Il prato, l’azzurro e le mele

Il prato, l’azzurro e le mele, nel tempo del caldo agosto a Fontanigorda.
E i tetti delle case, la campana che risuona nell’aria fresca, la bellezza della semplicità.

E gli alberi, i monti che circondano il mio amato paesino.

E una lucente sfumatura di celeste spicca tra il verde degli orti, è la boragine in tutto il suo splendore.

E ancora blu di altri petali e di altri fiori che nascono liberi e selvatici tra l’erba.

Cresce forte e fiero l’albero delle mele.

E i suoi rami sono carichi di frutti.

Così svettano nell’azzurro e maturano le dolci mele sotto il sole della Val Trebbia.

E in questo cielo compiono le loro evoluzioni anche certi piccoli intrepidi uccellini.

Mentre uno degli angeli che si erge solenne sulla chiesa suona così la sua musica melodiosa.

Il prato, l’azzurro, le mele.
Il campanile, le api ronzanti, le cicale.
E poi il silenzio.
L’estate, la bellezza e l’armonia, a Fontanigorda.

14 pensieri riguardo “Il prato, l’azzurro e le mele

  1. Cara Miss, ogni volta che scrivi e descrivi la tua Fontanigorda.. vorrei materializzarsi n un angolino con te e godere di tutto ciò che ci mostri
    Bacio, raf

  2. Dear Miss ascoltandoti ritrovo il tema delle quattro stagioni di Vivaldi: l’Estate. E’ come la descrivi tu: ascoltala e leggi ciò che hai scritto mentre ascolti.
    Grazie my Dear

  3. Miss, l’ultima foto con la specie di fiori di carota che gareggiano in altezza col campanile, è fantastica…

  4. Adoro quei pervinca azzurro rosati fiorellini della borragine che utilizzo in campagna in questa stagione per ornare le mie modeste torte …

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