20 Febbraio 1892, al St James’s Theatre di Londra va in scena la prima di una commedia che riscuoterà molto successo: Lady Windermere’s Fan, A Play About a Good Woman, magistrale opera del genio di Oscar Wilde.
Come racconta Richard Ellmann, tra gli spettatori spicca un folto gruppo di dandies, sono gli amici di Oscar, tra i quali Robert Ross e Frank Harris: tutti loro, su indicazione di Wilde, portano all’occhiello un garofano verde.
E’ una delle tipiche trovate estetiche di Oscar, che amava suscitare sconcerto e stupore.
Molti dei critici presenti in sala stroncano la commedia, ma il pubblico ne è entusiasta, un’ovazione accoglie Wilde quando questi sale sul palco per pronunciare il suo discorso di ringraziamento.
Indossa i guanti e l’immancabile garofano, tra le dita tiene una sigaretta, particolare che alimenterà un certo disappunto tra i suoi detrattori.
Ma chi è Lady Windermere e come nacque l’intreccio che vede protagonista lei e il suo ventaglio?
Ancora Ellmann racconta che per questo personaggio Oscar Wilde si ispirò a Lily Langtry, una donna talmente bella da suscitare l’interesse di tutti gli artisti del suo tempo, qui trovate una sua splendida fotografia.
John Everett Millais dipinse questo suo ritratto, George Frederic Watts la immortalò in un celebre quadro, Edward Burne-Jones dovrà pregarla addirittura con una serenata perché posi anche per lui.
Wilde ne era affascinato, lo ammaliava la perfezione della sua bellezza e aveva trovato in lei una discepola pronta a seguire i suoi dettami estetici, come dimostra una lettera nella quale Lily descrive il vestito da lei prescelto per una festa in maschera: un abito nero, di foggia greca, con un bordo di stelle d’argento e di mezzelune, l’abito della Regina della Notte.
Wilde le leggeva i classici e le insegnava il latino e fu lui a spingerla a diventare attrice.
Sposata con Edward, nel 1880 Lily rimase incinta di un altro uomo e durante la gravidanza si allontanò da Londra, diede alla luce una bambina lontana da occhi indiscreti e da pettegolezzi.
E’ questo lo spunto per la commedia di Wilde.
E’ l’ora del tè, nel salotto londinese di Lady Windermere.
Lei è una giovane donna e mostra orgogliosa al suo ospite, Lord Darlington, un dono del marito: un ventaglio con le sue iniziali.
L’ospite la corteggia, Lady Windermere è virtuosa e ritrosa, ma ben presto la sua ingenua purezza sarà adombrata da una rivelazione.
Si dice in città, rivela la Duchessa di Berwick, che Lord Windermere tradisca la moglie con una certa Mrs Erlynne e per di più desidera che essa partecipi alla festa di compleanno della moglie.
Lady Windermere è stupefatta, si precipita alla scrivania del marito e lì crede di trovare la prova di quel tradimento, documenti bancari che dimostrano che Lord Windermere ha versato discrete somme di denaro alla sua presunta amante.
Ma la realtà è ben diversa, sebbene Lady Windermere si creda orfana, Mrs Erlynne altri non è che la sua vera madre che l’aveva abbandonata da piccola.
E chi scelse Oscar Wilde per interpretare la parte di Mrs Erlynne?
La splendida e avvenente Lily Langtry, la quale all’epoca non aveva neppure quarant’anni e sorrise al pensiero di interpretare il ruolo di madre di una giovane fanciulla.
E così, nel ricordare l’episodio, Wilde inserì nel quarto atto della sua commedia questa battuta:
Besides, my dear Windermere, how on earth could I pose as mother with a grown-up daughter?
Margareth is twenty-one, and I have never admitted that I am more than twenty-nine, or thirthy at the most.
Twenty nine when there are pink shades, thirty when there are not.
Inoltre, mio caro Windermere, come potrei mai passare come la madre di una figlia adulta?
Margareth ha ventun’anni e io non ho mai ammesso di averne più di ventinove, o trenta al massimo.
Ventinove quando ci sono i paralumi rosa, trenta quando non ci sono.
