Pochi giorni fa sono andata a visitare una chiesa, è il Santuario di Nostra Signora di Loreto in Oregina, un edificio religioso molto importante per la storia di questa città e intendo dedicargli tutto lo spazio che merita con i dovuti approfondimenti.
Oggi vi mostrerò solo certa luce che ha colpito la mia attenzione mentre camminavo in questo luogo di preghiera.
C’è un’immagine cara, una figura che si trova spesso nelle chiese di Genova.
È la Madonna della Guardia, ai suoi piedi è inginocchiato il pastore che vide apparire Maria sul Monte Figogna.
La luce, quella luce non è causale.
La luce svela i dettagli e proietta sul muro il profilo della corona posata sul capo di Maria e quello della corona più piccina che cinge la la testolina di Gesù.
La luce racconta, a volte, misteri bellissimi.
E accompagna i gesti di mani caritatevoli e generose.
Il saio, il Crocifisso stretto al petto, lo sguardo misericordioso di San Francesco d’Assisi.
E la sua mano tesa due volte verso di te che osservi.
La luce silenziosa rivela e rischiara.
E illumina il viso dolce di una madre e il suo tenero abbraccio mentre la mano piccina del suo Bambino rimane sospesa: là, in quella luce santa.
Qui le ombre la fanno da padrone e regalano alla filigrana delle coroncine una leggerezza ancora più eterea. Buona domenica 😘
Una bellezza rara, mi è piaciuto trovarla così.
Un bacione Viv, buona domenica a te.
Miss, qualsiasi oggetto colpito dalla luce, proietta l’ombra che si merita, in questo caso, le ombre sono bellissime… merito sia del soggetto, che della distanza a cui è posto il muro bianco che riceve la proiezione, ma anche di chi ha pensato di immortalare l’attimo fuggente, la quale sembra sempre essere nel posto giusto al momento giusto…
Grazie carissimo, mi è piaciuta tanto questa suggestione creata dalla luce e penso che meritasse il giusto risalto, sono contenta che tu l’abbia apprezzato.
Buona domenica Sergio!
Quelle ombre rendono vive le statue.Ho un ricordo particolarmente affettuoso del Santuario di Oregina,dove mio cognato é stato parroco per diversi anni.Davanti alla madonna della Guardia portammo per la festa un grande cesto di fiori come ringraziamento per la nascita oramai inaspettata della nostra Anna.
E un piccolo particolare,che forse non dovrei rivelare,ma l interessato non legge il tuo blog,e riguarda una luce più prosaica:mio cognato destinò alla messa in sicurezza dell’impianto elettrico la sua parte di eredità,a suffragio dei suoi genitori.Mi piace entrare in Oregina e vedere le luci accese,sono come un ringraziamento a due belle persone.
La luce sa essere incantevole, cara Eliana. Gran bel gesto quello di tuo cognato, ha fatto una cosa bella e importante.
Un caro saluto a te!
è sempre straordinario vedere come attraverso le immagini riesci a dar vita alle varie situazioni che hai di fronte.
Ottimo lavoro, complimenti!
Buona settimana (:-))
Grazie Max, questa luce mi ha veramente incantata. Buona giornata a te!
O dexe de dixenbre, a dex’oe, ghe saiâ comme tutti i anni lì in Oeginn-a a messa pe-o voto fæto da Zena pe-a liberaçion da-i Aostriachi do 1746. A l’é ‘na bèlla e inportante çeimònia, a Compagna a ghe saiâ.
Il dieci dicembre, alle dieci, ci sarà come tutti gli anni lì in Oregina la messa per il voto fatto da Genova per la liberazione dagli Austriaci nel 1746. E’ una bella e importante cerimonia, la Compagna ci sarà.
http://www.acompagna.org/rf/1612_10/index.htm
Eh lo so che tu sei sempre in prima fila a questa cerimonia, brava Isabella!
Sei una osservatrice straordinaria 🙂
Grazie Paola, era impossibile non notare questa splendida luce.