Galata Museo del Mare, sali a bordo di una Galea

Signori, oggi si parte per un’avventura.
E’ un viaggio, un viaggio per mare tra onde altissime, a bordo di galee che sfidano il destino.
Vi porto qui, al Galata Museo del Mare, il più grande Museo marittimo dove vivrete esperienze irripetibili.
E questa è l’immagine perfetta per aprire questo articolo.
Le reti stese al sole, il cielo di Genova e il Museo che vi attende.

Questo è un luogo che affascinerà grandi e piccini, sono 28 le sale da visitare, potrete trascorrervi un’intera giornata senza stancarvene mai.
La storia della navigazione, dalle navi a remi ai piroscafi, il viaggio dell’uomo e le emigrazioni verso altri continenti.
Troverete carte geografiche e mappamondi, strumenti di bordo e opere d’arte che hanno come soggetto il mare e la navigazione.

Sì, oggi vi porto a vivere una vera avventura.
E voglio innanzi tutto ringraziare la direzione del Galata Museo del Mare per avermi accordato il permesso di pubblicazione delle immagini, che renderanno questo articolo coinvolgente ed interessante.
Partiamo per il nostro viaggio e andiamo ai tempi della Repubblica di Genova.
Ecco le armi, i pezzi di artiglieria con i quali si difendeva la Superba.

Pronti a far fuoco contro il nemico!

E l’equipaggiamento dei soldati, che indossavano il corsaletto, un’armatura leggera che copriva solo il tronco.
Leggera per modo di dire, visto che pesa 15 kg, erano gente tosta i soldati di quel tempo!

Ed ecco gli  elmi che hanno riparato il capo di coloro che si imbarcavano sulle galee.

Le galee che solcavano il Mediterraneo per sfidare i corsari.
Le galee spinte dalla forza delle braccia di molti uomini.
Le mostre allestite in questo Museo hanno una particolarità, calano il visitatore nella storia, facendogli vivere esperienze indimenticabili.
Oh, alcune lo sono davvero!
Al Museo del Mare si trova la fedele ricostruzione di una galea del 1620, sulla quale verrete imbarcati.
E in questo Museo, nel quale l’interattività è uno dei mezzi espressivi privilegiati, sull’imbarcazione troverete degli schermi, sui quali vengono proiettate le performance di alcuni attori che interpretano i personaggi chiave a bordo della galea.
E tutto attorno a voi si sente un sinistro sferragliare, si odono voci e urla, si ascoltano parole, si è totalmente immersi in una realtà di secoli orsono.

E pregate la vostra buona stella che il destino sia generoso con voi, sulla San Francesco la vita è grama, ve lo posso assicurare!
Oh, non fatevi illusioni!
All’imbarco vi chiederanno, voi chi siete?
Sì, chi siete?  Uno schiavo, un forzato o un buonavoglia?

Dichiarate le vostre generalità, non vi rimane altro da fare.
E sappiate che qui non sono teneri con nessuno, ve lo diranno a chiare lettere.
Oh, quest’uomo vi spiegherà tutto!

Sì, se siete un buonavoglia avete qualche possibilità in più rispetto agli altri.
Una certa razione di cibo, un compenso in denaro, forse ricorderete che della vita sulle galee vi avevo già ampiamente parlato in questo post.
Se siete un buonavoglia sarete responsabili del banco e della voga di un forzato e di uno schiavo.
Ma attenti, se lo schiavo vi sfugge sarete messi al suo posto!
Il forzato viene imbarcato per scontare la pena assegnatagli per i reati commessi, lo schiavo, come tutti sapete, non dispone della sua vita e della sua libertà.

Nel ventre della galea.

La vita di bordo e ciò che serve a tenere il comando di una nave.

Ci vogliono i rifornimenti per navigare e la San Francesco è ben equipaggiata.

Certo, ovunque vedrete gli oggetti della vita quotidiana.

E un’imbarcazione immensa, capace di solcare le vaste acque del Mediterraneo.

E c’è chi sorveglia con attenzione che ognuno compia il proprio duro lavoro.

La galea era l’inferno, i galeotti vivevano legati al banco.
Lì mangiavano e facevano i propri bisogni.
Incatenati al banco della galea.

Così si sostentavano, con una misera brodaglia.

Questo è un museo che coinvolge il visitatore, gli fa vivere parte dell’esperienza che viene rappresentata.
E piacerà sicuramente ai bambini, che potranno imparare molte cose nuove.
Ad esempio, si può provare a caricare una bombarda.

