È un albero magnifico e abita in un orto generoso, lo vedo sempre durante le mie passeggiate perché i suoi rami danzano nel cielo carichi dei loro frutti deliziosi.
Rosse, invitanti e succose, le ciliegie sono tra i frutti più belli e buoni di questa calda stagione, il loro tempo è ormai alla fine ma negli ultimi giorni di giugno ho avuto più volte occasione di ammirarle sui quei rami così fitti di foglie.
C’è da dire che non sono certo l’unica ad apprezzarle: lassù in cima certi piccoli visitatori banchettavano gioiosamente con i piccoli frutti vermigli.
E tuttavia l’albero era davvero carico di frutti: una delizia anche solo per gli occhi, un’allegria d’estate che sa meravigliarci.
Cielo azzurro, calore della campagna e rosse ciliegie.
Stupore e assoluta semplicità, cogliere la frutta è un gesto antico e sapiente che comporta amore per la terra, pazienza, dedizione, cura e una certa amorevole lentezza alla quale non siamo più abituati.
E così un bel giorno passavo di lì e ho veduto la proprietaria dell’albero che raccoglieva i suoi dolci frutti da quei rami così prodighi, la signora è stata molto gentile e mi ha regalato un po’ delle sue ciliegie, un dono bellissimo e prezioso e non so dirvi quanto io l’abbia apprezzato.
Là, all’ombra dell’albero, sulla tenera erba, era posato un bel cestino di vimini: non so trovare neanche le parole per dire quanta vera bellezza si ritrova in un cestino pieno di ciliegie.
Bellissimo albero e generoso!! Di generosa bellezza sono anche le immagini che hai colto … sai Miss che gli antichi genovesi dicevano che le ciliegie vanno colte sempre prima del giorno di San Giovanni perché da quel giorno in poi al loro interno ospitano il simpatico vermetto …
Certo, conosco il detto.
Grazie Brunattola, buona giornata a te.
Se avessi un ciliegio sarei ben felice di condividerlo con quei piccoli golosoni! Buona giornata 😊
Uh cara, pure io, sono dei tipetti meravigliosi!
Buona giornata a te Viv, un bacione.
Miss, “da bambino volevo guarire i ciliegi, quando rossi di frutti li credevo guariti” (De Andrè, “un medico”)…
Splendida citazione, caro!
pardon, “feriti”…
Uh sì, la canticchiavo leggendoti e non me ne sono manco accorta!
Se dovessi descriverne ciò che mi trasmette questo opulento albero di ciliegie non mi basterebbe il cesto che è già pieno di per sè.
Delizie di gola.
Nella sua semplicità splendore assoluto.
Grazie Mauro, buona giornata a te!
Avevo anch’io un bell’albero di ciliegie davanti a casa, quando vivevo a Genova, Ottimi e frutti, e bellissimo in aprile, fiorito
Magnifico il ciliegio!