E’ semplice, in fondo.
Acqua, farina, lievito di birra, sale, olio extravergine: questi, signori, sono gli ingredienti di sua maestà la focaccia.
E bisognerebbe essere letterati di altissimo rango per descrivere la poesia della focaccia, per spiegare cosa si prova a sentire il suo profumo quando viene sfornata e il suo sapore quando ancora è calda.
La focaccia è indiscutibilmente uno dei baluardi di Genova, da queste parti la mangiamo fin dal 1500 e tuttora ce ne deliziamo.
Non so se succeda ancora ma, quando io andavo al liceo, da un forno vicino arrivavano a scuola ceste ricolme di focaccia e davvero non c’è nulla di meglio per ritemprarsi dalle titaniche fatiche degli aoristi e delle formule matematiche.
E’ la nostra colazione, caffé e una striscia di focaccia, assolutamente sublime.
Ah, no, so cosa state pensando! Abbandonate ogni velleità dietetica, la nostra più tipica specialità genovese non è l’ideale per mantenere la linea, lo ammetto.
E per essere buona dev’essere unta, non c’è niente da fare, ma i fornai, quelli che sanno cucinarla con perizia, sono capaci di renderla leggera e digeribile.
La focaccia, quando è di qualità, vi lascia sazi, felici e soddisfatti.
C’è una variante che è assolutamente deliziosa.
Morbida, fragrante e sfiziosa: è la focaccia con le cipolle.
Oh, certo, non è adatta per un appuntamento galante!
Sfidate la fortuna, però, ne vale la pena e se alla vostra metà vi lega un sentimento profondo, mangiatela insieme.
E’ irrinunciabile e buonissima, se venite qui non potete privarvi di questo piacere.
La focaccia che vi ho mostrato in queste immagini proviene dal Panificio Sebastiano di Via Lomellini ed è assolutamente, a mio giudizio, una delle più buone di Genova.
Via Lomellini è un vicolo di una certa importanza, che detiene il titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, vi si trova la casa natale di Giuseppe Mazzini dove ha sede il Museo del Risorgimento, per cui è facile che, da turisti, si finisca per passare da queste parti.
E allora, dopo aver omaggiato i padri della patria e le loro gesta, non perdete un sosta da Sebastiano, provate anche voi il sapore della fugassa, uno dei patrimoni del gusto della Superba.
Carissima,non potevi fare post più gradito. Io adoro la focaccia genovese. La compro spesso al forno sotto casa. Beh, sicuramente la vostra è più buona.
Buon week end.
Stefy
La focaccia è mitica, assolutamente! Buon weekend a te cara Stefy!
Come si fa a vivere senza la fugassa!!!!!!
Il tuo post è a dir poco….goloso!
Un bacio,Pamela
Non si può vivere senza fugassa, non si può!
Un bacione Pamela!
Ma Miss! Ho appena finito di mangiare! Come faccio adesso?
Ma Chagall! La focaccia si può mangiare sempre 🙂 !!!
basta non rendere “pan per focaccia” 🙂
Appunto!
Gnam, Gnam…é tutto vero ciò che dici della focaccia…..parola di Mamma Orsa. Bacioni.
Ovvero parola di ottima cuoca, buongustaia e intenditrice!
Ci vogliamo mettere pure la nutella sopra? SLURP!
Goloso 🙂 !!!
Buongiorno, sono nuova da queste parti 🙂 Ormai non posso più fare a meno di leggere i tuoi post, specialmente quelli dedicati alla mia amatissima Zena. Ah, io abito proprio davanti alla panetteria San Sebastiano: adoro tutto quello che fanno, e mi ha fatto davvero piacere leggere questo post, penso anche io che si tratti di una delle migliori focaccerie-panetterie della città!
P.s.: dato che ci abito, e dato che mi piace da morire abitarci, a quando un bel post su via Lomellini con qualche aneddoto storico? 🙂 Buona giornata!
Sam
Ciao Sam, benvenuta! Che bello, sono sempre felice di conoscere dei genovesi e sono davvero felice che ti piacciano i miei post sulla nostra Zena!
Ah, Sebastiano, un vero artista e oltretutto molto simpatico, come lo è la commessa, persona deliziosa!
Certo che scriverò di Via Lomellini, è ricca di aneddoti storici ed è una strada che adoro….stavo giusto pensando quale sia l’ora giusta per venire a fare le fotografie….forse non in un giorno feriale, ci sono sempre troppe macchine in settimana! Nei giorni festivi, se sei a casa, affacciati alla finestra….se vedi una che fotografa freneticamente quella sono io 🙂 !
Buona giornata a te e grazie!
Sono assolutamente d’accordo con te! Bene allora attendo con grande curiosità un tuo post, sono ancora tante le cose che vorrei scoprire su questa affascinante via. Allora spero di vederti una domenica con la macchina fotografica girare da queste parti 😉 Grazie a te, ciao!
Grazie a te…davvero!
Vigliacca. Ti odio, ma che hai capito? Solo perchè tu puoi disporne come e quando vuoi, di quella magnifica focaccia.
E la vorrei sprizzante d’olio, alla faccia della dieta che intristisce e deprime.
