Un palazzo in Via Casaregis

Oggi vi porto con me alla Foce, un quartiere dove si possono trovare facilmente diverse ragioni per stupirsi ancora di Genova: basta alzare gli occhi verso certi edifici di un’epoca diversa dalla nostra, i toni di eleganza del passato ancora donano la loro bellezza ai nostri sguardi.
L’edificio che desidero mostrarvi è il civico 8 di Via Casaregis, a breve distanza dal mare di Corso Italia.

Un volto di giovane donna dallo sguardo gentile è posto a guardia del portone.

E poi alzando ancora gli occhi si ritrovano le finezze che impreziosiscono questo palazzo.
Le ringhiere dei balconi, le decorazioni, una sinfonia di curve e linee e ai lati di questa finestra due figure aggraziate.

Una vera ricerca di una certa leggiadria, nulla è lasciato al caso.

In un gioco di sapienti simmetrie si coglie l’armonia di gesti: le braccia alzate, i nastri leggeri, la frutta ricca e succosa.
E i profili perfetti, i capelli che sfiorano il collo.
È una certa idea della bellezza e ancora ci fermiamo ad ammirarla in Via Casaregis.

9 pensieri su “Un palazzo in Via Casaregis

  1. Miss, davvero regali le decorazioni del palazzo in questione… ospitato, per atro, in una via il cui nome, maccheronicamente potrebbe tradursi in: Casa del Re…

  2. Tanti palazzi del passato avevano abbellimenti simili anche quelli non propriamente lussuosi, Oggi tutto è molto più come dire … piatto, scialbo! Le case a cubo, grattacieli fotocopia mentre un tempo si differenziavano (vedi quelli vecchi a New York), le auto con sagoma simile. Proprio in questi giorni passeggiando per Genova anche le mie amiche notavano in Circonvallazione monte, in XX Settembre, in De Ferrari, persino in certi carrugi più larghi la differenziazione degli stili. Imponenti ad esempio gli ornamenti del Palazzo detto, non a caso, dei Giganti. Palesi anche queste variazioni sul tema architettura nelle due stazioni di Brignole e Principe. Approfitto per dire che il … breve rimpatrio a Zena dal 14 al 17 è stato molto bello. Se potrò ci tornerò a Genova e maniman con più tempo !!! Ciao Miss Fletcher un saluto a te e tutti i tuoi “seguaci” !

  3. Pingback: Lettere e mugugni del 12 Ottobre 1911 | Dear Miss Fletcher

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