Era il Carnevale del 1923.
Tempi difficili, provate a pensarci: alle spalle anni complicati, una tragica epidemia e venti di guerra, davanti un ignoto futuro e vite da costruire.
Ed era il tempo di Carnevale, tempo di svago per grandi e piccini e anche per lui: il suo nome è Guerrino ed è un bimbo di Roma, così si legge sul retro della fotografia nella dedica agli zii e al cuginetto.
Guerrino se ne sta così in posa, tutto fiero, con il suo costume allegro e colorato, penso di indovinare che fosse di colore blu come la notte, come si può notare vi sono applicate sopra delle mezzelune.
Non so dirvi precisamente di che costume si tratti ma Guerrino ne sembra più che soddisfatto!
Il bimbo tiene la mano posata sul bracciolo del divanett0 e sorride.
Con la faccia truccata, le guance disegnate e quel sorriso bellissimo che profuma di vera felicità.
Il sogno di questo periodo dell’anno, per qualche ora, con la fantasia, si può giocare a divenire qualcuno di diverso.
E Guerrino sorride, sorride anche con gli occhi, in questo Carnevale del 1923.
Miss probabilmente Guerrino porta il nome che qualcuno al passo con i suoi tempi gli
assegno’ senza sapere o pensare che
un nome tanto celebrativo avrebbe potuto condizionare il futuro di questa amabile mascherina!
Eh sì, è un nome caduto in disuso.
Il sorriso invece è quello di ogni bimbo in qualunque epoca, è simpatico e allegro!
Miss, se la foto è del 1923, questo bimbo deve essere nato durante la prima guerra mondiale… si capisce che lo abbiano chiamato, Guerrino…
Giusto Sergio, probabilmente è proprio quello il motivo.
Grazie carissimo, buon pomeriggio a te.
Mi ispiri tenerezza caro Guerrino,potresti avere 6 anni nel 1923,e nel 43 circa 20 anni?
Diciamo che la guerra ti ha fatto compagnia.A me però fa compagnia il tuo sorriso innocente,e pensare che nel 1959 potevi essere già sposato.
Grazie Miss lo vedi che mi fai sognare con le tue tenere storie?
Grazie a te Mauro, ne sono contenta!
Mi fa pensare a una variante del Pierrot con quella cuffietta e quel trucco. Certamente è un costume delizioso e possiamo copiarglielo e rendergli omaggio a distanza di tanti anni… davvero una bella foto per la tua collezione! Baci cara!
Allora è un Pierrot? Anche io dapprima lo avevo immaginato ma poi non vedendo la lacrima disegnata sul viso e l’abito colorato mi è venuto qualche dubbio ma mi sa che invece hai ragione! Grazie cara, un bacio grande a te!
Irene
Quasi un secolo fa questo Carnavale. Erano tempi difficili come oggi. No Carnavale nel mio paese.
Il Guerrino sorride e ci fa sorridere. Grazie, cara Miss Fletcher, un sorriso a te.
Anche a te cara, grazie!