Castelletto, mio amato quartiere

Infinite sono le cose amo del mio quartiere, non saprei ripeterle tutte.
In una di queste mattine autunnali scendevo verso il centro e intanto osservavo le case, le finestre, le vie.
E pensavo; quanto cose amo di te, mio adorato quartiere.
Di Castelletto amo le prospettive e le vedute prodigiose, le curve a gomito e il vento che a volte all’improvviso turbina per le strade, amo le passeggiate sotto gli alberi e amo gli spazi a misura d’uomo.
Amo la sua eleganza ottocentesca, amo la luce chiara e la ringhiera di Corso Firenze.

E amo quella ringhiera anche in quei tratti in cui si ricopre di foglie arrossate dal tempo d’autunno.

Di Castelletto poi amo le scale, le salite impervie, le sue creuze e le curve, i tornanti e le discese precipitose, amo le vedute impreviste fra i palazzi antichi.
Amo il suo stile rigoroso e la mancanza di ostentazione che è sempre stata, da quando ho memoria, una delle caratteristiche di questo quartiere.
Amo i colori e i profumi delle stagioni, i glicini sontuosi che adornano le vie e le mimose lucenti, la passiflora che sboccia sul muraglione di Via Piaggio e le novembrine foglie dorate.

Amo semplicemente passeggiare in queste strade che trovo quiete, piacevoli e da sempre a me molto care.
E amo le funicolari e gli ascensori, amo le scenografiche passerelle, le panchine, le zone verdi e i terrazzini sui tetti.

Amo la vena romantica di questi luoghi, sebbene a me siano ben noti e molti familiari finisco sempre per innamorarmene ancora e ancora.

E amo il fatto che, molto spesso, tra i palazzi ritrovo la Lanterna.
Così, nello scorcio tra due case, in una di quelle prospettive magnifiche e sempre sorprendenti.

E amo avere a pochi passi da casa il punto panoramico più straordinario che si possa immaginare sui tetti e sulla città vecchia, sulle ardesie e sui palazzi fastosi della Superba.
Guardare Genova da Spianata Castelletto rimane uno dei più sinceri atti d’amore per la mia città che così si svela in tutto il suo splendore.
E queste sono davvero solo alcune delle cose che amo di Castelletto, mio adorato quartiere.

27 pensieri riguardo “Castelletto, mio amato quartiere

  1. Cara Miss, il tuo articolo davvero trasuda amore per
    il nostro bellissimo quartiere. Ciascun angolo, dettaglio, panorama .. perfino il vento improvviso, sono stupefacenti! Ed è vero quello che dici: ogni giorno, complici le stagioni, si scopre qualcosa di nuovo.
    Un bacio, raf

    1. È stato per 21anni anche il mio amato quartiere
      Sono andata a scuola alla Mazzini e poi al Colombino e poi al Colombo. Non C’è nulla che mi renda più fiera di essere genovese,di ricordare ogni cosa di questo meraviglioso panorama dalla spianata e da qualsiasi altro punto della mia città.

  2. Buongiorno Miss,
    Parole e immagini piene di poesia e amore per Genova.
    La spianata,l’ascensore…Caproni…
    Torna il desiderio di tornare periodicamente a Genova,dal Levante,per rivedere caruggi,creuze,circonvallazione,mura…..
    Buona giornata!

  3. Miss … mamma mia che ricordi! 1958-1964 il periodo in cui abitavo a San Nicola, andavo a scuola alla “M.Mazzini”, mi spingevo fino alla Spianata e mi riempivo gli occhi di una vista stupenda, mi pareva di sentire il salmastro del mare. E se era un po’ scuro occhieggava la sciabolata di luce della Lanterna. Grazie Miss Circonvallazione! Un abbraccio tutto zeneise da Mario !!!

  4. C’è anche un calciatore del Camerun che si chiama Castelletto, ha partecipato al Mondiale in Qatar e ha segnato un gol contro la Serbia… Ma alla fine il Camerun non è riuscito a qualificarsi per gli ottavi 🙂

  5. Dear Miss Fletcher non solo ami tu questo quartiere genovese ma lo fai amare anche a noi,che già amo tutto questo territorio.
    Mi piacerebbe avere una casa vicino al muro coperto di foglie colorate che ci fai intravedere.Se vengo a Genova credo di non tornare indietro.Non appena andrò in pensione Genova sarà la mia meta.
    Buon pomeriggio Dear

  6. Hai saputo descrivere magistralmente le tante bellezze di Castelletto e persino il suo riserbo, la sua misurata signorilità priva di ostentazione. Pare non esibirsi, non proporsi con arroganza ma porgersi con garbo per invitare ad una semplice passeggiata, a salire e scendere le sue scale o le sue crose o i suoi ascensori…in quell’alternarsi di ritrosia e apertura che si manIfesta scoprendo spaccati stretti o panoramici sulla città …

  7. Dear Miss quando guardo le notizie televisive(poche) e si parla di Genova o Liguria
    mi pare di vedere la mia terra natia che non è la Liguria,osservo tutto e guardo le persone con molto piacere,poi non leggo altro che libri sulla Liguria,e mi piace conoscere i suoi comuni.Anche i loro nomi sono belli, specie quello di Apparizione
    Sturla, Bergeggi Molassana Vernazza Boccadasse e Varazze santa Margherita Rapallo.E poi i cognomi Liguri.In liguria ho lasciato il mio cuore.
    Buona giornata Miss Dear

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