L’arte di fare le valigie

L’arte di fare le valigie.
Sospiro carico di profonda rassegnazione.
L’altro giorno, mentre mi apprestavo a preparare i bagagli, pensavo ad alcune care amiche di blog.
Mentre svuotavo l’armadio mi è venuto in mente questo post di Giovy, instancabile viaggiatrice che decisamente è più abile di me in questa complessa arte.
E poi, mentre cercavo di domare tutto l’ambaradan, il pensiero è andato a Denise, e a questo articolo nel quale illustra le sue sapienti teorie sul minimalismo come stile di vita, condivido e la ammiro molto, sappiatelo.
Andate a leggere ed imparate da loro, io su questo argomento ho veramente poco da insegnare.
E cito testualmente Denise, saggia ragazza.

Perché possedere tanta robbba significa anche doverla, spesso, spostare, sollevare, trascinare, ecc

Ecco, appunto, Denise, non dirlo a me!
Ora, tutto giustissimo, ma a me riesce veramente arduo metterlo in pratica.
Per caso si fanno dei corsi rieducativi, che voi sappiate?
L’epopea dei bagagli è una questione annosa, ovunque io vada mi porto l’inenarrabile, manco stessi partendo per una traversata transoceanica senza ritorno, ho idea che l’esercito di Napoleone durante la campagna di Russia fosse molto meno equipaggiato di me.
Del resto, a quanto pare, il suddetto esercito perse quella campagna anche a causa dei bottoni di stagno delle divise, che si frantumarono per il freddo.
Vedete? Se avessero avuto un cambio, la storia avrebbe avuto un altro corso, fate un po’ voi!
E così io, cautamente, onde evitare assideramenti o altre letali conseguenze, parto armata di tutto punto.
Sandali, scarpe da pioggia, felpe, maglioncini di cotone e di lana, canotte e magliette con le quali potrei serenamente allestire un fiera di paese, borse e zainetti che non uso mai ma sapete com’è, non si può mai dire!
A questa lieta e festosa migrazione dei miei abiti da un armadio in città ad uno di campagna, si aggiunge la selezione dei prodotti per la cura del viso e della persona.
Tasto dolente.
Ho l’insana abitudine di usare sette prodotti contemporaneamente.
Tradotto, significa altrettanti barattoli iniziati e pieni a metà.
Tanto per fare un banale esempio, al momento attuale ho in uso quattro tipi di shampoo, tre balsami e cinque diversi oli per i capelli.
E quindi? Ovviamente per partire compro tutto nuovo, mi pare ovvio, e così ho fatto.
E le varie cremine, maschere e lozioni assolutamente indispensabili?
E il profumo? Non vorrete mica portarne uno solo? Volete scherzare, io ne porto almeno due!
Viaggio sempre con qualche ricamo al seguito, ma aghi, fili e tele, per fortuna sono leggeri e occupano poco spazio.
Da ultimo, passiamo alla sezione pesi di varia entità: i libri.
Dunque, ieri ne ho comprati due, i testi lievi dell’estate, li leggerò per primi e ci impiegherò poco, già lo so.
Ci sono due illustri signori, Balzac e Zola, che hanno già preso posto sulla diligenza, ma sono due tipi poco ingombranti, tutto sommato.
A fianco si sono aggiunte in buon ordine alcune eroine della rivoluzione francese.
Sono personcine suscettibili, non me la sento di contraddirle, quindi in carrozza!
I posti in fondo sono riservati ai crociati e ai patrioti, senza di loro non si va da nessuna parte.
Sono ancora in dubbio se portare con me il Generale Massena con le sue truppe, ma lui ne è all’oscuro e quindi mi riservo di comunicarglielo all’ultimo minuto.
Da ultimo ho buttato in valigia un tomo sulla storia di Genova che pesa come un laterizio di cemento armato, diciamo che potrebbe serenamente servirmi come arma di difesa.
Ecco, malgrado ciò, ho ancora qualche incertezza.
Ogni tanto lancio un volumetto in valigia poi, diligentemente, lo rimetto al suo posto.
Beh, dal mio luogo di vacanza vi aggiornerò sulle mie letture, statene certi!
E in tutta questa baraonda vacanziera, sto cominciando a pensare a cosa dimenticherò di portare.
Sì, ogni anno scordo qualcosa di fondamentale ed assolutamente irreperibile lassù.
Una volta fu il temperino per la matita per gli occhi.
Sconforto.
Sembrerà una frivola banalità, ma un kajal mozzo è tutt’altro che piacevole!
Da allora ne porto sempre due, non sia mai che uno si perda! Intanto prendono poco posto, no?
Eh, l’arte di far le valigie!
L’anno prossimo assumo come consulenti Giovy e Denise e lascio fare a loro, così finalmente riuscirò a viaggiare leggera!
Beh, se poi mi dovesse servire qualcosa, posso sempre tornare a Genova a prenderlo, no? Acqua in bocca però, mi raccomando, a loro due non dite niente!

