Non poteva esserci altro giorno per presentarvi lui e lei, queste persone sono ritratte in questa posa garbata nel tempo di una diversa primavera a Genova.
Era il 19 Maggio 1912 ed era domenica: è una fortunata e piacevole casualità aver trovato questa fotografia, posso così pubblicarla ancora il 19 Maggio, ancora di domenica.
Era dunque una stagione come questa, era una giornata festiva da trascorrere nella quiete delle alture genovesi: lo scatto è di Luigi C. Thanhoffer, titolare di Fotografia Righi, il suo studio era situato là dove si arriva con la celebre funicolare e dove si gode di un magnifico panorama.
Così se ne andarono lassù anche costoro: lui ostenta una posa sicura, sfoggia un bel paio di baffi, una paglietta, ha un abito di buon taglio, cravatta e panciotto.
La moda femminile forse imponeva bottoni grandi, si notano chiaramente sulla giacca e sulla gonna di lei, lei che indossa anche un capello a larghe falde per ripararsi dal sole cocente.
E sbocciavano i fiori, gli uccellini cantavano, si libravano attorno le colorate farfalle.
E l’erba aveva quel profumo fresco di rugiada e di vita che si rinnova nel tempo felice che ritorna ancora.
E dovevano accadere ancora molte vicende che noi ora conosciamo: il nostro passato era futuro ignoto per queste persone.
Immagino che lo abbiano atteso, forse con trepidazione e con speranza, come tutti noi facciamo con i giorni che ancora devono venire.
Oggi ci voltiamo indietro e osserviamo lui e lei.
In quell’altro tempo, così distante, a Genova.
Era il 19 Maggio 1912 ed era domenica.
Miss, sbaglio o nello sfondo roccioso, appena sopra il cappello di lei, sembra esserci una specie di statua messa di sbieco, che con un braccio si copre gli occhi?
Ma sai che non lo avevo visto? Grande Sergio, io mi ero concentrata sugli abiti, pensa un po’.
Paglietta a parte, la moda maschile non è poi tanto cambiata da allora. In fondo il completo di lui potrebbe essere ancora utilizzabile. Meno l’abito di lei… ma come sempre a noi donne piace cambiare. 😉 Buona domenica!
Hai ragione, il signore potrebbe passeggiare tranquillo per le nostre strade e nel nostro tempo, forse ci fermeremmo a considerare che si tratta di un vero elegantone ma nulla più.
Un bacione cara, buona domenica a te!
Quanto è giovane lei, sembra quasi una bambina…
Veramente, ha un viso fresco da ragazzina!
Questi sono sposi in viaggio di nozze, eleganti e felici!
Potresti proprio avere ragione, cara Marina!
Avevo degli amici napoletani che negli anni ’50 avevano fatto il viaggio di nozze a Genova e ricordavano la salita al Righi con la funicolare.E per questo che ho pensato agli sposi
Ecco, giusto pensiero!
come sempre….meravigliose storie…..ciao miss Fletcher…..attendendo con nsia la tua prossima…emozione…ti abbraccio…..
Carissima Miss Fletcher,
ho provato a mettermi in contatto con Lei tramite twitter per avere informazioni sulla signora fotografata di fianco ad una insegna dellâAnsaldo in un Suo post di qualche settimana fa.
Le chiedevo se conosce il nome della signora o almeno la data della foto.
Mia madre lavorava lì subito dopo la guerra ed assomiglia molto alla sig.ra in questione.
Ma potrei sbagliarmi.
La ringrazio.
Marco Secondo
Amministratore | Ristorante I Tre Merli
Buongiorno Signor Secondo, non ricordo di aver ricevuto un suo tweet ma aveva lasciato un commento nella sezione del blog intitolata su di me e su questo blog, il commento è appunto lì pubblicato. Le avevo risposto in quella occasione che purtroppo non so nulla di quella foto, mi spiace ma non c’è un nome o una data, sembra comunque il primo dopoguerra. Un saluto a lei e buona serata.
Che bella coppia cara Miss Fletcher. Lei sembra decisamente più giovane del suo partner.
Ed erano in una giornata di primavera: beati loro! Qui non se ne parla, accipicchiolina.
Buona domenica Susanna
Anche qui oggi pioggia, nuvole e cielo grigio.
E invece in quel 1912 era vera primavera!
Un bacione cara, grazie.
Aggirarci indietro nel tempo con te e’ sempre un esercizio di grande piacevolezza…. in merito alle loro aspirazioni sul futuro ….mi sovviene una strofa di una poesia di Wislawa Szymborska : “Quando pronuncio la parola futuro
la prima sillaba va già nel passato”
Mi diverto anche io a passeggiare nel passato, ormai si sa!
Grazie, buona serata a te.
forse anche quel maggio era straordinariamente fresco come quello di ora, visti gli abiti non proprio estivi.
Bella questa immagine del nostro passato, buona settimana. 😉
Davvero, chissà! Buona giornata a te e grazie come sempre.