La morale e il moralismo, il peccato e la purezza nella società vittoriana, la bontà e la cattiveria, questi i temi della commedia, nella quale sfilano uno via l’altro una serie di personaggi indimenticabili.
Lady Windermere che, temendo di essere tradita, cade nella tentazione di cedere alle lusinghe di Lord Darlington, un uomo sinceramente innamorato.
Lady Windermere e il suo ventaglio, che lei dimentica a casa di Lord Darlington, questo sarà causa di una serie di equivoci, il marito crede che lei lo tradisca, sarà Mrs Erlynne ad appianare le cose con un abile stratagemma.
Mrs Erlynne che sino alla fine manterrà il suo segreto senza mai svelare la propria identità.
Cecil Graham e Dumby, imperdibile la loro conversazione nel salotto Lord Windermere.
La trama, se non conoscete la commedia, è tutta da scoprire, ma qui, in queste pagine magistrali di Wilde troverete alcuni dei suoi più famosi aforismi, forse non l’avrete mai letta ma alcune sue parole le conoscerete di certo.
E’ Mrs Erlynne a pronunciare la frase che trovate nella testata di questo blog:
With a proper background women can do anything.
Con lo scenario adatto le donne possono tutto.
E sempre in questa commedia si trova l’altra perla che ho scelto per una delle mie pagine:
Experience is the name everyone gives to their mistakes.
Esperienza è il nome che ognuno di noi dà ai propri errori.
Il tradimento, il peccato e le sue tentazioni, chi di voi non conosce questa frase?
I can resist anything except temptation.
Resisto a tutto tranne che alla tentazione.
L’animo umano e le finezze che solo Wilde sapeva sottolineare:
It is absurd to divide people into good and bad. People are either charming or tedious.
E’ assurdo dividere le persone in buone e cattive. Le persone sono affascinanti o tediose.
La società e i suoi moralismi, un mondo che ha certe regole da rispettare, ma a quale prezzo?
There are moments when one has to choose between living one’s own life, fully, entirely, completely or dragging out some false, shallow, degrading existence that the world in its hypocrisy demands.
Ci sono momenti nei quali uno deve scegliere tra vivere la propria vita, pienamente, interamente o trascinare quell’esistenza falsa, vuota, degradante che il mondo nella sua ipocrisia richiede.
E qui si legge una certa amarezza, certo.
Ma i personaggi di Wilde sono stravaganti, arguti e insoliti, lo è per certo Mrs Erlynne che si ripromette di lasciare Londra per il seguente motivo:
London is too full of fogs and serious people, Lord Windermere. Whether the fogs produce the serious people or whether the serious people produce the fogs, I don’t know, but the whole thing rather gets on my nerves.
Londra è troppo piena di nebbia e di gente seria, Lord Windermere. Non so se sia la nebbia a far la gente seria o se sia la gente seria a produrre la nebbia, ma la tutto l’insieme mi dà sui nervi.
Una rappresentazione di una certa società, una commedia splendida che vi farà sorridere e vi offrirà molti spunti di riflessione.
E parole che mettono i brividi, a volte.
Parole di speranza scritte da Oscar Wilde e pronunciate da Lord Darlington:
We are all in the gutter, but some of us are looking at the stars.
Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano le stelle.
Non l’ho ancora letta.
Devo rimediare.
E’ una commedia meravigliosa Chagall,ti piacerà, ne sono più che certa.
Mi hai fatto venire voglia di Wilde. Stasera riguardo o Un marito ideale o L’importanza di chiamarsi Ernesto.
Meraviglia! Le commedie sono tutte meravigliose, un po’ alla volta voglio parlare di tutte.
Grazie Chagall di esserti letto questo post lunghissimo, mi dispiaceva omettere certi particolari, sarebbe stato un peccato.
Un abbraccio!
Ti capisco per la lunghezza: delle volte mi chiedo che senso abbia mettere le fiabe intere, mie o di altri. So che nessuno le leggerà.
Ma in fondo è il mio spazio, se fosse per il numero di visite avrei già smesso da tempo.
Quindi, scrivi quello che ti piace senza farti problemi.
E’ giusto che le fiabe siano intere, chi lo desidera cosìpuò leggerle!