34 pensieri su “L’arte di fare le valigie

  1. Tesoro, ma che problemi ti fai?! Avrai un paio di zucche in giardino. E allora? Un colpo di bacchetta magica ed ecco le tue personali carrozze per i bagagli.
    Voglio bene a Giovy, ma non penserete davvero che io esca senza il mio guardaroba e la collezzione di corone?
    Un abcino tesoro, e riposati in vacanza.

    • La mia amichetta, eccoti 🙂 !
      Haha, Bella è vero, non avevo pensato all’opzione zucca, è un’idea fantastica!
      E davvero, come si può pensare che una principessa se ne vada a zonzo senza le sue corone e i suoi abiti lussosi?
      Un bacino a te, cara Bella, grazie!

  2. Ma cosa scopro… Io non sono un tipo da zaino ma ottimizzo alla grandissima e di solito riesco a fare miracoli anche nell’arte dell’incastro, che si tramanda di padre in figliA ed io ne sono la portatrice sana (di mente) per questa generazione! A volte mi chiedono aiuto per fare entrar tutto nella valigia ma il problema è “quando torni ed io non ci sono come farai a ricostruire il puzzle?” Bellissimo post, facci sapere come la prende Massena 🙂

    • Ecco, sei arruolata per le valigie del prossimo tour :-)! L’idea di questo post me l’hai data tu quando mi hai scritto: non mi stupirei se avessi un baule come le dame dell’Ottocento! Ehm…

  3. ti sei dimenticata di specificare: dove?
    Un mio collega, commerciale, con un passato da viaggiatore ha sempre sostenuto che l’ultima cosa da mettere in valigia sono le camicie. Devono stare sopra a tutto il resto. Non ricordo se è per una questione di piega ma io mi fido di lui: le camicie sopra a tutto

    • Mi sa che ha ragione il tuo amico, se le metti sotto si stropicciano!
      Vado in campagna, Pani! E vi allieterò con immagini di prati e fiori e farfalle…sempre che riesca a fotografarle, l’anno scorso mi sfuggivano sempre!

  4. Alla faccia del… minimalismo Miss Fletcher! Ma parti per la Nuova Guinea? Non esistono farmacie, profumerie o spacci dove trovare cremine e shampoo (5 poi: questa davvero non me l’aspettavo dalla speleologa genovese!)
    Quanto ai libri, ricamini e tutto ciò che possa distrarti, rilassarti e renderti pimpante e fresca come una rosa (così dirai addio anche alle cremine antirughe dopo questa vacanza) ti do pienamente ragione. C’è sempre qualcosa che si tralascia e che manca maledettamente.
    Ma noi che rimaniamo, piuttosto 😦 come la mettiamo con le tue ferie?
    Vabbè… buone vacanze 🙂
    Baciotto Susanna

    • Ah, ma io scriverò anche da lì, come ho fatto l’anno scorso.
      Guarda, la questione cosmetica è estremamente delicata, così come la questione libri e vestiti.
      Vedremo, eh? Qualcosa mi sarò scordata sicuramente.
      Non il segnalibro…ne ho uno bellissimo a forma di gufo con due occhioni grandi grandi 🙂
      Bacioni!

