Giù dal letto, di mattina presto.
Dopo aver passato tutta la notte a sognare e a sperare: chissà cosa porterà Gesù Bambino, non vedi l’ora di scoprire i tuoi regali sotto l’albero.
E poi ecco arrivare finalmente la mattina del 25 Dicembre.
Svelta, svelta, corri ad aprire i pacchetti!
Con la camicina da notte, i capelli arruffati e gli occhi colmi di gioioso stupore.
E là, sotto l’abete decorato con le candeline e le palline dai colori sgargianti il pacco più grande è per te, ha un fiocco sontuoso e a te batte forte forte il cuore mentre con le manine sposti la carta per scoprire il tuo dono di Natale.
E poi la mamma ti mette il vestitino bello, le calze al ginocchio e la rebecchina chiara.
Per un po’ te ne stai lì seduta sulla tua seggiolina con la tua bambola, lei è proprio come tu la volevi: ha il cappello di paglia, i ricci scuri come te, gi occhi grandi e le ciglia folte, i sandali con il passante, un vestitino dai colori pastello.
E poi diventerai grande e i giocattoli non ti interesseranno più ma lei conserverà un posto particolare nel tuo cuore e per te sarà sempre la tua bambola molto speciale, dolce ricordo del tuo Natale da bimba.
Buongiorno cara! Rebecchina è un termine che non ricordo di aver mai sentito. Sono andata a cercarmelo, anche se si intuiva dal testo, e ti ringrazio per questa nuova parola 😊 Ps. Certe bambole non si scordano mai… buon 26!
Buongiorno cara, sai che ho scoperto dal commento di Eliana che è un termine genovese? Per l’appunto non si smette mai di imparare! Sì, le bambole dell’infanzia si ricordano sempre con affetto vero. Un bacione Viv, grazie!
È proprio così, il mio bambolotto del cuore era nero con una salopette a quadrettini rossi e un grande sorriso 😁
Uh, che dolcezza ❤
Che meraviglia… mi ricordo ancora quando ho ricevuto il Ciccio bello. Era nel suo passeggino e me l’aveva regalato la nonna, comprato al mercato. Avevo pensato che doveva averlo pagato 50000 lire! Per me era una femmina naturalmente, e ha cambiato tanti nomi per poi assestarsi su Rosa: mi sembrava un nome bellissimo…
Buona giornata, Miss, e grazie di questo ricordo…
Oh, il Cicciobello era una bellezza, il mio io ce l’ho ancora nella scatola dei vecchi giocattoli, naturalmente.
Grazie cara, un bacione e buona giornata a te!
La rebecchina!ne avevo una serie ;d’ obbligo blu,bianca e rosa per una bambina, rigorosamente passata a cugina e sorella in ordine d’età.
E la bambola così simile alla mia Valencia,detta Gigolulli,dato l’improbabile idioma segreto che usavamo tra noi due nonno Nin ed io.Ma quant’è bella questa foto!
(Per stravagaria:rebecca è il termine genovese per golfino)
Caspita che nome fantastico la tua bambola, mia cara!
E come dicevo a Viv, ho scoperto da te che rebecca è un termine genovese.
Buona giornata Eliana, grazie.
Miss, bello il racconto, e se quella bimba non sei tu, ci manca poco…
Ah no, Sergio, non sono io, è una foto che trovo bellissima!
Grazie caro, buona giornata!
bellissimo post, e quella bambola nella foto sembra la gemella di quella che la mia cara nonna teneva proprio nel bel mezzo del suo lettone e con la quale non ci faceva giocare tanto le era affezionata…ce ne dava altre, ma quella era intoccabile. Buona giornata e auguri!
Intoccabile, era la sua bambola ❤
Grazie di aver condiviso questo ricordo Daniela, molti auguri a te!
Quanta magia il Natale dei piccoli …. Ricordo anche io una bambola del cuore… Il suo nome era Pamela, con capelli bruni, alta e dei primi modelli a pile nella schiena per muovere qualche piccolo malfermo passo….. il viso molto largo, la fronte altissima, il nasino un po’ schiacciato e soprattutto occhietti blu che facevano capolino tra palpebre reclinabili!!! Quanto l’ ho amata, quanti anni mi ha accompagnato in una infanzia fatta di gioie semplici, …quei giochi simbolo e icona di tutta l’ infanzia ci hanno traghettato nel mondo adulto pieni di tenerezza..
Eh sì, cara, è proprio come tu dici, poi la bambola Pamela ha sempre un posto nel cuore, accade così!
Buona giornata e buona festa cara, grazie.
Quande e careghette a mezûa de figeu e-e fâvan de vimini, con tanto paçiente travaggio, e inte caze ghe n’ea senpre armeno unn-a… Òua stànpan in pö de plastica!
Quando le seggioline a misura di bambino le facevano di vimini, con tanto paziente lavoro, e nelle case ce n’era sempre almeno una… Ora stampano un po’ di plastica!
Sì, è vero, hai ragione Isabella, erano caratteristiche quelle careghette di vimini!
Grazie Isabella, buon Santo Stefano!
Buon santo Stefano Miss,
La nostra prima bambina doveva essere Rebecca ma mio suocero si impose perché non si poteva chiamare come “un golfino “ lui chiamava sempre la Rebecca la sua maglia sopracamicia 😂!!! Evviva !! Poi ho scelto Sofia ❤️Per la mia bimba 👧🏼 !!
Questa è bella, cara Tyttyna, comunque sono entrambi due nomi che mi piacciono ed entrambi molto amati in questi anni.
Buon Santo Stefano cara, grazie!
Assomigliante alla mia bambola, tenendola e facendo muovere il braccio faceva i passi, bellissimo ricordo.
Che bello ❤
l’innocenza di un tempo, quando i regali erano pochi, ma erano davvero sentiti. Oggi ricevono decine di regali, che spesso non aprono neppure.
Buona giornata. 😉
Bella cosa l’entusiasmo per i regali, io me lo ricordo ancora.
Buona giornata Max, grazie!
Certe bambole non si scordano mai. Sono molto più che semplici giocattoli
Sì, sono le amiche con le quali abbiamo giocato, sono d’accordo cara!
Io ho qualche ricordo delle bambole così … aiuto!
Eh ❤