L’arte del ricamo è sublime esercizio di pazienza, un lavoro manuale carico di splendida aspettativa, sensazione ben nota a tutti coloro che si dilettano con questo antico passatempo che è una delle mie passioni.
L’arte del ricamo si apprende con costanza e con la consapevolezza che bisogna sempre prestare la dovuta attenzione al lavoro che emerge dalla tela.
E le ragazze ritratte dal fotografo genovese Conteri certo conoscevano tutti i segreti per un retro perfetto e per un ricamo armonioso, loro saranno state anche abili nel punto intaglio.
Ecco la tela candida tesa sul tamburello, il filo tirato nella maniera giusta e la grazia dei gesti.
E poi quanta intensità si coglie in certi sguardi, a volte.
La giovane suora ha una vivida luce negli occhi, è una ragazza giovane ma appare così salda e determinata.
L’abito di lei comprende anche un copricapo particolare e so che era proprio delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, queste religiose venivano anche dette Suore Cappellone e penso così di poter presumere che anche questa giovane appartenesse a questo ordine religioso.
Su un ampio telaio sbocciavano fiori e si aprivano boccioli odorosi sapientemente ricamati da giovani mani pazienti.
Una fotografia per queste ragazze: un evento insolito, immagino.
E un po’ di timidezza, una sorta di incertezza e ancora il piglio sicuro di un’altra giovane suora.
L’arte del ricamo, in altri tempi, non era solo un piacevole diletto ma anche un patrimonio di conoscenze che si poteva mettere a frutto e che poteva divenire un mestiere.
Così si imparava a ricamare certo in tenera età.
Così si impreziosivano tessuti e lenzuola impalpabili, così si abbellivano fresche tende e tovagliette destinate ad essere custodite con vera cura.
Così, istante dopo istante, punto dopo punto, si esercitava l’arte antica del ricamo.
La foto è bellissima! Mi hai fatto pensare – e sai che io amo molto il ricamo – che all’epoca era una disciplina imposta a priori e che tante avranno odiato quelle estenuanti ore di immobilità (e quell’obbligo di precisione) che a me non sarebbero dispiaciute. Bacioni!
Ero certa che ti sarebbe piaciuta, cara, è un foto particolare.
Hai ragione, l’imposizione della pazienza e della cura necessarie non doveva essere sempre gradita, d’altra parte non tutti hanno le stesse attitudini. Un bacione cara, grazie!
ottima testimonianza, Miss… fiori e foglie di cui, queste immobili ricamatrici sembrano essere abbondantemente circondate…
Sì, una foto meravigliosa! Grazie caro!
In questi odierni tempi frenetici e digitali, ogni manualità ci affascina … il ricamo poi sembra trasportarci in un tempo in cui le giornate a disposizione erano infinite …. la pazienza si esercitava con attività di meticolosa precisione e l’ esito di quel lavoro era apprezzato da molte successive generazioni… una strana nostalgia
mi prende alla gola…
Eh sì, è proprio come dici tu, cara.
Ci voleva questa bellissima fotografia Miss,per notificarti che era il copricapo delle Suore della carità come dici bene!
Pensa quando salivano in autobus,lo ritiravano,e lo tenevano unito con due dita sotto al mento.
Il loro abito è azzurro come anche il velo,in ospedale le suore infermiere lo tenevano bianco.
Queste giovani sicuramente sono due novizie maestre o sorveglianti di un gruppo di ragazze (orfanelle)? o educande.
Narrano alcune memorie che si lavorava anche di notte a lume di candela,in silenzio,e la maestra di tanto in tanto rompeva il silenzio con una breve lettura.
Ci hai fatto un bel regalo come sempre.Grazie e buon mattino Dear Miss
Carissimo, grazie delle tue sempre interessanti notizie, mi hai confermato che sono proprio le Suore della Carità.
Certo che quel cappello doveva essere ben scomodo!
Sai, queste fotografie del passato restituiscono frammenti di vite che è sempre emozionante ritrovare.
Buon pomeriggio a te!
Bellissimo post! Mi piacerebbe molto imparare a ricamare qualcosina e più volte ho pensato di iniziare ma alla fine tra il tempo e la poca pazienza non so cosa ne uscirebbe. Magnifiche le foto di queste ragazze, così autentiche e genuine di fronte alla macchina fotografica ❤️
Grazie Enrica. Io ho imparato da sola, il ricamo è davvero una bella soddisfazione!
Buon pomeriggio a te!
Bellissima.
Anche io dalle suore avevo imparato qualche punto ma li ho totalmente dimenticati…..
Che peccato, però!