Perduti, amati e ritrovati: i libri, i nostri libri.
Alcuni magari li hai lasciati indietro, in un tempo nel quale ti riconoscevi in certe parole che parevano scritte apposta per te e così all’epoca li avevi sottolineati in più parti, ti aveva persino punto vaghezza di trascrivere alcune righe su un quadernetto da conservare per i momenti bui.
Perché magari non lo sai ma, prima o poi, un libro finisce per ritrovarti.
La memoria di quella lettura resta in un luogo nascosto della mente e ancora ritorna, seppur vaga e confusa, si ripresenta nel momento in cui la tua anima ha sete di bellezza, conforto o immaginazione.
Così vai a cercare tra i tuoi libri perduti, amati e ritrovati e tra le pagine ritrovi anche quell’emozione già vissuta o forse finisci per scoprirne una nuova e del tutta diversa.
Perduti e ritrovati, mai dimenticati: come i grandi amori, in fondo.
E unici, sempre, perché ogni lettore è un libro diverso e questa è una delle parti più intriganti della magia della lettura.
Pensate alle miriadi di nomi di coloro che popolano le pagine dei vostri libri.
Da Giulietta Capuleti a Dorian Gray, da Madame Bovary a Oliver Twist, giusto per citarne alcuni: ognuno di noi immaginerà i volti di queste persone in maniera differente e per ciascuno sarà un diverso gioco di fantasia.
Siamo condotti a quel viso grazie alle parole dello scrittore eppure siamo soltanto noi a rendere reali queste figure e a saperle vedere alla nostra particolare maniera e nessuno al mondo mai le immaginerà come abbiamo fatto noi.
Se ci pensate, questo è straordinario.
Perduti, amati e ritrovati: quei libri che ti accompagnano da sempre e neppure sai quando li hai incontrati la prima volta.
Perduti, amati e mai abbandonati perché sarebbe molto difficile restituire il senso alle cose e farlo nostro se non potessimo ritrovarci nei versi di una poesia, nel frammento di uno scritto di un tempo lontano, nelle emozioni di un personaggio letterario.
Perduti, amati e ritrovati, i nostri libri che ci sono sempre stati, in ogni respiro delle nostre giornate.
“E se amo anche i libri è perché in fin dei conti i libri sono parte del mondo come le donne, gli alberi, le bestie, i fiori, i poeti, le fabbriche, le stelle e questa mia meravigliosa lettera.”
Cesare Pavese, 1927
Lettere 1924-1944 Einaudi 1966
C’è un Zola, in quella pila 🙂
Eh sì, Zola non può mai mancare!
Miss, hai mai messo un fiore tra le pagine di un libro?
Tante, tante volte!
Verissimo !!!
Cara Angelica, ci comprendiamo bene io e te!
Un abbraccio!
Ogni lettore legge un libro diverso e quello stesso libro cambia nel tempo. Sono pochi i libri che reggono alle riletture nel corso degli anni, ma quei pochi sono amici della migliore qualità. Un bacione cara e viva i libri!
Amica mia, hai trovato le parole perfette, la frase iniziale del tuo commento è la definizione esatta della magia della lettura.
Un bacio grande a te!
Come hai ragione!Io ho appena ritrovato in casa dei miei le mie letture di adolescente,alcuni libri di A.J.Cronin:Le stelle stanno a guardare,ll castello del cappellaio,Anni Verdi,La Cittadella…
La carta è oramai fragile, fortemente ingiallita;sulla prima pagina della Cittadella papà aveva impresso il timbro del negozio,come ex-libris.
Ho cercato di risistemare la costa incollando garza sottile poi logo rifasciati con una preziosa carta di Varese pesante.
Ora mi attendono in libreria:non appena sarà possibile leggere in giardino saranno la macchina del tempo che mi riporterà indietro nella campagna dei nonni
Ma che bello, Eliana, queste sono gioie indicibili, un’emozione vera.
Noi che amiamo la lettura consideriamo i ns libri preziosissimi compagni di vita e se proprio siamo disposti a prestarli a qualcuno che
ci pare affidabile, restiamo ansiosi in attesa della loro restituzione…
… Io ero solita appuntarmi alcune frasi che erano cosi perfette per rappresentare un mio momento che avrei voluto scriverle io…
Eh cara, succede anche a me e ne sono sempre contenta!
condivido in pieno, grandi compagni
Insostituibili!
O i miei cari amici, ricordo ancora il titolo del testo di un libro scolastico delle elementari 5 elementare “come quando perché” e come non ricordare “la capanna dello zio Tom?”
Grazie dei ricordi Miss
Che belle memorie Mauro, grazie a te di averle condivise.
Irene
Nella mia biblioteca perduto, amato studiando il francese molto tempo fa, ho cercato e ritrovato il romanzo “La peste” di Albert Camus. Camus descrive un’ epidemia di peste nell’ anno 1940 a Oran. L’ho riletto e ho scoperto tante somiglianze con la nostra pandemia. Grazie carissima Miss Fletcher.
I libri sono preziosi e insostituibili, ci aiutano a capire le nostre vite.
Un abbraccio cara amica!