La sera prima.
I bagagli pronti, crema solare, occhiali da sole, sorriso in tasca.
La sera prima, domani la partenza.
Domani, parola straordinariamente melodiosa a pronunciarla a voce alta.
Domani, una musica.
Domani poi diventa oggi ed è la vigilia di Ferragosto. Una pioggia che sembra novembre.
Allora dai, tu mentre guidi pensi che in fondo pazienza se per te invece le ferie sono ancora lontane.
Arriveranno, basta aspettare.
E intanto piove.
Ed è la vigilia di Ferragosto.
E ci sono padri, madri, bambini, coppie di fidanzati, gruppi di amici, gente che semplicemente va a lavorare.
E ci sono abbracci, risate, sonnellini durante il viaggio, mani che si stringono.
La sera prima.
E pensa a tutto quello che si pensa il giorno prima di un giorno qualsiasi o di un giorno importante, pensa all’idea che hai del tempo che verrà e di quello che ancora non si sa progettare.
E intanto hai tutto il tempo del mondo davanti.
E poi arriva la vigilia di Ferragosto.
E una furia di acciaio e cemento trascina via i tuoi sogni, le tue speranze, ti schianta il cuore, ti spezza il fiato e tu vedi, senti, per qualche istante e non riesci neanche più a respirare.
E piangi e piove e non smette mai.
Cimitero Monumentale di Staglieno
In memoria delle Vittime del Ponte Morandi
Ecco,non potevi dirlo meglio di così…
Eliana, un abbraccio a te.
Il 14 agosto il primo pensiero appena sveglia va a queste persone che sono state strappate alla vita e ai loro cari per colpa di persone, ormai è appurato, che non hanno nessun rispetto per il prossimo anche se il prossimo potrebbe essere una persona vicina a loro…credo che persone simili non conoscano neanche il rimorso di coscienza perché non ce l’hanno.
Se penso a tutte le volte che mia figlia proprio nell’anno precedente è passata sotto a quel ponte tutte le mattine perché lavorava a Cornigliano mi viene la pelle d’oca….come me l’hanno fatta venire le tue parole.
Una preghiera
Una preghiera, cara Giuseppina.
Un anniversario davvero tristissimo… un abbraccio
Veramente. Un abbraccio a te, Viv.
doveroso post, Miss… per non dimenticare, la miglior cosa è ricordare…
Eh sì Sergio, è dovuto.
Grazie. Amici e parenti passati lì sopra poche ore prima …
A te Paola, un abbraccio.
Cara Miss Flecher, l’abbiamo visto, il ponte Morandi e con i Genovesi abbiamo pianto per i morti e per la perdita del ponte. Era un tragedia terribile. Il ponte è
stato ricostruito ma il dolore per i vittimi rimane. Un abbraccio forte a te.
Un abbraccio, care amiche mie.
Accendendo la televisione in quei momenti confesso che ho pianto, vedere Zena ancora ferita e come quasi sempre accade deturpata da opere dell’uomo fatte o curate male …
Sì, è una tragedia che non smette di ferirci.