Chiesa di San Donato: la Madonna con il Bambino

È una splendida statua e potrete ammirarla se vi recherete nella bella e antica chiesa di San Donato che si affaccia sulla piazza omonima.
Sono affezionata in modo particolare a questa chiesa perché è legata alla storia dei miei antenati e così, quando varco quella soglia, mi sembra in parte anche di ritrovarli.

Là, in San Donato, al termine della navata destra c’è l’opera marmorea di un valentissimo artista, la statua è infatti attribuita a Gio Domenico Casella detto Scorticone che visse nella prima metà del Seicento.
Questa statua, perfetta per leggiadria e proporzioni, mi colpisce per l’aggraziata lievità di questa Madonna ragazzina che così regge tra le braccia il suo bambino.

L’opera era un tempo collocata nell’ormai perduta Chiesa di Santa Croce e ha trovato posto tra le mura di San Donato.
Visitando la Chiesa avrete modo di scoprire che questa bella immagine di Maria e anche nota come Nostra Signora della Terza Età.

E ha una tenerezza tutta particolare la figura di Lei che appare così amorevole e paziente, il piccolo Gesù si mostra a noi come un bimbetto allegro e vivace.

E così, nella mistica quiete di San Donato, su di noi si posano questi dolci sorrisi.

16 pensieri su “Chiesa di San Donato: la Madonna con il Bambino

  1. Miss, curiosa la definizione Nostra Signora della Terza Età per una Madonna ragazzina (di quale Età si tratta?)… il contrasto tra la ruvidezza della nicchia che la ospita, le dona assai (sorriso delizioso, quello del Bambino)…

  2. Non ho parole, in quelle mura sterili si interpone la figura di Maria Madre,se non la descrvevi Miss avrei pensato fosse non marmo ma qualcosa di più prezioso.
    Hanno scelto per Maria un posto umile per esaltarne la Sua grandezza.Molto bello.

  3. Anche a me piace questa piccola chiesa. E la Madonna di terza età, la mia età. I loro sorrisi riscaldano il mio cuore. Grazie, cara Miss Fletcher. Ti mando un sorriso.

  4. Buongiorno Miss,ieri sera prima di addormentarmi mi è venuta in mente questa graziosa immagine,e devo dire che è preziosa assai se pensiamo al tempo e all’artista che ha compiuto l’opera.
    Ma più di tutto mi rese felice pensare, che il primo sorriso lo avrà colto proprio lui Gio Domenico Casella. Non vorrei dire perchè non l’ho mai vista da vicino: potrebbe ( Artisticamente inteso) e custodita ma anche curata meglio? E’ solo un mio presentimento.Grazie a te Dear Miss

  5. Ho appena letto un racconto di Ljudmila Ulitzkaja in cui questa scultura ha creato la mia curiosità e sono andato a cercarla nella rete finendo su questo sito.
    Ulitzkaja parla di/traduce anche una preghiera sul muro accanto alla scultura, che ha dato il titolo al racconto

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