Il tempo delle Fiabe Sonore

Tutti quelli che sono stati bambini negli anni ‘70 hanno ancora una musichetta che gira per la testa, era una canzoncina che faceva proprio così:

A mille ce n’è
nel mio cuore di fiabe da narrar,
venite con me,
nel mio mondo fatato per sognar,
non serve l’ombrello,
il cappottino rosso, la cartella bella
per venir con me,
basta un po’ di fantasia e di bontà.

Le nostre amate Fiabe Sonore, come dimenticarle!
Erano per noi un momento di entusiasmante felicità: un libro illustrato con il testo della fiaba, un 45 giri e un mondo magico nel quale immergersi completamente.
Bastava un semplice mangiadischi colorato e partivano così quelle note ancora così care.

Quei libretti, erano poi impreziositi da magnifici disegni, le Fiabe Sonore vibravano nel loro universo incantato di creature meravigliose e sorprendenti: bimbetti avventurosi e principesse delicate, orfanelle intrepide e principi azzurri, c’erano foreste, laghi, castelli, casette nel bosco.
E incantesimi, magie, sassolini lasciati per terra per ritrovare la strada di casa, mele stregate, casette di zucchero e acciarini magici, nel mondo delle fiabe tutto precipita e poi si risolve, nel mondo delle fiabe gli animi nobili e i cuori generosi, alla fin fine, vengono sempre ricompensati.
Una su tutte era la mia fiaba prediletta, in passato ho già avuto modo di scriverlo: ho sempre avuto un debole per I fiori della Piccola Ida, quei fiori che tutti eleganti se ne andavano ogni sera spensierati a ballare.
Amavo la fiaba dei cigni selvatici e quella dei sette corvi, Pelle d’Asino e la Guardiana di oche, noi ascoltavamo queste vicende infinite volte e non ci annoiavamo mai.
Ogni tanto, ai mercatini, mi capita di trovare le Fiabe Sonore.
È un’eredità preziosa, secondo me.
E sapete come la penso?
Credo che quei volumi usati conservino tra quelle pagine anche i nostri lontani stupori, la meraviglia dell’infanzia, la gioia della scoperta e delle mille avventure di questo mondo incantato.
Anche da grande, come molti di voi, io non ho mai smesso di leggere le fiabe, è una magia che sempre ritorna e non ha mai fine.
E d’altra parte di ricordate come proseguiva la canzoncina al termine di ogni Fiaba Sonora?
Quel motivetto faceva così e noi non possiamo certo dimenticarlo.

Finisce così
questa favola breve se ne va.
Ma aspettate, e un’altra ne avrete.
“C’era una volta …” il cantafiabe dirà
e un’altra favola comincerà!

12 pensieri riguardo “Il tempo delle Fiabe Sonore

  1. non solo Caruggi mirabilmente raccontati, nel Blog della Miss… anche quando sconfina nell’autobiografismo, è piacevolissimo leggerla…

  2. Si sempre Sertava hai visto che maestria? Le fiabe colorano la fantasia,quella parte piccola di noi senza distoglierci dalla realtà quotidiana.Il mondo delle fiabe è un mondo che ci appartiene,anche da adulti.Grazie cento e cento my Dear Miss

  3. Quanti pomeriggi trascorsi ad ascoltarle con il mio piccolo giradischi portatile! I tre cedri era una delle mie preferite. E che bellissime illustrazioni….il vestito da ballo di Cenerentola m’incantava…. Le hanno ascoltate anche i miei figli e poi erano uscite anche con le musicassette ma preferisco il fascino di vedere il disco girare mentre si ascolta.

  4. Queste fiabe sonore le hanno ereditate le mie figlie dal papà, io al tempo avevo dei dischetti di fiabe diversi ma ugualmente belli. Ho passato infinite ore ad ascoltarle, alcune le ricordo con grande vividezza. Ancora adesso credo di amare gli audiolibri proprio perché mi è sempre piaciuto farmi raccontare le storie oltre che leggerle. Baci cara, qui da te il tuffo nei ricordi è sempre assicurato 😘😘

    1. Sai che anch’io ho anche degli altri dischetti simili? In uno c’era una fiaba sugli eschimesi e mi piaceva tantissimo, ora vado a cercarlo! Eh cara, i tuffi nei ricordi mi riescono bene e so che ho amici con i quali condividerli, un bacione Viv, grazie!

  5. Cara Miss,

    le Fiabe Sonore sono state la salvezza per me e le mie sorelle, un’oasi di meraviglia in una famiglia turbolenta, e ne sappiamo molte a memoria ancora adesso!

    Ho recentemente trovato il primo volume di Pinocchio che ci mancava, si figuri un po’…sono felice di condividere questa memoria con lei

    Francesca

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