A volte poi, in primavera, per le strade della città c’è una luce nuova.
Come una lievità di vento e di chiarore intenso nel cielo e nelle case che così delimitano l’azzurro, in quel tratto di Canneto il Lungo che da Salita Pollaiuoli conduce verso Vico dei Notari.
E questi sono i colori caldi della città vecchia, una di quelle prospettive amatissime di Genova.
Più in giù, nel tratto che scende verso il mare, certe figure attente sempre vegliano sul coloro che percorrono Canneto.
Hanno grazia, bellezza, i loro sguardi vengono da lontano e sono proiettati al di là del tempo.
E il sole filtra, cade tra le case, illumina la vertigine di questi palazzi.
Sul civico 37 poi, si legge un’antica iscrizione.
Queste parole sono tratte dalla Bibbia e precisamente dal Salmo 85 e significano: la giustizia e la pace si baciano.
Anche semplicemente passeggiando si finisce sempre per trovare qualche spunto di riflessione.
Mentre il sole gioca ancora, mette in fuga l’ombra e abbraccia le antiche case della Superba.
E sopra i tetti e sopra le ardesie passa qualche nuvola leggera ma sempre e ancora trionfa l’azzurro sopra le cose di Canneto il Lungo.
Quella iscrizione è quanto mai attuale… buon lunedì, speriamo in una buona settimana 😘
Vero, ho pensato la stessa cosa, cara. Un bacione a te!
Miss, un habitat antico ed angusto, dove a baciarsi sono quasi le case del Canneto…
Davvero Sergio, proprio così!
Buona giornata a te e grazie.
Dear Miss,qui non si può descrivere “come uno di quei vicoli nei quali i raggi del sole vi penetrano,come suol dirsi,tre volte all’anno”(settimana religiosa/Genova,xiv(1884) pag.426ss.
Ho visto anche una foto di vicolo del Carlone (?).La Liguria non finisce di stupirmi.
Che splendida citazione, Mauro, grazie!