Da Corso Firenze all’Ascensore di Castelletto, ieri e oggi

Il tempo passa, mutano i luoghi del nostro quotidiano, eppure certe strade restano riconoscibili.
Vi porto per le vie del mio quartiere, ora inizia la bella stagione e con essa il tempo delle serate luminose e tiepide, inizia il periodo delle passeggiate a Spianata Castelletto con la coppetta di granita tra le mani.
Io vi raggiungerei a piedi, ci metto davvero poco, scendo giù da Corso Firenze.
Ehi, ma che fanno quei due signori fermi lì sulla curva?
Non penseranno mica di attraversare, vero?

Corso Firenze 1

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo

Per carità, ci sono le macchine!
Con cautela, andiamo a cercare le strisce pedonali.

Corso Firenze 2

E’ una camminata piacevole, non c’è che dire, pochi passi e ci troviamo in una zona spesso frequentata da mamme con i loro bambini.

Corso Firenze 3

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo

E come dicevo, il tempo passa.
E gli alberi crescono rigogliosi e ricchi di foglie, con gli anni si costruiscono nuovi palazzi sulle dolci colline di Genova.

Corso Firenze 4

E scendiamo, avviciniamoci alla Spianata.
Oh, ma guarda!
Si incontrano persone che hanno un certo stile, non trovate anche voi?
E volendo si potrebbe anche prendere il tram, sta passando il glorioso 25!

Corso Firenze 5

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo

Eh, anche i numeri non son più quelli di una volta, accontentiamoci del 36.
E se proprio volete saperlo il fatto che nella foto sottostante si veda l’autobus non è per niente casuale, ho aspettato che passasse per poter avere la stessa veduta ritratta nella cartolina antica.
La ringhiera è sempre quella di un tempo, peccato che non ci sia quell’elegante signore con il cappello, converserei volentieri con lui.

Corso Firenze 6

E poi, uno sguardo verso le alture, si distingue chiaramente la sagoma suggestiva di Castello Bruzzo.

Corso Firenze 7

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo

Là in mezzo, da qualche parte, è sorta anche casa mia e anche molti altri edifici che all’inizio del secolo scorso ancora non c’erano.

Corso Firenze 8

Ci siamo quasi, manca davvero poco, a breve giungeremo nella scenografica Spianata Castelletto, da dove si gode il panorama dei tetti e del mare di Genova.
Ci resta ancora da percorrere la parte finale di Corso Firenze, questa strada così deserta non l’ho proprio mai vista.
E ci sono pure gli alberi anche in quest’ultimo tratto!

Corso Firenze 9

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo

Eh, le cose cambiano!

Corso Firenze 10

Per fortuna però abbiamo ancora la nostra bella Spianata e davvero da lì si gode di una vista mozzafiato sulle bellezze di Genova.

Genova
E credo sia utile fornirvi qualche indicazione su come raggiungere la Spianata: come tutti i genovesi sanno, se volete arrivare qui e venite dal centro vi consiglio di prendere l’ascensore amato e decantato anche dal poeta Giorgio Caproni.

Spianata Castelletto

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo

Sospesa sull’azzurro e sulla città dei tetti.

Ascensore di Castelletto (3)

E questo è l’ascensore visto dal terrazzo di Palazzo Spinola di Pellicceria.

Ascensore da Palazzo Spinola

E che splendida prospettiva se si osserva l’ascensore e la Spianata da Villetta Di Negro!

Villetta Di Negro (31)

L’ascensore è davvero il mezzo più rapido e comodo che ci sia, non sono l’unica a dirlo, così recita la pubblicità della Società Anonima Lifts, esercente del suddetto ascensore e di altri impianti della città, ho trovato l’ immagine che segue  tra le pagine della mia Guida Pagano del 1926.
E voi visitatori sarete contenti di sapere che la galleria di accesso è illuminata sfarzosamente.
E il prezzo della corsa? Ma guarda un po’, venti centesimi a salire, quindici a scendere.

