Un angelo per Francesca

È un angelo leggiadro e colmo di grazia, tiene gli occhi così fissi sull’ignoto, ha chiome morbide, una bella aureola e tiene le braccia così incrociate sul petto.
È la creatura celeste che così presidia l’eterno sonno di Francesca Frassinetti Frixone.

E così si legge il nome della defunta, scolpito nel marmo con caratteri armoniosi e raffinati.

La lesena, sita nel Porticato Inferiore a Levante del Cimitero Monumentale di Staglieno, è opera del talento dello scultore Demetrio Paernio e fu scolpita in quegli anni ‘80 dell’Ottocento in cui la Signora Francesca lasciò le cose terrene del mondo.
Così si svela l’opera di Paernio, nella penombra di questo porticato.

Tornando tante volte a Staglieno, tuttavia, si ha il particolare privilegio di poter ammirare sculture come questa anche in maniera differente, a volte.
E così, trovandomi là in un pomeriggio in cui il sole glorioso invadeva il porticato, ho potuto vedere la luce disegnare certi contorni e proiettare l’ombra di una croce sul marmo così abilmente reso vivo da Paernio.
L’angelo magnifico resta così seduto, con questa fierezza, nella sua celeste lievità, mentre il sole lambisce le pieghe del suo abito.

La luce accarezza il suo profilo, le palpebre e le labbra, le dita sottili, le lievi piume delle sue ali grandi.

La luce radiosa e brillante fa così risplendere nella sua assoluta beltà l’angelo che custodisce il tempo vissuto e la memoria di Francesca.