Un patriota e una confetteria

Ritorniamo ancora a camminare insieme per la Superba: gli sguardi sul passato, cari amici, riservano sempre emozionanti sorprese.
E così oggi balziamo in un tempo distante in cui rifulge la stella gloriosa di un patriota noto come l’Eroe dei due mondi: il monumento equestre a lui dedicato si erge davanti al Teatro Carlo Felice nella prospettiva di Piazza De Ferrari.
Fieramente in sella al suo destriero il Generale Garibaldi sembra assorto nei suoi pensieri, pensate a quante generazioni di genovesi hanno alzato lo sguardo verso la sua figura così magistralmente rappresentata dallo scultore Augusto Rivalta.

E in questo tempo lontano della cartolina in bianco e nero ai piedi del monumento sono poste diverse corone come doveroso tributo per il nostro Garibaldi, i passanti si fermano a breve distanza e alcuni di loro alzano gli occhi ad ammirare il monumento.

Tic tac, tic tac, come scorrono gli anni!
Proviamo ad osservare meglio alcuni dettagli e il nostro viaggio nel tempo diverrà ancor più affascinante.
Forse ricorderete che tempo fa vi parlai di un certo Signor Ferro: lui aveva appreso la complessa e raffinata arte della confetteria da Pietro Romanengo.
E così egli offriva agli esigenti palati dei genovesi delizie tutte particolari come buonissimi bomboni e ottimi frutti canditi, so per certo che nel 1874 il Signor Alberto Ferro aveva un magnifica confetteria davanti a San Lorenzo.
Queste notizie si trovano su certi antichi lunari che mi diletto a consultare e a leggerne le pagine si deduce che gli affari del Signor Ferro dovevano proprio andare a gonfie vele.
Infatti nell’ultimo ventennio dell’Ottocento troviamo questo abile imprenditore in società con il Signor Cassanello, con il tempo i signori Ferro e Cassanello avranno ben tre negozi: uno in San Lorenzo, uno a De Ferrari e infine uno alla Nunziata.
E quindi torniamo insieme ai piedi del monumento a Garibaldi e osserviamo con attenzione l’altro lato della strada.
C’è un elegante negozio, certo avrà lucidi arredi di legno scuro, finiture pregiate, i vassoi sono ricolmi di autentiche delizie.
E l’insegna è inequivocabile: ecco il favoloso negozio dei Fratelli Ferro e Cassanello.

In questo emozionante e continuo viaggiare nel giorni passati della Superba mi capita sovente di imbattermi più volte nelle stesse figure e questa è sempre una circostanza piacevole, spero che il destino mi riservi di trovare ancora traccia del Signor Ferro, nel caso sarò felice di scrivere ancora di lui, intanto qui trovate il mio precedente articolo dedicato proprio ai suoi bomboni.
Quanto passate a De Ferrari fermatevi a fare un doveroso omaggio a Giuseppe Garibaldi.
E poi guardate dall’altro lato della strada e immaginate di poter entrare anche voi nella gloriosa confetteria dei Fratelli Ferro e Cassanello.

16 pensieri riguardo “Un patriota e una confetteria

  1. Miss, ora negli stessi locali, Street View dà uno “Storico Lounge Cafè” che ha l’aria di essere molto meno storico della confetteria dei Fratelli Ferro e Cassanello…

      1. Sicuramente, magari ci fosse ancora!
        Volevo dire che ora è meglio proseguire verso Viganotti 😄

  2. Certo in quelle confetterie si trovavano dolci che ora sono quasi introvabili… e il nostro eroe con la sua dignitosa eleganza credo che in fondo vegliasse compiaciuto sull’andirivieni dei golosi. Un bacione cara!

  3. riesci a dar voce anche ai personaggi storici, le tue immagini ci fanno viaggiare nella storia per apprezzare ancora di più le molte bellezze della nostra città.
    Buon wek end 😉

  4. La parola “bomboni” credo di averla sentita – in dialetto – solo dalla mia nonna! Bello questo salto nel passato, Miss.
    Buona domenica 🙂

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