Genova, 14 Agosto 2018

La sera prima.
I bagagli pronti, crema solare, occhiali da sole, sorriso in tasca.
La sera prima, domani la partenza.
Domani, parola straordinariamente melodiosa a pronunciarla a voce alta.
Domani, una musica.
Domani poi diventa oggi ed è la vigilia di Ferragosto. Una pioggia che sembra novembre.
Allora dai, tu mentre guidi pensi che in fondo pazienza se per te invece le ferie sono ancora lontane.
Arriveranno, basta aspettare.
E intanto piove.
Ed è la vigilia di Ferragosto.

E ci sono padri, madri, bambini, coppie di fidanzati, gruppi di amici, gente che semplicemente va a lavorare.
E ci sono abbracci, risate, sonnellini durante il viaggio, mani che si stringono.
La sera prima.
E pensa a tutto quello che si pensa il giorno prima di un giorno qualsiasi o di un giorno importante, pensa all’idea che hai del tempo che verrà e di quello che ancora non si sa progettare.
E intanto hai tutto il tempo del mondo davanti.
E poi arriva la vigilia di Ferragosto.
E una furia di acciaio e cemento trascina via i tuoi sogni, le tue speranze, ti schianta il cuore, ti spezza il fiato e tu vedi, senti, per qualche istante e non riesci neanche più a respirare.
E piangi e piove e non smette mai.

Cimitero Monumentale di Staglieno
In memoria delle Vittime del Ponte Morandi

14 pensieri su “Genova, 14 Agosto 2018

  1. Il 14 agosto il primo pensiero appena sveglia va a queste persone che sono state strappate alla vita e ai loro cari per colpa di persone, ormai è appurato, che non hanno nessun rispetto per il prossimo anche se il prossimo potrebbe essere una persona vicina a loro…credo che persone simili non conoscano neanche il rimorso di coscienza perché non ce l’hanno.
    Se penso a tutte le volte che mia figlia proprio nell’anno precedente è passata sotto a quel ponte tutte le mattine perché lavorava a Cornigliano mi viene la pelle d’oca….come me l’hanno fatta venire le tue parole.
    Una preghiera

  2. Cara Miss Flecher, l’abbiamo visto, il ponte Morandi e con i Genovesi abbiamo pianto per i morti e per la perdita del ponte. Era un tragedia terribile. Il ponte è
    stato ricostruito ma il dolore per i vittimi rimane. Un abbraccio forte a te.

  3. Accendendo la televisione in quei momenti confesso che ho pianto, vedere Zena ancora ferita e come quasi sempre accade deturpata da opere dell’uomo fatte o curate male …

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