Scorre la vita, nel ritmo lento del tempo passato, mentre la gente di Genova attraversa Piazza Umberto I, zona centrale della città che verrà in seguito dedicata a Giacomo Matteotti.
È un giorno qualunque e così passa per coloro che vengono da Ravecca o da Portoria, districandosi nel dedalo di caruggi si ritrovano poi qui, a pochi passi dal Palazzo Ducale e dalla cattedrale.
Sono vite in ogni caso più complicate delle nostre, il progresso ci ha donato agi e comodità che a volte sembriamo dimenticare, li diamo quasi per scontati.
E là, in Piazza Umberto I, c’è un piccolo mondo, ognuno ha la propria storia e la propria fatica.
Sono lavoratori, affabili massaie, gente del porto e madri di famiglia.
Un ragazzino passa con una cesta sotto il braccio, due uomini di affari conversano amabilmente, cigolano le ruote dei carri sotto il peso della merce, la piazza pullula di popolo operoso e ognuno è intento nelle proprie occupazioni.
Più di uno, io credo, si fa il segno della croce passando davanti alla chiesa, alla misericordia del Signore vengono affidate le proprie speranze.
In ogni vita risiede un piccolo mistero, si condivide lo stesso scenario, magari in epoche diverse, ognuno tuttavia lo vive con le proprie emozioni.
E così, quando capito in certi luoghi della mia città che non sono poi così cambiati, provo a immaginare me stessa accanto a coloro che li vissero in epoche più lontane e mi sembra di trovare anche dei tratti in comune.
Con le nostre gioie, i dubbi e le fragilità restiamo gli stessi di allora, malgrado sia trascorso molto tempo.
Siamo ancora, in modo diverso, come la gente di Piazza Umberto I, così ritratta in un frammento fugace dell’esistenza, mentre i i carri sostano allineati in buon ordine, in quel tempo lento della Genova del passato.
Miss, me la ricordavo più imponente, poi mi sono accorto che le manca il campanile…
Ma sai che non me ne ero neanche accorta? Grande Sergio, mi sono concentrata sulle persone e proprio non l’ho notato!
Fantastico!
ti perdono, Miss…
Grazie caro, certo che perder di vista un campanile è notevole, eh!
Che bella istantanea! Grazie Miss! Un bacio, raf
Grazie cara, un bacio grande a te!
Ma che bella questa cartolina! Armoniosa nella sua semplicità. Il valore aggiunto, come sempre, sono le tue descrizioni! Bacioni
Grazie carissima, sei sempre generosa!
E’ proprio cosi Miss! La gente da sempre si porta appresso gli affanni del proprio tempo e le speranze per quello futuro…non sanno chi ha solcato quei luoghi prima di loro e neppure chi li solcherà’ dopo di loro… Ma tutti apportano un contributo alla storia..
Vero, credo che sia così!
Buon maggio, cara Miss Fletcher
Susanna
Grazie Susanna, a te.
Buon Primo Maggio cara Miss! Sempre belli i tuoi pensieri!
Grazie carissimo, anche a te!
quanti ricordi guardano le tue immagini storiche, la nostra Genova era davvero diversissima da come la conosciamo oggi…
Cara Miss con tanti impegni e vedi da dove ti scrivo,non riesco bene a seguirti, ma quello che narri è più forte del dovere, per cui da tutta la Liguria che tu ci fai attraversare, un mondo di baci,e dalla Valle Stura presso la sorgente mi siedo e mi ristoro, grazie mia cara buon mese di maggio dedicato alle rose e a Maria. e lo dedico a te. Ti piace?
Buon mese di maggio anche a te Mauro, grazie.