E per quanto mi riguarda, penso che se a qualcuno non interessa l’argomento di questo post non lo leggerà comunque, breve o lungo che sia.
E quindi così è, con la speranza che siano in molti a apprezzarlo e con ammirazione infinita per Oscar, al quale non vorrei far torto omettendo troppi particolari.
Grazie Chiagall, un abbraccio!
E così tutte e due questa sera abbiamo parlato di Wilde… che bello… Bhè, io l’ho solo citato, tu in modo superlativo. Non conoscevo questa commedia. Però, scusa, ho letto tutto ma non riesco a capire una cosa: Perchè era malvisto il garofano verde dai critici in sala a quel tempo?
E sì, questa è la serata di Oscar!
Riguardo al garofano era una maniera per distinguersi e per attirare l’attenzione, in un’epoca nella quale certi canoni andavano rigorosamente rispettati.
I critici che lo denigravano erano rigidi conservatori.
Oscar Wilde andava persino in giro per Londra con un garofano in mano, pensa un po’.
Bacioni, grazie Topina!
Ah ecco! No, credevo c’entrasse qualcosa con il colore… Forti i dandies, me li immagino… pantaloni a righine sottili con l’orlo stile “ho acqua in casa” e scarpe a punta. Chiccosissimi. Bella questa serata Wildeniana, bacioni anche a te.
Buonasera carissima, ti ringrazio per passare sempre a farmi visita, è un vero piacere…ora mi immergo nei tuoi scritti, sempre molto interessanti ed avvolgenti…
Un abbraccio, *Maristella*.
Ciao cara Mari, un abbraccio a te!
Troppo lungo? In realtà si legge in un soffio… Mi cospargo il capo di cenere ma come Chagall devo rimediare e leggere subito questa commedia! Bacioni:)
Mi fa piacere Viv! L’ideale sarebbe ovviamente vederla a teatro, ma come lettura è molto piacevole, poi tu lo sai, io amo particolarmente Wilde.
Un bacio a te cara!
uh! Questa non ricordo se da “piccolo” l’ho letta.
Invece lei mi ricorda la protagonista di uno sceneggiato che sto guardando su youtube, our mutual friend.
A proposito della testata del blog, se ti salvi l’immagine e la metti da parte, poi puoi sempre riutilizzarla, o no?
Our Mutual friend di Dickens? Uh che bello, ora me lo cerco.
Riguardo al layout ogni tanto ho la tentazione di cambiarlo, ma poi riguardo il mio e mi piace così, almeno per ora.
E mi piace proprio quella foto, è molto da Miss Fletcher.
Ci sono cose da Lasy Windermere e cose da Miss Fletcher, come questa.
però non è unica, è usata da molti altri blogger.
Sì, di Dickens, in lingua originale e sottotitolato
L’ho trovato! Ora me lo guardo anch’io!
ho finito la terza puntata, domani guardo l’ultima!
Non mi sarebbe mai venuto in mente di cercarlo, chissà che bello.
E comunque l’altro giorno ho visto il DVD di Il ventaglio di Lady Windermere…tentazione!
uh! Ma c’è ancora chi compera i DVD?
Sì, io! Lo vedi che sono antica 🙂 ?
Bello!!!!!
Wilde è sempre speciale! Baci!
Ancora una chicca su Wilde. Per fortuna ci sei tu a tentare di tamponare la mia abissale ignoranza Miss. Adoro queste tue dissertazioni su Wilde.
Bacetto Susanna
Tu sai quanto io adori Oscar, per lui ci sarà sempre spazio su queste pagine!
Un bacione Susa, grazie!
Miss, forse lo stesso Oscar ti risponderebbe che troppo lunghe sono solo le scorciatoie che annoiano…
Ah, vedi! Sei anche tu un ammiratore di Oscar! Grazie Sergio, buona serata a te.
ammiro sì, il tuo Oscar… in verità, ho letto in gioventù, cioè, in tempi in cui ancora non imperversavano: silicone, acido ialuronico, botox e company, solo il celebre “Ritratto”… però conosco i suoi paradossali aforismi… e siccome mia figlia possiede l’Ellmann che citi, l’ho in gran parte perlustrato…
buona giornata…
Quel libro è un capolavoro! Grazie Sergio, buona giornata a te.