Ecco le munizioni, pronte ad essere ad essere lanciate contro l’imbarcazione nemica.

Ma voi chi siete? Un galeotto, uno forzato o un buonavoglia?
Mettetevi la catena alla caviglia!
Non penserete mica di poterlo evitare!

E poi vi dovrete sedere al banco, impugnare il maniglione e provare a vogare secondo la tecnica del “monta e casca”, che prevede che il vogatore stia in piedi e si lasci cadere all’indietro insieme al remo.
Che fatica! Occorre vigore, equilibrio, sincronia e stabilità.
Provate a mettervi al remo, ma ricordatevi che voi siete riposati e ben nutriti.
Pensate cosa doveva essere la voga per uomini fiaccati dalla fame e dalle percosse, sul mare in tempesta, esposti alla pioggia, al vento, al caldo bruciante e al freddo pungente.

Le catene dei forzati, si prova un certo brivido a vederne di vere.
Ci si chiede quali vite si siano spente, laggiù nel mare, e quanti destini siano stati spezzati.
Questa è un’antica catena, lo splendido effetto seppiato si deve ad E. , che ama giocare con le fotografie.

Salirete anche voi a bordo della San Francesco e direte se siete un forzato, uno schiavo o un buonavoglia.
Affronterete il vostro destino, qualunque esso sia.
Termina qui la nostra giornata sulla galea, ma non finisce il nostro viaggio tra le sale di questo Museo, l’avventura dell’uomo tra le onde e i flutti è emozionante e immensa come il mare stesso.

27 pensieri riguardo “Galata Museo del Mare, sali a bordo di una Galea

  1. E’ una delle mie mete in agenda, lo sai. E da appassionata di parchi a tema, l’interattività mi manda in brodo di giuggole, anche solo a immaginarla. Non so se te l’ho detto, l’attrazione di Gardaland sulla quale immancabilmente torno più volte, e che amo di più, è quella dei Corsari 😉

  2. Che meraviglia passeggiare con la tua guida per questo museo! Davvero mi hai fatto apprezzare un mondo che conoscevo molto superficialmente, attraverso i romanzi ed i racconti di mare.
    Grazie Miss Fletcher, un baciotto
    Susanna

  3. Quindi avete remato anche voi due? La catena litografata da E. sembra giaccia in fondo al mare e mi ha impressionato molto la foto del ventre della galea. Bellissimo, sono entusiasta! …si vede che sono rimasta un po’ bambina e mi immedesimo facilmente 🙂 bacioni

    1. Sì guarda, un disastro!
      Nell’ordine: mi sono seduta nel modo sbagliato sul banco, manco fosse una panchina.
      E dulcis in fundo, ho preso una ginocchiata contro il remo, ahia! Negazione assoluta, mi avrebbero buttata a mare in men che non si dica!
      Hai ragione sulla catena, non ci avevo pensato!
      Bacioni Viv, grazie!

  4. Ci sono andato anni fa ma mi sembra sempre lo stesso! Hai ragione ad evidenziare il fatto che piacerà soprattutto ai piccini, sembra una sorta di piccolo Gardaland. Il tutto assume un aspetto gradevole, ma poco realistico. Comunque merita un pomeriggio per sorridere un pò

    1. Io l’ho trovato bellissimo ed è in continua evoluzione.
      Secondo me è adatto a grandi e piccini, è un museo didattico nel quale si impara tanto e dove sono esposti pezzi di gran pregio. Bella esperienza!

  5. Io me l’ho segnato, dev’essere un luogo che ti fa sognare, la prossima volta che sarò nei paraggi non mancherò di visitarlo.
    Grazie per avermelo fatto scoprire.
    Angela

  6. Figo questo posto:) Uh io messo a quei remi sarei durato 5 minuti poi sarei finito direttamente in mare:) La galea è spettacolare.

  7. Questo post, mi stava sfuggendo…..invece ci sono stato anch’io e ho provato anche a remare, perché fin da bambino ho remato, ma con quel remo è dura durissima, bello questo sito del Galata. La galera e tutti i suoi particolari dettagli, che tu con precisa attenzione descrivi, che gente che tempi,da brividi,anch’io sono rimasto molto impressionato!!!! un abbraccio Miss:)))

    1. Buongiorno caro Pino, anch’io amo tanto il Galata, trovo che sia un bellissimo Museo! Sì, quel remo è faticosissimo da maneggiare, hai ragione.
      Grazie di apprezzare sempre quello che scrivo, mi fa vermanente piacere. Un abbraccio!

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