Vi porto per caruggi, in un pomeriggio d’inverno.
In quei posti che amo, oltre la prospettiva di case alte a breve distanza da Porta Soprana.
Lo dico sempre, io vado ovunque e senza alcuna meta, in realtà.
Cammino, a Genova.
E si può non indugiare davanti alla vetrina di Casaleggio?
Canestrelli, nocciole, miele, sciroppo di rose, vasi e vasetti.
E poi scendo in Piazza delle Erbe, con le sue antiche case dai colori caldi di zafferano e biscotto.
E mi fermo davanti a quella che fu una libreria antiquaria, questo posto è rinato a nuova vita e adesso ospita un caffè letterario, io non ci sono mai stata e mi ripropongo di scoprirlo presto.
Su e giù per questi caruggi, tuttavia la meta non è importante, ve l’ho detto, io vado ovunque.
Basta esserci, basta guardare il cielo sopra la città.
E la prospettiva di Vico del Fico che si perde lassù in un bagliore di giallo.
Gli edifici che si scorgono in lontananza sono quelli di Piazza delle Lavandaie, facile immaginare di vedere donne curve sotto ceste pesanti cariche di panni, difficile immedesimarsi nelle vite degli altri e figurarsi fatiche che fortunatamente non abbiamo conosciuto.
Da queste parti nel tardo pomeriggio la luce dolcemente declina mentre il cielo si tinge di oro oltre i tetti e oltre il campanile di San Donato.
E poi sali su per Vico delle Fate, un posto con un nome simile può soltanto riservare incanti.
E muri antichi e mattoni consunti.
E poi, magari, vagando senza meta per i caruggi, può capitare di sbucare in Via Ravecca, a volte si finisce per trovare persino una perfetta geometria di colori in luoghi come questi.
Quando meno te lo aspetti, in ogni luogo.
Quando il sole illumina i tetti, a Genova, in un pomeriggio d’inverno.













Miss, così come le ruote di antichi carretti hanno lasciato segni evidenti sul selciato di Vico Pinelli, credo che presto (se già non accade), incominceranno a vedersi tracce dei tuoi andirivieni sui selciati di tutti i caruggi (nessuno escluso), cosa assai significativa, in quanto do per scontato che i tuoi passi siano leggeri…
Grazie Sergio, che commento fantastico!
Oh Miss! Che foto meravigliosissime! Quanto sono belli e magici i nostri caruggi! In queste foto non ci sono né passanti né animali né fiori, solo caruggi colorati.. Quella foto dei mattoni, di diverse tonalità di rossi, mi è piaciuta tanto. E l’oro che tinge l’ultima … grazie, raf
Quei mattoni sono a loro modo speciali, lo so, ero certa che avresti colto il prezioso particolare.
Un abbraccio cara, grazie.
La vetrina di Casaleggio,come quella di Torrielli o di Armanino come pure il bancone di Viganotti e tanti altri ancora…una volta nella vita poter entrare e chiedere “uno di tutto”….almeno fatemi sognare…….
La bella magia dei nostri caruggi e delle botteghe storiche, sono atmosfere uniche queste!
Buona giornata Eliana, grazie.
finalmente sono di nuovo in possesso del mio PC ….funzionante! e così posso venire a passeggio con te per vicoli,, piazzette, colori, profumi, sguardi…..Mi mancava molto, tutto cio’!
un grande abbraccio
Emanuela
Bentornata carissima, si sentiva davvero la tua mancanza qui!
Un grande abbraccio a te e a presto!
Che colori, che immagini! Ho passeggiato assieme a te, grazie!
Grazie a te!
Avevo letto ed apprezzato tantissimo questa splendida passeggiata con una cara amica che adora la sua Genova ma…stamane non era proprio possibile commentare! Oh rabbia… ma ora posso e ti dico che è stata una piacevolissima passeggiata.
Un abbraccio, grazie Susanna
Uh cara, mi incuriosisce molto il Caffè letterario… spero che ci racconterai presto qualcosina! Bacioni!
Incuriosisce anche me, poi è proprio in un bel posto.
Un bacione a te cara, grazie.
Grazie della splendida passeggiata 🙂
Grazie a te!
riesci a cogliere la bellezza della nostra Genova in ogni angolo, perché Genova è così, un balcone di bellezza su un letto di vanità (:-))
Bellissima la nostra Zena!
È sempre bello venire per caruggi con te. Io poi l’ho fatto davvero e tu sei un cicerone eccellente 🙂 … e poi quelle luci…
Grazie Katia, sei sempre gentile!
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Ma sì, c’è!