Ai tempi dell’Università Via Balbi era una delle strade che frequentavo più spesso.
Chiaramente andavo a lezione lì, noi studenti di lingue infatti ci dividevamo tra le aule di Piazza Santa Sabina e quelle della facoltà di lettere di Via Balbi.
Inoltre, di tanto in tanto, me ne andavo a preparare gli esami in biblioteca, a dire il vero quelle sessioni di studio erano arricchite da interminabili soste sulle scale con relative chiacchiere, risate e proposte per la serata, ricordo quelle mattinate sempre con tanto piacere.
In Via Balbi andavamo a fare le fotocopie di certi preziosissimi appunti, c’era poi anche una bella libreria che vendeva testi universitari e non solo quelli, io l’ho frequentata per diverso tempo ed era un posto un po’ speciale.
In Via Balbi acquistavo di abitudine certi vestiti leggeri freschi e coloratissimi perfetti per l’estate.
Da Via Balbi, come si sa, si accede alla bella Piazza dei Truogoli di Santa Brigida e all’epoca non era così restaurata come la vediamo adesso e anzi, allora pareva quasi una cosa a dir poco impossibile da immaginare.
In Via Balbi c’è anche la splendida Chiesa di San Carlo alla quale sono affezionata fin dai tempi delle scuole medie, a farmela conoscere era stata infatti la mia insegnante di religione che la frequentava con assiduità.
Via Balbi poi è la strada che porta alla stazione e così tutti noi, almeno una volta nella vita, l’abbiamo percorsa correndo perché c’era il rischio di perdere il treno.
Sono strani i luoghi tanto vissuti.
Ci ritorniamo sempre.
E non ci sembrano mai gli stessi, in un certo senso.
A volte i nostri ricordi sono come appannati, non riusciamo a focalizzare alla perfezione il quadro che tentiamo di immaginare.
Il tempo posa il suo velo sulle cose e tu non sai nemmeno dire quanti anni ti separino da quelle tue memorie che vorresti ancora più vive.
Via Balbi – Gennaio 2021
E chissà che belli quei vestiti colorati estivi… ne hai ancora qualcuno? Buon mercoledì!
Eh sì che li ho, sono vestiti lunghi fino ai piedi!
Miss, mi piacciono il titolo “minimalista” di questo post e la maliconica foto con cui lo chiudi…
Grazie caro, sei sempre generoso.
La parte finale del tuo commento si adatta perfettamente a ciò che provavo io nelle ore che rividevo Zena dopo ben 57 anni, Particolari banali come l’idea che il Mercato Orientale fosse vicino a De Ferrari perchè la mia vetusta memoria me lo collocava dove non è mai stato! Ricordi sfumati come da una nebbia anomala … Via Balbi me la sono fatta a piedi dalla Nunziata ad Acquaverde per poi scendere verso Caricamento. Avessi avuto tempo avrei fatto sosta a Palazzo Reale ma il tempo vola … in vacanza poi … Bisogna programmare un secondo viaggio a Genova con almeno una settimana piena, se no si resta ccon il bicchiere mezzo vuoto!!! Ci sentiamo Miss e salutami la Lanterna, ciaooo
Giusto Mario, dovrai tornare, già l’idea mette di buon umore, vero? Ti saluto la Lanterna, certo, una bella giornata a te!
La biblioteca è quella bellissima tutta affrescata?
Palazzo reale è una delle mie prossime mete, purtroppo quando c’era la mostra delle bambole al pomeriggio il palazzo era chiuso….
Era la biblioteca di lettere, anche se ho frequentato anche quella a cui tu ti riferisci.
E sì, Palazzo Reale è indubbiamente una meraviglia, merita una visita!
Buona giornata Giuseppina, grazie.
Da alcune ricerche da me fatte,e notizie riferite risulta Miss che ci fossero anche le scuole delle Dorotee
nella prima metà 800 in via Balbi. Ne sai qualcosa?
Buon pomeriggio Dear
Mi pare proprio che tu abbia ragione, caro Mauro.
Buon pomeriggio anche a te!
Ah Via Balbi …L altra sera passavamo proprio di lì e ricordavamo i tempi degli esami all ‘ università … quanta agitazione quelle mattine a scendere verso L ateneo ed invece quanto sollievo a risalire verso la stazione …
Quanto tempo!
Ho notato anche io quell’insegna, credo degli anni ’50, sperando (ingenuamente) che la ristrutturazione la risparmi, e che possa rimanere al suo posto, visibile…
Penso proprio che resti!
hai reso bene l’idea, grazie.
Grazie Paola!