Ancor più in estate ci coglie il desiderio di trascorrere ore piacevoli in compagnia dei nostri amici e così ci si siede all’ombra di un grande albero, magari ci si porta al seguito una bella cesta da picnic, si stende sull’erba una tovaglia a quadretti e ci si lascia andare in gradevoli conversazioni.
Ed io in questi giorni ho trascorso deliziosi momenti insieme ad un caro amico, un compagno di viaggio insostituibile.
Signori, dalla mirabile penna di Jerome Klapka Jerome ecco a voi un libricino perfetto per i giorni d’estate, I pensieri oziosi di un ozioso, libro per un’oziosa vacanza.
E già il titolo promette bene, non pare anche a voi?
Si tratta di un volumetto di neanche 150 pagine, la mia è un’edizione della vecchia BUR, leggera e maneggevole.
E che fa il caro Jerome in questa sua breve opera?
Discetta amabilmente sui più svariati argomenti, esattamente come si farebbe seduti su un prato, in un pomeriggio di luglio.
La vanità e la pigrizia, l’amore e il tempo, i bambini, i cani e i gatti, la timidezza e la memoria, non c’è tematica sulla quale Jerome non sappia chiosare in maniera perfetta.
E sapete qual è il grande pregio di questo libro?
Davvero ti sembra di chiacchierare con un vecchio amico ed ogni paragrafo è affrontato con una semplicità a dir poco disarmante.
E così verrebbe da dire che forse chiunque sarebbe in grado di scrivere qualcosa del genere, in fondo che ci vuole?
Il talento, cari lettori, è il talento a far tutta la differenza.
E Jerome sa delineare pregi e difetti dell’animo umano con assoluta lievità, lui è un pittore che sa mescolare le tinte della tavolozza della vita e tracciare sfumature inconfondibili.
E i suoi pensieri sono tutt’altro che oziosi, ovviamente.
Con il suo stile sottilmente ironico in questo libricino Jerome offre ai lettori dei quadretti esilaranti che faranno sorridere gli estimatori di Tre uomini in barca (per non parlar del cane), il più celebre libro dell’autore.
Ad esempio, immaginate questo gentiluomo alle prese con un ombrello.
Un ombrello?
E sì, certo!
Se lo è appena comprato, il nostro non aveva tante pretese, voleva semplicemente che l’ombrello riparasse dalla pioggia e non si lasciasse dimenticare in un vagone ferroviario.
E il commesso che fa? Gli vende un fiammante ombrello automatico e per Jerome cominciano i guai:
L’ombrello si apriva e si chiudeva da sé. Io non avevo il minimo controllo sulla faccenda.
E le righe che seguono sono l’esilarante resoconto di piccole disavventure sotto la pioggia.
Ed è puro divertimento, pare di vederlo il povero Jerome che armeggia con quel dannato ombrello!
E nelle pagine successive arrivano le immancabili perle di saggezza:
I pensieri che noi possiamo afferrare completamente sono molto piccini..che due e due fanno quattro…che quando si ha fame è piacevole mangiare…che l’onestà è la miglior politica; tutti i pensieri più grandi sono infiniti e senza limiti, per le nostre povere menti infantili. Noi vediamo solo indistintamente attraverso le nebbie che avvolgono l’isola della nostra vita, circondata dal tempo, e udiamo appena il fiottare distante del grande mare, al di là.
Dall’umorismo alla riflessione, i pensieri oziosi di Jerome sono in realtà molto profondi.
Un piccolo libro delizioso che si apre con una dedica molto speciale, se la leggerete ne rimarrete colpiti anche voi, ne sono più che certa.
Io e Jerome ci capiamo molto bene, per certi versi andiamo molto d’accordo e ogni istante trascorso in compagnia dei suoi libri è tempo ben speso.
Leggere a volte è come ascoltare, a volte nei libri trovi qualcosa di te.
Ed è allora che ti accorgi che lì con te c’è un amico, un amico vero.
…per pensare datemi un solaio, al decimo piano nel quartiere più popoloso della città.