Ed alta, profumatissima, calda.
Aaaaahhh altro che coccole per l’anima!
Ti odio, perfida Miss Fletcher! 🙂 Susanna
Naaaa….lo so che mi vuoi bene 🙂 !!!!
Porcaccia miseria sorellina che tasto hai toccato! Qui, per me, l’indigestione è la minima cosa che possa capitarmi, alle cipolle poi….e al timo, alle olive, al sale grosso…mmmmhmmm forse le preferisco anche alla famosa focaccia di Recco. Penso sia la cosa che preferisco in assoluto la focaccia, con i buchi grossi pieni di sale e unti!!!. Mi hai fatto venir fame Miss.
Buona, buona, buona sempre, ad ogni maniera, sua maestà la focaccia!
Ci provo sempre a farla… non mi riesce mai bene… uffi…
Sembra facile, ma è’ difficilissimo!
bene emma concordo con te per quanto riguarda la focaccia debbo però dire che purtroppo con il passare degli anni trovare focaccia buona è sempre più difficile (ed è un peccato perché perdere le tradizioni per quanto culinarie è sempre un brutto segno).
Ho trovato addirittura fornai fuori genova che riescono a fornire n prodotto migliore di alcuni colleghi genevosi (quando ero ragazzino non succedeva).
ti debbo correggere per quanto riguarda la colazione, la colazione genovese prevede il gottino di bianco con la focaccia (che probabilmente la colazione di antonio con la pinta al posto del gottino)
ciao ciao stefano
Steee!!! Ma povero Antonio! Il gottino di bianco? Non ce la posso fare! E’ vero che trovare la focaccia buona è sempre più difficile, io scelgo quella di Sebastiano, quasi sempre…e ho anche qualche altro posto, sempre nei caruggi, dove mi trovo bene…
Fuori Genova non l’ho mai mangiata, ci credi?
Non ce la faccio ad arrivare alle 12 e 30.
Questa è cattiveria pura . . . voglio una striscia di focaccia con la cipollaaaa !
Meraviglia,eh….non c’è niente di meglio per placare la fame!
Grazie della tua visita!
Avete mai provato quella di Claretta in vico Posta Vecchia? Me l’ha indicata un’amica tempo fa. Claretta è un panificio d’altri tempi: fa il pane come una volta senza usare i famigerati “acceleratori” chimici per la lievitazione. Provate anche i grissini all’acqua (inimitabili) e, visto il periodo, le bugie….strepitose
Una focaccia molto famosa, hai ragione! E che vita sarebbe senza focaccia 🙂 ? Buona giornata e grazie!
abito di fronte a Sebastiano :-),la conosco bene….
Quanto mi manca la focaccia!!!!
E ci credo! La focaccia è insostituibile, anche se lì certo ci saranno altre cose buone!
Io sono di Carignano e mi rifornivo con grande soddisfazione da Sattanino in via Fiasella (ora chiuso, credo) o da Mario in San Vincenzo, ma per me la migliore resta quella dell’infanzia, del forno di Via dei Mille a Quarto, appena dopo il ponte sullo Sturla (dove, però, non entro da almeno 25 anni).
Anche a me manca moltissimo la focaccia.
Qui a Trieste ci sono alcuni forni che ci provano, riuscendo a sfornare prodotti invero dignitosi, ma che non sono la focaccia genovese e non ci vanno neanche vicini.
Mi è oscuro il motivo, non capisco perché la pizza sia buona e, in senso lato, uguale in tutta Italia, e la focaccia non riesca a valicare il passo dei Giovi.
Non c’è un’associazione degli esuli della focaccia?
Un gruppo di auto-aiuto per genovesi all’estero?
Associazione esuli della focaccia…fantastico 🙂
Sto ridendo da sola!
Non so perché, però è vero, la focaccia è buona solo a Genova.
Un saluto a te, grazie di questo commento!
Quanto mi manca la mia focaccia, mi andrebbe bene quella di qualsiasi forno genovese, credimi… 😉 Sono gradite spedizioni! 😉
Grande Anna Maria!
Ma grande Miss…..primma o poi arrio…e alloa fugassa pe’ ti no gh’è ciù ninte da fa’….me t’asbrio de brutto,finna a fate spari con l’urtima freguggia!!!:))) ciao cariscimma!!!
Guarda che devi avvisarmi quando vieni a Zena eh? Evviva la focaccia sempre Pino!
Ciao carissimo, un abbraccio!
Sarà fatto….Miss con piacere!……. un caro Saluto!!!:)))
Bravo Pino!
Ma sai che in quel panificio non l’ho mai comprata? Devo farlo… 😉
Uh, da Sebastiano è tutto buonissimo, il pane, la focaccia, i dolcetti!
Miss, sarà sacrilego definirla: l’Unta del Signore?
Eh, direi di sì!
eppure, spezzando il pane, disse: “questo è il mio corpo, prendete e mangiate”… e pane e focaccia sono parenti strettissimi…
Ma perché nessuno fa più la focaccia con la salvia?Era la mia merenda preferita…tocca farmela in casa!
Ma no, qui si trova eccome!