Ascensore di Castelletto

E poi lassù, sull’ascensore, c’è un caffè molto in voga, il Caffè Spertino.
E forse a quei tavoli si sarà seduto quel giovane elegante che abbiamo visto scendere da Corso Firenze, vi ricordate?
La Spianata è da sempre uno dei luoghi prediletti dai genovesi, quel locale era meta di poeti e intellettuali.
Le belle immagini in bianco e nero che avete veduto appartengono alla mirabile collezione di cartoline del mio amico Eugenio, lui mi ha raccontato che il Caffè Spertino si trovava sul terrazzo situato sopra la gabbia dell’ascensore.
Venne qui anche un celebre poeta ligure, Camillo Sbarbaro.
Guardò verso la distesa turchese del mare e verso i tetti d’ardesia che si sfiorano creando infinite geometrie.
E scrisse queste parole che narrano di un’attesa che ognuno di noi conosce.

Quassù il caffè Spertino, gabbia di vetro che il tramonto fondeva, pare adesso di madreperla. Dentro vi affiora e risprofonda l’ascensore in un silenzio irreale.
Uscendone, una donna mi sfiora.
A questo balcone spalancato su Genova si potrebbe, un’ora come questa, aspettare l’Amore.

Camillo Sbarbaro – Vedute di Genova, 1921

Genova

40 pensieri su “Da Corso Firenze all’Ascensore di Castelletto, ieri e oggi

    • E non ti dico per fare la foto dell’autobus, lì ad aspettare che passasse!
      Ieri ho trovato la pubblicità dell’ascensore su libro poi guardando le cartoline di Eugenio mi è venuto in mente di fare le foto e quindi ecco come è nato questo post.
      Grazie Viv, sono contenta che ti sia piaciuto, un bacione!

  1. Sai, se tu non ci fossi, bisognerebbe inventarti! Complimenti, carissima Miss, per il reportage, per le foto e la pazienza nel saper aspettare il momento giusto per scattare quelle adatte al tuo scopo e per la passione per la nostra città che sai trasmettere così intensamente! Grazie! ❤

    • Grazie Pendolante!
      E hai ragione in pieno, a volte l’arredo urbano composto anche di cassonetti e tutto il resto non contribuisce certo a rendere i luoghi più belli, vale anche per le macchine, però il tempo passa e le cose cambiano!
      Un bacione carissima!

  2. che belle foto, che bella Genova antica e non , che bella Miss che ama Genova e ama noi regalandoci un pezzo della sua anima quella ,forse, piu fervente . un bacione Miss carissima .

    • Le cartoline di Eugenio sono davvero speciali, un vero e proprio viaggio nel tempo, mi piaceva l’idea di accostare il passato al presente.
      Grazie carissima Gabriella, un bacio grande a te!

  3. Il caffè Spertino non lo conoscevo proprio, comunque, con le mie vertigini, il terrazzo sopra la gabbia dell’ascensore mi atterrisce un po’. Meglio il vecchio Guarino, coi suoi semifreddi: bei tempi! Tanti anni e chili in meno…

    • Ah, pensa che bello se ci fosse di nuovo un caffè sull’ascensore, pensa quanto piacerebbe ai turisti che affollano la Spianata.
      Sì, Castelletto anche per me è il gelato di Guarino, coppetta al pistacchio e cioccolato.
      Ed è anche granita da Don Paolo, rigorosamente alla mandorla 🙂

  4. Post letteralmente “divorato”.. che piacere scoprire così la bella Zena. e… i prezzi di un tempo? Che dire dei 15 centesimi di Lira in discesa e dei 20 centesimi per salire? Mitica Italia!!

  5. Che bel post, Miss! Con le immagini di ieri e oggi a confronto e le parole di Sbarbaro per chiudere. Non ho mai preso quell’ascensore e devo assolutamente rimediare!! Poi in discesa costa meno!!
    Buon pomeriggio primaverile…

  6. Ma lo sai che anche io avevo in mente un progetto del genere per il paesino dove vivono i miei: in vari mercatini della roba vecchia ho trovato delle cartoline, poi mi sono divertita a ricercare le stesse inquadrature e a scattare le foto, adesso devo solo decidermi e trovare il tempo e il modo di sistemare il tutto! La mia idea era fare una specie di parallelo tra la cartolina di ieri e gli smartphone e i social network di oggi. È bello vedere come il tempo plasma le cose, gli edifici, il paesaggio. A me poi delle vecchie cartoline piace anche curiosare quello che c’è dietro: come è cambiato il modo di scrivere, la calligrafia di chi le ha scritte e firmate… oops mi sto dilungando troppo… ma tuoi post sono così “inspiring” 🙂

