Una luce di speranza filtra e si posa gentile sul volto assorto in mistica preghiera, sulle palpebre frementi, sulla mano posata sul petto che segue i battiti del cuore.
La figura femminile così ritratta è parte del monumento funebre della famiglia Viale posto nella quiete del Cimitero Monumentale di Staglieno, nella seconda galleria frontale a levante.
La scultura è opera di Samuele Pasquali che la ultimò nel 1934 ed è composta da tre figure femminili che a mio parere potrebbero rappresentare le tre Marie al Sepolcro di Gesù.
Il velo sul capo, l’ombra.
Quella luce di speranza invece illumina colei che si avvicina all’uscio, così l’ho veduta in una mattina di maggio.
E piano, con grazia, pare bussare su quella porta chiusa sull’ignoto.
Così restano, a guardia del sepolcro, le tre mistiche figure: colei che si trova a sinistra stringe al petto una croce, la figura a destra invece tiene in grembo un cestino colmo di pane e con la mano pare porgere uno di quei pani.
Il sole disegna i drappeggi di quel mantello, rischiara i tratti del volto in un gioco di luci e ombre.
Fidente attesa, preghiera, con il cuore e la mente rivolti a Dio.
E luce sul sorriso, sulle dita sottili e sulle ciglia leggere: la luce della speranza.
Miss, un colpo di luce non si può scolpire, ma in questo caso, l’autore sapeva benissimo che a una certa ora del giorno il sole avrebbe reso la sua opera spettacolare…
Sicuramente sì, siamo noi a dover scoprire quell’istante che rende tutto così magnifico.
Grazie Sergio, buona giornata!
Fortunatamente Staglieno non va mai in vacanza… il tuo blog non sarebbe lo stesso senza i post su Staglieno. Noi tutti grandi fans! Bacioni
Grazie cara Viv, un bacio grande a te.
Straordinario, questo monumento funebre. Così misterioso. Ombra e “luce di speranza”. L’ idea che “le tre mistiche figure”, silenziose e assorte, “potrebbero rappresentare le tre Marie al Sepolcro di Gesù”, a me sembra geniale.
Io credo proprio che lo siano, cara Fiorenza.
Grazie delle tue belle parole!
Sono vive …
Sì, lo sembrano davvero.