E’ una delle edicole più belle e raffinate che possiate ammirare nella città vecchia, affacciandosi da certe finestre la si scorge là sul muro, in Piazza Pollaiuoli.
L’opera settecentesca ritrae due Santi cari a molte persone: Sant’Antonio da Padova e Santa Caterina Fieschi, nobildonna genovese che si adoperò con tutte le sue forze per il bene dei più umili e bisognosi.
E lo scenario scolpito nel marmo è armonioso e al contempo movimentato, lo si deve al drappeggio degli abiti e alla grazia di quei gesti devoti, tra i due Santi c’è il Bambino Gesù.
E tutto attorno piccoli putti e angeli lievi dalle fattezze eteree e celesti.
Un’edicola di caruggi, forse davvero una delle più scenografiche e dettagliate.
E poi.
E poi a volte puoi vederla sotto a una luce particolare.
Quando il sole brilla e i suoi raggi fanno divenire specchi evanescenti certi vetri.
E compare il cielo azzurro, si distinguono i contorni di Palazzo Ducale, un tempo dimora del Doge della Superba.
E alla grandezza celeste dei Santi si affianca il simbolo dell’effimero potere terreno.
Sacro e profano.
E lo splendore della bellezza in Piazza Pollaiuoli.



Wow, sono emozionata, questa volta sono fra i primi a commentare 😉. Le edicole hanno un loro fascino, una loro funzione e felice quando ne scopro una. Mi ricordo che tempo addietro avevi scritto un articolo dedicato a esse. Questa è proprio bella e ben conservata. Bellissima! Ti auguro una splendida giornata
Amo moltissimo le edicole, alcune poi sono così suggestive, questa è particolare secondo me.
Grazie Monica, buona giornata a te!
È vero, questa è davvero particolare, sembra racchiusa dalle persiane aperte, come fosse in una teca. Un abbraccio, si ricomincia con un altro lunedì 🙂
Sì, proprio così, le ho fatto diverse foto negli anni ma l’ultima risale a qualche giorno fa ed è un po’ speciale.
Bacio cara, grazie a te.
Belle le edicole della nostra Genova e questa in particolare. E tu Miss, devi essere una maga, che coglie nelle finestre tutti i riflessi della bellezza!
Buona settimana Miss!
Anna cara, è la fortuna di esserci nel momento giusto e di cogliere l’attimo.
Grazie, un abbraccio a te!
Semplicemente splendida, ha una bellezza unica.
E’ vero, una delle mie preferite!
Un bacio cara, buona giornata.
Sempre belle le edicole, questa particolarmente suggestiva come,del resto, le tue foto.Un caro saluto.
E’ perfettamente restaurata e davvero ben tenuta. Grazie Orietta, buon pomeriggio.
<3
Ciao Anna Rosa, grazie!
camminare per i vicoli, con il naso all’insù, regala queste meraviglie.
grazie mille, perchè tu riesci sempre a cogliere…quel qualcosa in più
Emanuela
Grazie cara Emanuela, sei sempre generosa! Un abbraccio a te.
Ma tu hai fatto il censimento delle edicole? Quante ce ne sono a Genova?
Il censimento non l’ho fatto ma sono davvero numerose.
Un piccolo capolavoro… Anche la tua foto
Grazie Katia, un bacione!
E’ magnifica Miss e vederla così in fotografia ci da una idea della sua grande bellezza dal vero….io mi ricordo sempre il tuo postulato nei Carruggi di Zena bisogna sempre alzare la testa per vedere in toto le bellezze antiche e di grande pregio che ci sono sulle facciate degli antichi edifici….l’edicola è grande sicuramente la più grande,tanto che le persiane non possono ovviamente aprirsi che alla metà del dovuto…ciao carissima un caro saluto e grazie!!!
Una delle edicole più belle dei caruggi per me, poi in questo caso c’era anche la magia della luce… carissimo Pino, oggi hai fatto una full immersion tra i miei scritti e le mie foto, grazie di cuore!
E’ un grande piacere farlo perchè ogni tuo Post ci rende più ricchi,eruditi e anche piacevolmente divertiti sulla nostra terra, città e tutto cio’ che li riguarda arte,cultura, storia,costumi e tradizioni….ti ringrazio molto di tutto e scusa il ritardo….ciao Grande Miss…..buona serata!!!
Ma non hai proprio niente di cui scusarti, caro Pino… adesso mi hai fatto anche commuovere, grazie ancora!
Miss, questa edicola è raffinatissima, dal punto di vista della posizione, quelle d’angolo mi entusiasmano…
Guardando, a sinistra si nota una piccola struttura in ferro che fino agli anni ’60 accoglieva una palla di cannone. Non so che fine abbia fatto, ma si trattava di un voto che ci ricorda due possibili avvenimenti, o il bombardamento navale francese, o le cannonate tirate dai bersaglieri di Lamarmora contro i Genovesi insorti nel 1848-49 contro il governo sabaudo.
Ce n’erano tante e si sono disperse, chissà dove sono finite.
Grazie Piero, buona serata a te.