  5. Miss, la domanda a questo punto sorge spontanea: ma per quanti mesi starai in vacanza? 🙂 no, perché al tuo posto aggiungerei un terzo kajal. Hai visto mai che temperando temperando dovessero finire! 🙂
    Per dire: faccio il borsone, devo star via due settimane. Stiro tre camicie e tre pantaloni che, messe sulle apposite stampelle temporaneamente appendo sulla sedia in cucina, salvo accorgermi di essermi messa in macchina senza di loro, ma ahimè ho gia fatto 300km. Fortuna che ne avevo altri quattro nel borsone: Buone vacanze.

  6. Tremende le valigie… soprattutto per il fatto che quando partiamo hanno un volume decente e quando ritorniamo, pur non avendoci messo nulla di più dentro, traboccano di vestiti!!!

    Aiuto! Mi aspetta a breve una trasferta per il weekend… che mi porterò in valigia?

  7. Ehi, che sorpresa 😉

    Guarda, volume dei bagagli a parte io sono sempre stata ultra-organizzata, e così metà della farica me la risparmio.
    Per il resto, fino all’ultima vacanza dell’anno scorso sono stata più o meno come te, soprattutto rispetto ai libri: per una decina di giorni me ne ero portata dietro… cinque. Non potevo mica prevedere quali mi avrebbero ispirato di più una volta arrivata e posizionata sotto l’ombrellone, no?
    Non lo ripeterei mai, ora sono più sgamata. Alla fine li ho lasciati perdere tutti meno uno: mi sentivo come una forzata della lettura, e per di più incapace di restare semplicemente ferma a rilassarmi.

    Tu goditela!

  8. Miss, in questo siamo proprio uguali! Anch’io ogni volta trasloco 🙂
    Infatti domenica toccherà farle anche a me e già mi sento male, so già che andrà a finire come sempre: due valigioni riempiti per tre quarti di roba mia e il resto (ben poco) a mio marito 😉
    Buona campagna!

  9. Pensa che io quando vado all’estero a fare il forestiero mi porto uno zaino di quelli morbidi, di quelli che non ti fanno mai storie per le dimensioni. Così, quando posso ci metto qualcosina in più e loro, quelli del controllo (spero) non se ne accorgono mai, almeno fino ad’ora:)

  10. grande Miss! anche in vacanza ci allieti coi tuoi racconti :-)) non seila solta ad avere svariati shampoo e bagnoschiuma e cremine..iniziate!! e quando hai un bagno di 1 metro per 1,5 come il mio…la fanno da padrone :-(( buona vacanza goditi le farfalle e la campagna, ciaO!

  11. Evviva, ho scoperto un’altra come me: non sono unica come mi vuol far credere quell’infido di mio marito. il mio problema sono le scarpe. se mi fanno male quelle che indosso? se piove? e se invece facesse troppo caldo? . Fortuna calzo il 36 e non occupano molto spazio, fatto sta che vorrei portarmi appresso una scarpiera! Buone vacanze, Miss!!! Fra un pò parto anche io per la Valle d’Aosta ma non taglierò per questo i miei contatti con gli amici e sarò lieta di far conoscere le tue storie ai miei amici aostani
    Bacioni

    • Carissima, immagino i tuoi bagagli, amica di valigie ❤
      Comunque hai perfettamente ragione, devi dire a tuo marito che siamo in tanti a portarci dietro la casa.
      Durante le vacanze io continuerò a scrivere come sempre e sono sicura che avrò modo di ammirare lee tue foto delle montagne, cara Anna.
      Grazie delle tue belle parole,un bacio grande!

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