’ultima cena.
In Piazza Matteotti nella chiesa del Gesù i fiori compongono una vela bianca che salpa sul mare blu, a fare da sfondo c’è un celebre dipinto di Rubens, una delle tante opere magnifiche che si possono ammirare in questa chiesa.
Ed è ricco e sempre molto fastoso l’altare allestito in questa maniera nell’antica Chiesa di San Donato.
In questi giorni si ripete e si rinnova questa tradizione, con questo fervore, nelle chiese della città vecchia.
Tra opere d’arte, tra fiori e candele, con la cura della devozione.
Ed è ricco e armonioso l’altare che si ammira nella Chiesa di San Filippo Neri in Via Lomellini, nel cuore dei caruggi di Genova, nel tempo che precede la Santa Pasqua.
Che belli!
Quante lenticchie ho messo nel cotone per farle germogliare e portarle in chiesa il giovedì santo…
Brava Giuseppina!
Buona giornata cara, grazie.
Ca Miss, sai perché ogni anno c’è quel bellissimo tondo di fiori nella chiesa del Gesù fatto dal Comune?
Quanto grano germogliato!non mi è mai venuto così biondo!
Che belli i nostri sepolcri!
Per espressa volontà della Duchessa, in caso di mancati fiori al Venerdì Santo la donazione della Villa sarebbe decaduta. A me lo diceva la mia Mamma, non so se la storia sia vera. Cari auguri!
Grazie Marina, che cosa bella, felice che tu l’abbia scritta qui.
Auguri cari a te!
Miss, pensavo che le sette visite avessero a che fare con il detto; “fare il giro delle sette chiese”, ma mi sbagliavo: l’usanza vuole che le visite ai “sepolcri” siano cinque, come le piaghe di Cristo oppure sette, come i dolori della Madonna…
Grazie Sergio per la precisazione, pensa che questo blog esiste ormai da anni e questa è la prima volta che riesco a dedicare un post a questa cara tradizione della Pasqua, ieri mattina poi mi sono anche fermata a parlare con il Parroco di San Sisto che mi ha dato una bella e chiara spiegazione sul significato dell’altare. Buon venerdì Santo!
… grano germogliato al buio per essere deposto “pallido” al sepolcro….ornando il vasetto con un bel centrino di pizzo …
Belle le spighe di grano.
Che belli, non riesco neppure a scegliere! E’ una tradizione che non conoscevo ma capisco che i genovesi lontani possano sentirne nostalgia… Brava! ps. la seconda però ha dei colori e una semplicità che mi conquista, chissà dal vivo! Buona giornata!
Sì, semplice ed elegante la chiesa dell’Annunziata, hai ragione.
Grazie Viv, un bacione a te.
da bambino ricordo che mi portavano sempre a vedere i sepolcri nella mia cittadina, qua a Voltri. Poi con l’età adulta ho smesso di andarci.
Davvero belle le tue immagini. 😉 Tanti cari Auguri di Buona Pasqua. 😉
Grazie Max, ricambio di cuore!
Bell’articolo…la chiesa di S. Donato è la mia parrocchia. Ciao!!!! Maria😊😊😊
San Donato è magnifica! Grazie Maria, buona giornata a te.
Questi sepolcri sono bellissimi.Qui a Roma non c’ è niente di simile.Viva le tradizioni genovesi! E grazie a lei che c’è le illustra.Buona Pasqua
Grazie Nicla, è sempre molto cara! Buona Pasqua a lei!
Gentilissima Miss, di quante meraviglie scrive: grazie di cuore!
Mi pare opportuno segnalarle, in relazione alla foto scattata al Sepolcro del Gesù, che a fargli da sfondo c’è la tela che rappresenta i Miracoli di Sant’Ignazio di Loyola, capolavoro di Antoon Van Dyck. In Sant’Ambrogio c’è anche un Rubens, raffigurante La circoncisione, ma è la pala dell’altar maggiore. Fra l’altro è datato 1605 ed stato un preziosissimo contributo per le nostre scuole di pittura locali: dal suo arrivo in Sant’Ambrogio è diventato opera paradigmatica per molti artisti; sebbene anche il nostro Van Dyck nella foto possa senza dubbio “dire la sua”…
Mi scuso se sono stata troppo prolissa, ma sono innamorata della mia città ed ogni chiesa, ogni palazzo racchiudono tesori così speciali che bisognerebbe parlarne per ore… e quando inizio non mi fermerei più.
Grazie Luisa, benvenuta qui! Sì, sì, lo so che ci sono quei dipinti favolosi, la chiesa del Gesù è una delle mie preferite a Genova, ci passo sempre volentieri ad ammirare le opere che racchiude. Grazie di cuore!