    • Ah, guarda…questo è uno dei post che mi ha divertita di più, non si è trattato solo di fare le foto ma di farle in maniera particolare e devo dire che non è neppure semplicissimo cercare le stesse vedute anche se queste strade non sono mutate tanto.
      Anche io amo leggere iciò che è scritto sopra cartoline antiche, vi si trovano certe chicche a volte!
      Grazie Pendolo, un bacione a te, buona serata!

  7. Sono i luoghi dove sono cresciuti i miei genitori che da bambini giocavano in quelle vie, quanti racconti ho sentito! Ho un lontano ricordo quando da piccola andavo a trovare mia nonna e prendevo l’ascensore, lei ormai non c’è più
    ed io non sono più tornata in quelle strade, ho un po’ di nostalgia!

  8. I tuoi post sono un insieme di cultura bellissimo, si parla di Genova antica, nel frattempo si cita Sbarbaro, si parla di vecchie valute, si vedono le pubblicità di altri tempi, insomma una carellata splendida gestita magistralmente dalla nostra inesauribile Miss Fletcher.
    Eugenio

    • Ma caro Eugenio, ora mi commuovo.
      Grazie di cuore delle tue parole, dette da te sono proprio speciali, tu che conosci segreti meravigliosi di questa città!
      Un abbraccio grande Eugenio!

  9. Miss che meraviglia questa passeggiata fra presente e passato! LE cartoline sono degli anni ’20? Chissa’ se facevano già’ la granita con la panna in spianata! 🙂

  10. Accidenti…mio nipote nella sua tesi di laurea in architettura ha fatto proprio lo stesso tuo lavoro. Poi ha fatto anche una sovrapposizione delle foto. Sei stata proprio brava a trovare la stessa inquadratura

  11. Quanti bei ricordi d’infanzia, su e giù con l’ascensore. Si scendeva per andare in centro, per trovare i negozi, ma poi si risaliva e a volte il tramonto era magnifico. Ma anche uscire dal tunnel era un’esperienza di riflessione. Immaginavo l’anno scolastico come il tunnel dell’ascensore. Alla fine c’era la luce estiva delle vacanze.

  12. Il caffè Spertino doveva essere proprio il massimo tanto da ispirare così poeticamente Camillo Sbarbaro che non dimentichiamocelo aveva studiato al “Colombo”! I suoi articoli ,Miss Fletcher ,ci fanno sentire importanti solo per il fatto di avere passeggiato per le nostre strade di sempre,le strade di Genova -Castelletto.

    • Quanta generosità in queste parole Nicla, grazie di vero cuore.
      Eh sì, la terrazza dello Spertino doveva essere un vero gioiello, con la meraviglia di Genova davanti.
      Buona giornata e a presto, cara Nicla!

  13. Bellissimo lavoro di ricerca iconografica !!! Corso Firenze, la via della mia infanzia !!!! Al 9, vi abitò il nonno ing.Cristoforo Bozano che progettò l’ascensore della Spianata, di cui fu proprietario fino agli anni ’30.

  14. ecco qui un altro splendido “ieri e oggi”… guardando la tua zona con google maps, ho visto che corso Firenze, anche se non ha i panni stesi, è bellissimo…
    in varie foto compare il castello Bruzzo ed esattamente sotto c’è un edificio con torre che potrebbe essere Villa Weil, dico bene?
    Miss, hai ragione, Zena è bellissima!

  15. La Società Anonima Lifts, apparteneva alla Ditta Fratelli Bozano, fra cui Cristoforo, mio nonno. La vecchia casa Bozano,con giardino, si trova, ancor oggi, sul lato destro della Spianata. Anni fa ho fatto un post L’ascensore di Castelletto,l’ascensore per il Paradiso nonnananna.wordpress.com, in cui illustro con foto la stupenda poesia di G.Caproni. E’ venuto bene, anche se non compete con i tuoi veramente perfetti.

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