E torniamo a un Carnevale del passato, in una città che come Genova di affaccia sul mare.
È un Carnevale di un tempo lontano, al Teatro Rossetti di Trieste.
Forse ci sarà stata una sfilata di mascherine, come accadeva al nostro Teatro Carlo Felice.
E là, al Teatro Rossetti, c’era anche lei, con la sua maschera di Carnevale.
Truccata alla perfezione, ha un neo disegnato sulla guancia, il colletto ingombrante, l’espressione seria e quelle piume vaporose, è mascherata da Pierrot.
Se ne sta così posata alla balaustra con la sua giacchetta dai bottoni grandi.
Pantaloni e scarpette si intonano alla perfezione.
È il ricordo di lei e di un suo giorno d’infanzia al tempo di un Carnevale lontano al Teatro Rossetti di Trieste.
Miss, il martedì è grasso e anche lei, dal viso, si direbbe grassoccia…
Ma no, Sergio, proprio per niente!
rimango della mia opinione…
Ahhh il pierot …. Chissà perche’ proprio questa maschera scegliemmo per affittarla tantissimi anni fa io e la Lolly, la mia amica del cuore… forse un presagio perche’ fu una festa piuttosto disattesa e i nostri due Pierot assunsero proprio quello sguardo melanconico che ne contraddistingue la loro natura …
Anche io da ragazzina mi sono mascherata da Pierrot, avevo pure tutta la faccia bianca, me lo ricordo ancora!
Ho persino dimenticato una R per la mia maschera Pierrot!
Non me ne ero nemmeno accorta, cara.
Non mi sono mai travestita da Pierrot però si usava ancora tanto anche quando eravamo piccole noi. Ora tutti snobbano il povero Pierrot e la sua lacrima triste… bellissime queste foto in maschera! Baci cara!
Sì, sì, io infatti mi sono mascherata da Pierrot, ho ancora il costume in cantina, pensa un po’!
Un bacione cara, buon pomeriggio.
Trieste, una bellissima e misconosciuta città!
Vero, anche io ne ho un bel ricordo, ci sono stata da bambina!