Monsieur Debussy,
Qu’aurait donc été ma vie sans vous
Où serais-je sans ce coup de foudre pour votre chant immense
Qui accompagne mes jours
Les plus denses et les plus doux
Que serais -je sans cette démesure
Qui approfondit, comble, élève,
A la fois vertige et prodige
Communion
Et joie
Parigi, Cimitero di Passy, agosto 2000
messaggio di un anonimo lasciato sulla tomba di Claude Debussy
Finchè al mondo esiste anche una sola persona che ascolta il Chiaro di Luna, e pensa.
E scrive quei suoi pensieri, su un foglio a caso.
E trova il tempo per mettersi al computer e riporta le sue riflessioni, stampandole su un materiale resistente all’acqua, perchè si conservi in caso di pioggia.
Poi prende il foglio, lo incolla su una tavoletta, e la porta laggiù, dove riposa colui che gli ha regalato un sogno, un brivido, una musica che ha riconosciuto come sua, una vertigine.
Finchè esiste anche una sola persona così, siamo salvi.
Hai perfettamente ragione!
Manuela
Sai Manu, mi sono chiesta tante volte chi sia stato a scrivere quelle parole, così intense e profonde…
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