Mi piace sedere a mio agio e guardar giù sul nido di vespe e ascoltare il monotono mormorio della marea umana che fiotta incessante nei vicoli e nelle strade anguste sotto di me.
Io so a chi è dedicato questo libro. Ma non lo dirò 🙂
Bravo Marco, così si fa 😉
Libro divertente e godibilissimo, tra i miei preferiti!
Veramente piacevole, si legge d’un fiato! Un bacione E.!
Adoro J.K.Jerome me ne sono innamorata in seconda media quando la mia amata insegnante di lettere ci lesse “Tre uomini in una barca barca (per tacer del cane)” mi ricordo la mia irrefrenabile risata quando all’inizio del libro c’è tutta le descrizione delle varie malattie immaginarie del protagonista, ancora adesso rido fino alle lacrime… “Perchè non avevo il ginocchio della lavandaia? Perchè questa oltraggiosa distinzione? Dopo un poco, però, prevalsero dei sentimenti meno esclusivi. Pensai che avevo tutte le malattie note in farmacologia, e divenni meno egoista, e risolsi di fare a meno del ginocchio della lavandaia.”
Ora mi riprometto di leggere questo tuo che non conosco se non per sapere che è un libro di racconti e saggi dedicato alla sua pipa! 😉 Un ottimo consiglio! ❤
E no Anna Maria, non dovevi svelare la dedica, il bello è scoprirlo da soli!
Tre uomini in barca è una meraviglia, non so neanche più quante volte l’ho letto.
Buon sabato a te cara!
Il talento, cari lettori, è il talento a far tutta la differenza. Finalmente ho trovato, anzi, Lei mi ha suggerito, una caratteristica che La veste a pennello: TAELNTO che a Lei non manca, anzi, ne abbonda!!!
Oh caspita, Alberto, troppo generoso, grazie di vero cuore della sua stima!
Questi libretti hanno una grazia d’altri tempi che li rende piacevolissimi. Lo consiglierò anche a mia mamma cui era piaciuto molto l’altro 🙂 bacioni
E allora lo gradirà, ne sono più che certa!
Un bacione carissima!
edizione della vecchia BUR? quei libri dalla copertina di cartoncino grigio?Io ne ho un sacco, ” rubati” letteralmente dalla libreria di papà e mamma…… Hanno più anni di non so che, pubblicazioni fantastiche ( magari a 50 lire quelli più cari…..) Nella B.U.R. ho letto di tutto, compreso JKJ..
Un abbraccio Emanuela
……..e allora vogliamo parlare della “Medusa Mondadori”, copertina verde che non si rompe neppure dopo 50 anni e più?
Sì, proprio quei libretti lì con la copertina grigia, in qualche libreria di remainders si trovano ancora e io non me li faccio mai sfuggire.
Le edizioni Medusa Mondadori sono un’altra perla, hai ragione.
BUona serata Emanuela!
Cara, anche se sono in vacanza, con una figlia non si ozia mai. Ecco perché me lo leggerei proprio volentieri. Buona notte
Cara, quanto hai ragione!
Sogni d’oro a te!
Oziare sembra facile, ma richiede tempo libero, assenza di distrazioni, tranquillità, solitudine, mi sa che non ci riuscirò…
E’ un’arte!
Mai letto Jerome e mi sa che è il caso di cominciare! Belle le citazioni che hai scelto, mi piace molto quella conclusiva, con l’immagine del solaio.
Buona domenica di letture…
Ti piacerebbe Jerome, la sua scrittura è semplicemente esilarante. Un bacione cara, buona domenica a te.
Jerome K Jerome è da sempre una tua passione, vero Miss? Mi attira molto come lettura, soprattutto perchè sono in pieno duraturo ozio balneare e me ne vergogno molto poco!
Sì, mi è sempre piaciuto, ho portato un altro suo libro qui, conto di leggerlo presto 🙂
Goditi l’ozio beato, cara Rita! Baci!
Miss, si sarebbe potuto consigliarlo a Oblomov…
Ecco!