Questo è il ricordo di un forestiero che il caso e la ventura condussero nella città di Genova.
L’irlandese Daniel O’Connell, uomo di legge e fervente politico, nacque nella seconda metà del ‘700 da una famiglia cattolica e si distinse proprio per il suo impegno nella difesa dei cattolici all’epoca oggetto di discriminazioni a causa delle leggi britanniche in quel tempo in vigore.
Da ardente patriota fu tra coloro che avversarono l’Unione tra Gran Bretagna e Irlanda e contribuì a fare in modo che anche i cattolici potessero accedere a cariche militari e civili, tra il 1841 e il 1843 fu anche sindaco della città Dublino.
Il suo impegno politico gli costò fatiche e lo costrinse ad affrontare anche diverse traversie: era 1847 quando Daniel O’Connell partì in pellegrinaggio alla volta di Roma, nel cuore aveva il desiderio di incontrare il Papa.
Si imbarcò così su una nave che solcò le onde e approdò sulle coste della Francia e poi, dopo diverso tempo, giunse infine nella Superba.
Scelse di alloggiare in un albergo allora molto in voga: l’Hotel Feder in Via al Ponte Reale ospitò celebri scrittori come Hermann Melville e George Eliot della quale scrissi tempo fa in questo post.
Là, nell’Hotel dalle molte stanze così vicino al mare e a due passi dall’operosa Piazza Banchi, Daniel O’Connell trascorse gli ultimi giorni della sua vita: dopo giorni di aspra e dura malattia il suo stato di salute precipitò ed egli esalò l’ultimo respiro il 15 maggio 1847 all’età di 72 anni, al suo capezzale c’erano il figlio Daniel, un cappellano a lui caro e un domestico.
La sua morte suscitò molta impressione in città, il suo funerale fu celebrato nella chiesa delle Vigne:.
Sull’edificio dove un tempo si trovava l’Hotel Feder ancora resta la memoria di Daniel O’ Connell, là è affissa una lapide in suo ricordo e sotto di essa c’è una corona omaggio dei cattolici genovesi ivi collocata a 50 anni dalla morte del patriota.
La scritta sulla lastra narra la fine di O’Connell, i tratti del volto di lui scolpiti nel marmo sono opera dell’artista Federico Fabiani che fu anche autore di molte magnifiche statue collocate nel Cimitero Monumentale di Staglieno.
Quando passate in Via al Ponte Reale alzate lo sguardo: i vostri occhi incontreranno il viso fiero di Daniel O’Connell, l’irlandese che morì a Genova.
Non dimentichero’ di rendere omaggio a questo illustre irlandese quando passero’ da quelle parti.. Grazie per le tue preziose indicazioni culturali…
Grazie a te di aver apprezzato cara, buon pomeriggio!
Irlandesi e scozzesi amarono molto Genova e la Liguria
Eh sì, è vero!
Miss, davvero molto bella e “potente” la lapide… sai se è sepolto a Staglieno?
Eh no, non è qui, altrimenti avrei terminato l’articolo con il suo monumento funebre. Riposa in Irlanda ma ho letto che il suo cuore è in una chiesa di Roma. Grazie Sergio, buon pomeriggio!
Si anche la Liguria ha figli sparsi nel mondo, ad es. nel Montana fra le montagne rocciose vi è sepolto un missionario Ligure.
Così Monsieur O’Connell fiero di se, grazie a te Dear Miss ora lo so.
Grazie Mauro, sei sempre gentile!
Da sempre trovo affascinanti i lunghi soggiorni in hotel di questi personaggi stranieri, la vacanza elevata a quotidianità, anche se nel suo caso non è stato esattamente così. Un bacione
Eh sì, ha avuto un destino crudele, trovo bello che ancora ci sia il suo ricordo.
Un bacione a te Viv, grazie.
Dearest miss Fletcher, facciamo un giro di tutti i ricordi in pietro di tutti gli illustrissimi visitatori di Genova!!! Quanto tempo ci metteremo??? Irene ed io sono pronte di cominciare!!
Un abbraccio di cuore.
Els
Cara Els, non vedo l’ora di avervi ancora qui con me, spero che succeda presto.
Questa targa è in quella piazza dove abbiamo preso i tulipani, ti ricordi? Sono sicura di sì!
Un bacio grande a te!
A Genova però dovrebbero trovarsi meglio gli scozzesi che gli irlandesi 😉
Questa è bella, grande Mauro!
Pingback: Camminando nel passato di Via al Ponte Reale | Dear Miss Fletcher