Alberghi, caffè e negozi: consigli per turisti inglesi a Genova nel 1858

In un tempo diverso dal nostro ecco arrivare nella Superba viaggiatori provenienti dalla Terra di Albione: giungono dopo un lungo viaggio, nel cuore serbano curioso interesse per la città che si apprestano a scoprire, Genova è rinomata ed apprezzata dai turisti inglesi.
E allora mescoliamoci tra loro, nella seconda metà dell’Ottocento molti visitatori arrivano nella Superba con un libro prezioso che li aiuterà a districarsi per le strade della città: si tratta del volume Handbook for travellers in Northern Italy pubblicato dall’editore londinese John Murray nel 1858, la guida è una miniera di informazioni e consigli per i viaggiatori che trascorrono le vacanze in Italia e dalle sue pagine sono tratte le notizie che leggerete.
Sorvolerò sulle indicazioni di carattere artistico e sui luoghi da visitare e invece scopriremo insieme dove alloggiare in questo glorioso 1858.
Raccomandatissimo è l’Albergo d’Italia di recente rinnovato e particolarmente apprezzato dalla clientela inglese, offre colazione con le uova, una comoda smoking room e una fantastica vista sul porto e sulla Lanterna.
Celebre anche l’Hotel de La Ville, il proprietario tra l’altro si occupa anche del commercio della preziosa filigrana genovese.

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo

Per un soggiorno in centro città si può scegliere l’Hotel Feder, l’albergo si trova nella centralissima Via al Ponte Reale ed è stato più volte nominato su queste mie pagine.

Celebre e apprezzatissimo è anche l’Hotel Croce di Malta già molte volte citato su questo blog: il Croce di Malta si trova a Caricamento nella Torre dei Morchi e nel tempo sarà meta di scrittori e celebrità, in questo albergo le signore troveranno anche il più celebre negozio di filigrana premiato persino con una medaglia alla Grande Esposizione di Londra del 1851.

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo

C’è poi l’Hotel de France che si trova di fronte al Feder, non dimentichiamo inoltre il Quattro Nazioni che è sempre nelle vicinanze.
Colui che compilò la preziosa guida non manca di sottolineare che questi alberghi nei pressi di Sottoripa godono tutti di una vista straordinaria sul porto ma bisogna prestare attenzione ai piani bassi dove il panorama è coperto dalle grandiose terrazze di marmo che si stagliano davanti a quegli edifici.

Fotografia di proprietà di Vittorio Laura

Ricordiamo poi anche l’Albergo Nazionale in Piazza dell’Acquaverde e la Pensione Svizzera che sarà resa celebre da un suo illustre ospite: lo scrittore Stendhal.
Degno di menzione è certamente anche l’Albergo della Vittoria in Piazza della Nunziata.

Tre sono i caffè raccomandati: il Caffè della Concordia in Strada Nuova, il Gran Cairo vicino alla Borsa e il Gran Corso nei pressi del Teatro Carlo Felice.

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo

Non mancano certo i consigli a proposito dei negozi: Genova è celebre per le filigrane, come già si è detto, per gli ori, gli argenti e anche per i fiori artificiali.
Gli amanti delle antichità vadano in Piazza della Stampa oppure dal Signor Maggi, in Via Carlo Felice, la strada che verrà poi denominata Via XXV Aprile.

Per le sete e i velluti bisogna andare dal Signor Ferrari in Via Orefici o da Riccini in Campetto, i libri si trovano da Beuf, in Strada Nuovissima, l’attuale Via Cairoli, quella libreria resisterà negli anni e tuttora la conosciamo come Libreria Bozzi.
I dolci e i canditi si acquistano da Romanengo e anche questa, come ben sapete, è ancora una bottega storica tra le più apprezzate di Genova.

L’attentissimo autore della Guida, poi, non manca infine di avere un occhio di riguardo per le debolezze dei suoi connazionali, in fondo quando si è in viaggio capita spesso di sentire nostalgia di casa e delle proprie buone abitudini.
E così, ai viaggiatori inglesi che sentissero necessità di un buon tè o di qualche altro articolo della madrepatria viene raccomandato un certo negozio proprio alla Nunziata, sulla Guida si legge che i prezzi sono anche piuttosto convenienti.
Osservando la città dalle pagine dei libri del passato si scopre una diversa Genova con i suoi alberghi eleganti, le sue botteghe caratteristiche, i caffè che offrono delizie ai visitatori: e allora è come ritrovarsi là, in un altro tempo, come turisti inglesi del 1858 a Genova.

 

12 pensieri su “Alberghi, caffè e negozi: consigli per turisti inglesi a Genova nel 1858

  1. Bellissima la cartolina di Romanengo!
    Non sapevo che Genova fosse rinomata anche per i fiori artificiali, ho imparato una cosa nuova anche oggi grazie a te

  2. Miss che bella storia: per il fatto dei fiori artificiali lo sapevo,per notizie riguardanti un certo confezionamento di fiori all’epoca per Pio IX.(Papa)
    Grazie Miss,se puoi ordina una carrozza per fare un giro su Genova Superba e bella.

    • Miss cara molto interessante il tuo pezzo… questo amore degli inglesi per la nostra Genova e’ stato a lungo anche testimoniato dalla presenza di prestigiose boutique cittadine di abiti classici di stile Old England …. un esempio per tutti Berti … tra questi gioielli di sartoria e bon ton, si potevano trovare anche tutti i brand inglesi più prestigiosi … un esempio per tutti la Burberry…

  3. Romanengo ormai è un nome che conoscono anche i non genovesi e ha davvero resistito a tante vicissitudini storiche. E tu, quale di questi hotel avresti scelto basandoti sulle indicazioni della guida? Io forse seguirei le orme di Stendhal… Buona giornata! 😘

  4. Ma che belle queste immagini! Grazie per averle condivise con noi!
    Anche l’hotel Croce di Malta ospitò un famoso scrittore, però al momento mi sfugge il nome… La stampa col negozio di Romanengo è qualcosa di incredibile!

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