Era un giornata di primavera, era aprile.
Era l’anno 1931, molte cose erano proprio come adesso, altre erano piuttosto diverse.
L’acqua del mare luccicava sotto i raggi del sole, le case alte di Camogli si stagliavano fiere e l’onda lenta si abbatteva sui sassi con la sua carezza salmastra.
Forse era una giornata dall’aria frizzantina, rinfrescata da vento vivace che increspava leggermente la superficie del mare.
E loro erano là, in posa per la foto di rito.
C’è il signore con giacca, cravatta, panciotto e cappello e accanto a lui vediamo due giovani donne con i soprabiti alla moda e i cappelli a cloche in voga in quel periodo, l’abbigliamento suggerisce così che fosse una giornata non troppo calda.
Era primavera, era un tempo con molte incognite e con cupe minacce sul futuro.
Ed era una giornata dolce, in un luogo incantevole della nostra Liguria.
Di quel tempo queste persone avranno conservato un ricordo, una tenera nostalgia, una memoria consolatrice da riportare davanti agli occhi in momenti forse più difficili.
E l’acqua lambiva la riva, in un giorno di aprile del 1931 a Camogli.
Mi sembra quasi inverno ad osservare la giovane donna con il pello a mo di sciarpa,e vedo che tutti in fondo prendono il sole evidentemente no!Questa foto storica è bellissima perchè mi parla di loro tre,e sarei curioso di sapere chi sono e dove sono diretti: forse al Santuario del Boschetto?
La tua prima foto Miss Fletcher però è incantevole non vi è dubbio,però mi sembra che manchi il viadotto.Buon pomeriggio Dear
Grazie caro Mauro, buon pomeriggio a te!
il punto di ripresa è a ridosso dell’abside della chiesa, vero Miss? 90 anni fa doveva esserci meno spazio, altrimenti il fotografo sarebbe indietreggiato affinchè nell’inquadratura entrassero anche le gambe dei tre…
Sì, vicino alla chiesa, tutti andiamo a fare le foto lì, da anni e anni!
Spero di tornare presto a Camogli, manco da troppo tempo.
Buon pomeriggio Sergio, grazie.
Ci sono stata giusto ieri,dopo tanti anni e la sensazione di accoglienza che si prova su quella spiaggia è sempre qualcosa che scalda il cuore
Eh sì, Camogli è speciale.
oggi come ieri Camogli sa sempre incantare i suoi ospiti! 😊😉👍
Davvero Max, è un luogo del cuore.
Guarda, lo scatto dal punto di vista fotografico, forse non è perfetto ma quelle tre figure trasmettono una vivezza che raramente si ottiene con fotografie più “ordinate”. Non so, forse è una mia impressione ma mi sembrano straordinariamente interessanti. Buona giornata cara!
Sì, hai ragione, è una fotografia dolcemente imperfetta, piace tanto anche a me.
Un bacione cara, buona giornata a te!
Ci piace proprio per questo!
Eh sì! Grazie cara, un bacione!
Come sempre leggo i suoi articoli che trovo sempre interessanti come quello di oggi su Camogli e desideravo sapere cosa il significato delle sue esternazioni riguardanti: “Era primavera, era un tempo con molte incognite e con cupe minacce sul futuro.” Quali erano le incognite? quali le minacce?.
Grazie, con viva cordialità, Lorenzo
Grazie Lorenzo, sempre gentile.
Semplicemente di lì a pochi anni sarebbe scoppiata la II Guerra Mondiale, non riesco mai a evitare di pensarci quando si tratta di quel periodo.
Queste cartoline, tanti ricordi di un periodo ancora tranquillo, che sai evocare in belle parole poetiche e nostalgiche. Grazie cara Miss Fletcher. Un bacio nostalgico a te.
Davvero Irene, che dolcezza!